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    LOTTA ALL'ULTIMO CASELLO - I BENETTON VENDERANNO CARA LA PELLE: STANNO CERCANDO DI ALLUNGARE IL PIÙ POSSIBILE LE TRATTATIVE PER LA CESSIONE DI ASPI, PORTANDOLE ALL’AUTUNNO, QUANDO IL GOVERNO POTREBBE CADERE SOTTO IL FUOCO INCROCIATO DI REGIONALI, MES E BOMBA SOCIALE – OGGI NUOVO INCONTRO PALERMO-BERTAZZO, I NODI SONO SEMPRE GLI STESSI: PREZZO E MANLEVE...


     
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    giuseppe conte paola de micheli giuseppe conte paola de micheli

    1 – CONTE E I SOSPETTI SUI BENETTON "SPERANO CHE CADA IL GOVERNO LA REVOCA È ANCORA SUL TAVOLO"

    https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/39-39-pronto-so-39-io-39-39-si-mai-visto-premier-243909.htm

     

    2 – NEGOZIATO PIÙ DIFFICILE TRA ATLANTIA E IL GOVERNO IL NODO ORA È IL PREZZO

    Fabio Savelli per il “Corriere della Sera”

     

    Sembrava una partita chiusa con il vertice notturno del 14 luglio a Palazzo Chigi, ma è presumibile che prima di settembre non sarà ancora chiaro il futuro del primo gestore autostradale del Paese. Il riassetto societario di Autostrade si sta allungando più del previsto.

    fabrizio palermo fabrizio palermo

     

    Oggi è in programma l'ennesimo vertice in via Goito a Roma, sede di Cassa Depositi. L'amministratore delegato Fabrizio Palermo vedrà il numero uno di Atlantia - la holding controllata dalla famiglia Benetton e socio di riferimento di Autostrade - Carlo Bertazzo per tentare una sintesi dopo due settimane di incontri finiti in un nulla di fatto. Prevale una profonda diffidenza che complica terribilmente i negoziati.

     

    Molti osserveranno con attenzione l'audizione del ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, prevista oggi in commissione bicamerale di vigilanza proprio sulla Cassa Depositi. Dal Tesoro filtra l'attesa per le parole di Gualtieri che si esprimerà su Autostrade. Non sarà un passaggio formale. Gualtieri è stato il grande pontiere del 14 luglio.

    carlo bertazzo carlo bertazzo

     

    È azionista di controllo della Cassa (perché il Tesoro ne detiene l'83% delle quote) e ha costruito con Atlantia l'ultima mediazione nella notte che ha sventato la revoca della concessione. Il punto di caduta di quell'accordo prevedeva la progressiva diluizione della quota di Atlantia in Autostrade da attuarsi prima con un aumento di capitale riservato a Cdp e poi dalla vendita diretta del 22% del capitale ad investitori graditi allo Stato.

     

    Martedì sera Atlantia ha scritto una lettera al governo proponendo due opzioni da ratificare al consiglio di amministrazione previsto il 3 settembre: la prima prevede la vendita diretta dell'88% della quota che ha in Autostrade tramite un'asta competitiva a cui può partecipare Cassa Depositi.

     

    giuseppe conte roberto gualtieri 10 giuseppe conte roberto gualtieri 10

    La seconda ipotizza una scissione di Aspi da Atlantia in un veicolo da quotare in Borsa in modo da valorizzare in maniera congrua la partecipazione della holding dei Benetton e tutelare l'interesse di alcuni fondi italiani ed esteri, soci di minoranza in Atlantia e in Autostrade.

     

    Da Cassa Depositi filtra l'irritazione per una tattica che giudicano attendista. La strategia della holding dei Benetton sarebbe quella di proseguire con tavoli ininterrotti per buttare la palla in avanti aspettando le elezioni regionali che potrebbero portare ad un rimpasto e a nuovi interlocutori ritenuti più malleabili.

    luciano benetton luciano benetton

     

    Ieri Edizione, la scatola della famiglia Benetton, ha ufficializzato di voler vendere entro 18 mesi anche la residua partecipazione dell'11% del gestore al termine del percorso in modo da uscire definitivamente dal capitale. Un passo atteso ma la formalizzazione indica un atto distensivo.

     

    Il resto si sta giocando al ministero dei Trasporti dove si è tenuto un confronto di sei ore per la stesura del nuovo piano economico-finanziario del gestore, che disciplina le tariffe da qui ai prossimi cinque anni. Si è discusso su come strutturare l'atto aggiuntivo che cambierà la natura della Convenzione. Soprattutto su come utilizzare i 3,4 miliardi di risorse compensative per il crollo del ponte. Se indirizzarle maggiormente sulle manutenzioni o sugli investimenti.

    giuseppe conte paola de micheli ponte genova giuseppe conte paola de micheli ponte genova

     

    Nel mentre si gioca anche la partita del rinnovo del presidente dell'Authority dei Trasporti, Andrea Camanzi, il cui mandato scade il 16 settembre. Siccome la nuova concessione si basa sul modello dell'authority un eventuale rinnovo di consiglio prima della chiusura della vicenda potrebbe riportare tutto ai nastri di partenza.

