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    “AVEVO SCELTO DI VEDERE LA PARTITA SULLA RAI PER BIZZOTTO, MA POI HO SENTITO ADANI...” – MARINO BARTOLETTI DEMOLISCE IL COMMENTATORE RAI SU INSTAGRAM: “E’ IL RE DELLE CERTEZZE". E L'EX CT MANCINI, CHE IN PASSATO CHIESE A ADANI DI ENTRARE NEL SUO STAFF, METTE UN LIKE ALLA RIFLESSIONE DEL BAFFUTO GIORNALISTA - ANCHE NEL CORSO DEI MONDIALI IN QATAR NEL 2022, BARTOLETTI EBBE DA RIDIRE SULL'ANALISI TECNICA DI ADANI… - VIDEO


     
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    Salvatore Riggio per corriere.it - Estratti

     

     

    marino bartoletti marino bartoletti

    (...) Bartoletti ha apprezzato molto Stefano Bizzotto (che pur ha dovuto fare la telecronaca senza voce), ma non ha fatto lo stesso con Lele Adani: «Non commento quasi mai le telecronache, anche perché ne conosco le difficoltà.

     

    Stasera avevo scelto di vedere la partita sulla Rai perché stimo moltissimo Stefano Bizzotto, competente, gentile e rassicurante. Ma quando ho sentito il suo commentatore tecnico — re delle certezze — affermare che Rodri e Griezmann avrebbero "calpestato le stesse zolle” ho capito che era arrivato il momento di passare su Sky».

     

    Una presa di posizione forte da parte di Bartoletti che curiosamente ha ricevuto anche il like di Roberto Mancini, ex c.t. dell’Italia, che in passato chiese proprio ad Adani di entrare nel suo staff. Che forse, però, non è arrivato in fondo al post.

     

    adani bizzotto adani bizzotto

    Che iniziava così: «Tra Spagna e Francia vince e va giustamente in finale la squadra che fino a ora è stata la migliore in assoluto dei campionati europei: un grande collettivo, un mix perfetto di esperienza e freschezza. Per l’Italia va a finire che diventa quasi un mezzo merito aver perso solo per 1-0 e per giunta su autogol».

     

     Già in passato Bartoletti, nel corso dei Mondiali in Qatar nel 2022, aveva avuto da ridire sulla modalità di analisi tecnica di Adani durante la diretta delle partite dell’Argentina: «In linea di massima non dovrebbe mai sentirsi più importante del telecronista — disse Bartoletti intervistato all’Adn —.

     

    Il discorso è di complementarietà, ma in questo discorso di complementarietà c’è una prima voce e una seconda voce. Chiaro che Adani deve continuare ad essere Adani, ma deve ricordarsi il contesto nel quale opera».

    adani mancini adani mancini

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