Ugo Bertone per “Libero Quotidiano”
RENZI MERKEL 5 MAGGIO 2015 VI
A leggere i numeri della Caporetto borsistica delle nostre banche fanno quasi tenerezza le ultime uscite di Matteo Renzi, del tipo «abbiamo le migliori banche d' Europa» o «per la prima volta abbiamo eliminato il problema dei crediti deteriorati». Ma il giudizio della Borsa non è tutto.
Anzi, in condizioni eccezionali quali quelle che stiamo vivendo, «nessuno sano di mente o in buonafede affermerebbe che i corsi di Borsa riflettano i reali valori delle banche che rappresentano». Parola di Donato Masciandaro, docente di Economia della Regolamentazione Finanziaria, che già una settimana fa aveva sottolineato come gli stress test, così come li aveva predisposti l' Eba (l' Autorità bancaria europea) non avrebbero fatto chiarezza sullo stato di salute delle banche, ma le avrebbero danneggiate.
BORSA MILANO
«Il messaggio che in generale passa - aveva detto - è che la volatilità sia determinata dalle condizioni di salute delle banche. Mentre è vero il contrario: c' è forte volatilità sui mercati per ragioni macro.
Quindi: c' è una situazione di volatilità generale che dipende dal combinato disposto di due fattori macro: un eccesso di liquidità e una forte incertezza a sua volta determinata da molte ragioni. Insomma, non sono le banche che causano la volatilità, ma è l' incertezza generale che si scarica sul credito».
BORSA MILANO
È la situazione ideale per la speculazione. Ieri la Borsa ha perso il 2,76% con i bancari massacrati dalle vendite: Mps a -16,1%, Intesa -3,79%, Unicredit -7,15%. I bassi tassi di interesse, lungi dall' alimentare la ripresa, vanno a finanziare a costo zero le vendite dei titoli bancari a loro volta depressi dal calo degli utili provocati a loro volta dal basso rendimento del denaro.
E, come scrive Mario Seminerio su Phastidio.net, «i tassi negativi stanno erodendo il modello di business di banche ed assicurazioni. Le ricapitalizzazioni riportano i multipli azionari a livelli temporaneamente più elevati solo per permettere ai mercati di abbatterli nuovamente».
Lehman Brothers
In questa cornice gli aumenti di capitale per far pulizia delle sofferenze verranno presto mangiati da nuove sofferenze. E così via, secondo un copione ormai ben noto e consolidato dai tempi di Lehman Brothers.
Da allora le varie tappe della crisi, dal dramma greco al tracollo dei titoli di Stato italiani e spagnoli, hanno rappresentato altrettante occasioni per far guadagnare gli speculatori a danno del risparmio. E le temporanee boccate d' ossigeno garantite dall' azione di Mario Draghi sono spesso servite a rafforzare il sistema in attesa di una successiva spremitura.
mario draghi
E così, di frana in frana, il portafoglio delle famiglie italiane si assottiglia assieme ai rendimenti di titoli di Stato, polizze vita e fondi pensione. E dietro ai crediti inesigibili di Monte Paschi o alle sofferenze di Popolare Vicenza il più delle volte ci sono beni immobiliari che, al momento del realizzo varranno una frazione del valore iniziale. Spesso a danno di artigiani o piccoli imprenditori.
montepaschi siena sede
Un circolo vizioso, insomma, che non s' interrompe con gli stress test o i proclami governativi. In Usa, nel 2009, la medicina fu una drastica azione di pulizia sostenuta dal denaro pubblico (poi restituito con gli interessi). Al contrario, in Europa segna il passo l' Unione bancaria, ovvero la garanzia comune sul sistema. La Germania non la vuole, almeno finché non avrà rassicurazioni sulle banche italiane.
COMMERZBANK
Balle. Il vero motivo, così come emerge dagli stress test, è che le risorse tedesche (anzi europee), serviranno a saldare dal tracollo Commerzbank e Deutsche Bank. Così come i quattrini prestati (all' apparenza) alla Grecia sono serviti ad evitare il tracollo delle grandi banche d' oltre Reno. La storia, insomma, rischia di ripetersi. E a guadagnarci saranno i soliti.
DEUTSCHE BANK