     

    Aspi, si riparte dall'asta Atlantia e Cdp trattano Sulle tariffe il Mit frena

    Rosario Dimito per “il Messaggero”

     

    La mossa del cavallo del cda di Atlantia di martedì sera che ha reimpostato l'uscita da Aspi con la disponibilità a vendere in blocco l'88% con un'asta internazionale, in parallelo alla scissione, anche a costo di dare l'impressione di chiudere la porta a Cdp, invece può riaprire i giochi.

     

    le carcasse delle auto sotto il ponte morandi le carcasse delle auto sotto il ponte morandi

    E se stamane, anche se seguito di segnali inequivocabili giunti dal governo, Carlo Bertazzo dovrebbe tornare in via Goito per riprendere su basi nuove il negoziato che potrebbe portare la Cassa a prendersi almeno un terzo del capitale della società di gestione di 3 mila km di autostrade italiane, il coup de théâtre dell'altra sera era comunque un percorso concordato.

     

    roberto tomasi autostrade per l'italia roberto tomasi autostrade per l'italia

    «Qualora le operazioni societarie sopra descritte venissero da voi ritenute non di interesse», si legge nella lettera del 14 luglio di Bertazzo e Roberto Tomasi ai ministri Roberto Gualtieri e Paola De Micheli, riferendosi all'aumento di capitale riservato a Cassa (33%), vendita del 22% a investitori, scissione e ipo, «Atlantia si rende disponibile a valutare proposte di acquisto da parte di Cdp e/o investitori di gradimento di Cdp dell'intera partecipazione detenuta in Aspi, a valore di mercato determinati successivamente alla definizione concordata del procedimento del presunto grave inadempimento e alla definizione del quadro regolatorio e tariffario (auspicabilmente il 30 settembre)».

    luciano benetton luciano benetton

     

    TCI ALLA UE ED EDIZIONE SI SFILA

    Ecco perchè il negoziato è già ripartito con il primo colloquio fra le parti dopo l'ultimo cda di Atlantia («disponibilità di proseguire il confronto con Cdp», si legge nella lettera inviata due giorni fa dai vertici di Atlantia al governo e a Fabrizio Palermo) ma su basi che dovranno essere differenti, dalle condizioni che erano state poste da Cdp fino ai giorni scorsi e che hanno fatto scrivere alla holding: «Rileviamo, tuttavia, concrete difficoltà nel proseguimento positivo delle trattative, non solo per concordare la definizione di meccanismi volti alla determinazione di un valore di mercato di Aspi, ma anche per effetto di richieste avanzate da parte di Cdp che, benché comprensibili in una trattativa aperta ad un confronto competitivo, rappresentano punti non previsti e oneri ulteriori»

     

    soccorsi dopo il crollo del ponte morandi soccorsi dopo il crollo del ponte morandi

    E a titolo di esempio Cerchiai e Bertazzo citano «la richiesta di ampissime garanzie contrattuali, di indennizzi e di manleve non coerenti con un'operazione di quotazione in borsa, l'impegno di un socio di Atlantia ad approvare in assemblea le proposte presentate dal cda, lobbligo di Aspi di procedere comunque con una Ipo in caso di mancata approvazione del progetto di scissione da parte dell'assemblea di Atlantia, diritti di recesso a favore di Cdp, difficoltà al subentro nelle garanzie oggi rilasciate da Atlantia su parte del debito di Aspi».

     

    Il socio al quale si fa riferimento è Edizione, finanziaria dei Benetton, che ieri, in una nota ha annunciato che l'11% circa post scissione a sè spettante «verrà posta in vendita a condizioni di mercato entro 18 mesi» dall'ipo. Sempre ieri Tci, socio di Atlantia, ha integrato il ricorso alla Ue per esproprio dei diritti delle minoranze.

    una veduta del moncone del ponte morandi da una finestra di via fillak una veduta del moncone del ponte morandi da una finestra di via fillak

     

    Infine ieri sei ore di riunione al Mit fra Cerchiai, Bertazzo Tomasi su dettagli dell'accordo transattivo e sulla richiesta del Ministero di rimodulare la curva del piano tariffario al 2038 perchè se si fanno crollare subito i prezzi, quando essi dovranno risalire ci sarebbe un gradino troppo alto. Oggi Tomasi riprenderà il confronto al Mit.

     

     

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