Marco Sabella per www.corriere.it
BANCA GENERALI
Le indiscrezioni su una possibile cessione di Banca Generali a Mediobanca hanno fatto schizzare il titolo della società di asset management controllata dal Leone di Trieste, che dopo una sospensione, ha chiuso la seduta di Borsa con un rialzo del 20% a 28,82 euro. Ma è tutta la galassia dei colossi finanziari che ruotano intorno a questa ipotesi a realizzare cospicui guadagni in Piazza Affari.
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Il possibile acquirente, Mediobanca, ha terminato le contrattazioni con un rialzo del 5,99% a 8,07 euro, mentre il Leone, più prudentemente, si è imitato a salire dell’1,77% a 14,09 euro. Le voci che hanno generato questi sommovimenti hanno iniziato a diffondersi nella mattinata di venerdì 30 settembre e, nonostante le smentite ufficiali, il mercato a quanto sembra ha preso molto sul serio l’ipotesi di cessione della controllata del Leone, guidata dall’ad Gian Maria Mossa, una delle poche società di asset management quotate in Italia, con masse amministrate che superano gli 80 miliardi di euro.
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L’acquisizione negli Usa
Secondo le indiscrezioni, riportate dall’agenzia Bloomberg, Generali Assicurazioni potrebbe cedere Banca Generali a Mediobanca per finanziare l’acquisto degli asset di gestione patrimoniale di Guggenheim, una società statunitense che ha masse amministrate per 228 miliardi di dollari. Si tratterebbe dunque di un’operazione di grande rilievo in grado di accelerare notevolmente la crescita della compagnia triestina nel comparto.
Le smentite ufficiali
L’ipotesi è subito piaciuta alla Borsa ma per ora non ha trovato conferme e non risultano trattative in corso. È la stessa Bloomberg, peraltro, a concludere che l’accordo, che potrebbe assumere forme diverse, dall’acquisizione completa degli asset di gestione patrimoniale a una partnership o un investimento, potrebbe non andare in porto o che Generali potrebbe anche finire per individuare un altro obiettivo sempre negli Stati Uniti.
ASSICURAZIONI GENERALI
«Di tanto in tanto, abbiamo richieste e persino discussioni con terze parti che vogliono prendere in considerazione joint venture o che cercano di fare investimenti di capitale nella nostra azienda» ha dichiarato a Bloomberg Gerard Carney, portavoce di Guggenheim precisando però che non commenta «queste conversazioni che si verificano di routine, e spesso più di una alla volta».
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Guggheneim, fondata nel 1999, ha sede a New York e e Chicago gestisce oltre 228 miliardi di dollari di asset. Generali Investments gestiva a fine 2021 circa 575 miliardi di euro. Opera attraverso 1.200 asset manager e specialisti in più di 20 paesi e ha aggiunto più di 100 miliardi di euro di asset di terzi negli ultimi 3 anni.