Nando Pagnoncelli
Nando Pagnoncelli per il Corriere
Nella lunga e complessa fase post elettorale l' elevato interesse con cui gli italiani seguono le trattative tra le forze politiche per la formazione di un governo desta sorpresa perché, a giudicare dalle mosse e soprattutto dalle dichiarazioni dei protagonisti, si ha l' impressione di essere tuttora nel bel mezzo di una campagna elettorale che in realtà avrebbe dovuto essere conclusa da quasi due mesi.
Due italiani su tre si dichiarano molto (40%) o abbastanza (28%) interessati, con picchi più elevati tra gli elettori meno giovani e meno istruiti, mentre solitamente sono i ceti più scolarizzati a prestare più attenzione alle vicende politiche.
SALVINI - DI MAIO - BERLUSCONI - RENZI
Più passa il tempo e più aumenta la quota di coloro che non sono in grado di esprimersi riguardo all' alleanza di governo preferita: oggi il 34% sospende il giudizio (+ 13% rispetto all' indomani del voto e +7% rispetto a fine marzo). Si conferma la preferenza per un esecutivo 5 Stelle-Lega, indicato dal 32% degli italiani (in calo di 3 punti rispetto a fine marzo). A seguire un' alleanza tra 5 Stelle e l' intero centrodestra (17%, in crescita di 3 punti) che scavalca quella 5 Stelle-Pd (13%, in calo di 5 punti). All' ultimo posto si colloca un governo Pd-centrodestra, gradito solamente dal 4%, laddove a inizio marzo veniva indicato dal 12% degli italiani.
DALEMA RENZI BERLUSCONI E DI MAIO COME I CUGINI DI CAMPAGNA
Le preferenze espresse dai singoli elettorati non sempre sono univoche: tra i pentastellati l' alleanza preferita è quella con la Lega (59%) che precede di gran lunga quella con il Pd (16%) e con il centrodestra (all' 8% nonostante il veto di Di Maio su Berlusconi). I leghisti appaiono divisi: il 41% auspica un accordo con M5S, mentre il 34% privilegia un' alleanza della coalizione di centrodestra con i pentastellati, ipotesi largamente preferita (65%) dagli elettori di Forza Italia tra i quali solo il 10% gradirebbe un governo con il Pd.
mattarella grasso berlusconi renzi
Tra i dem la situazione appare più articolata e riflette le dinamiche emerse tra i principali esponenti del partito, divisi tra chiusura e apertura a una trattativa con il M5S. In attesa di conoscere l' esito della direzione del 3 maggio, il 39% degli elettori si dichiara favorevole a un governo con i 5 Stelle, il 10% preferirebbe allearsi con il centrodestra, il 19% vorrebbe stare all' opposizione e ben il 32% non prende posizione. Costoro potrebbero rappresentare l' ago della bilancia rispetto alle decisioni future del partito.
SALVINI RENZI DI MAIO
Nonostante gli spiragli di apertura di un dialogo tra M5S e Pd, i pronostici degli italiani sul nuovo esecutivo sono improntati a una crescente incertezza: oggi il 43% (+15 da fine marzo) non è in grado di prevedere quale potrebbe essere la futura maggioranza. In forte calo le previsioni sia di un' alleanza 5 Stelle-centrodestra (da 35 a 19%), sia M5S-Lega (da 29 a 16%), mentre si alzano le quotazioni di un governo M5S-Pd (da 4 a 13%) e Pd-centrodestra (da 4 a 9%).
MATTARELLA GENTILONI
Tenuto conto dei lunghi tempi di gestazione, l' auspicio prevalente (49%) è quello di un esecutivo di legislatura per far ripartire il Paese e non vanificare i segnali di ripresa, mentre uno su quattro (26%), prefigurando una coabitazione complicata tra alleati diversi, lo preferirebbe di breve durata, per approvare la manovra finanziaria e fare una nuova legge elettorale.
BERLUSCONI MATTARELLA
Da ultimo, lo scenario più complesso: che fare se non si trovasse alcun accordo? Un italiano su due (in aumento di 3 punti) preferirebbe tornare subito al voto rispetto all' ipotesi di un governo di larghe intese sostenuto da tutte le parti politiche, di breve durata, con programma e obiettivi limitati e un premier indicato da Mattarella.
Quest' ultima eventualità è preferita dal 32% (in calo di 7 punti) e prevale solo tra i dem (50% a 42%).
Lo scenario presso l' opinione pubblica appare sempre più complesso: dopo settimane di trattative a vuoto, aumenta tra gli elettori il disorientamento.
L' opzione preferita rimane quella tra le forze che incarnano l' idea di novità e cambiamento (5 Stelle e Lega), anche se è un' ipotesi fortemente ridimensionata nei pronostici degli italiani.
DI MAIO SALVINI MATTARELLA
Quella al momento in fase di avvio (5 Stelle-Pd) non gode di elevato sostegno e presenta rischi di perdita di consenso per M5S, mentre è la più gradita dai dem, pur in presenza di un' ampia area di incertezza. Se tutto si arenasse gli elettori preferirebbero tornare alle urne con l' attuale legge elettorale, che ha mostrato i suoi limiti, piuttosto che un governo «istituzionale».