Franca Giansoldati per "il Messaggero"
BERGOGLIO ALL ANGELUS
Finalmente quello che tutti avevano immediatamente pensato domenica pomeriggio quando si è saputo che il Papa doveva ricoverarsi improvvisamente per una operazione all' addome è stato fugato. Per fortuna non si tratta di un tumore, né di una neoplasia, un accrescimento abnorme e anomalo di cellule malate. Solo dopo quattro giorni il Vaticano mediante un unico, stringato, brevissimo comunicato affidato al portavoce Matteo Bruni ha informato il mondo che l' esame istologico, che viene fatto di prassi dopo operazioni simili, ha dato esito negativo: «L' esame istologico definitivo ha confermato una stenosi diverticolare severa con segni di diverticolite sclerosante».
cartoline del papa a piazza san pietro
Il Papa soffre di una patologia abbastanza comune per gli anziani che costringerà l' illustre paziente, da ora in poi, a seguire rigorosamente un regime alimentare appropriato, a riguardarsi di più per non tornare ad infiammare l' addome ed evitare quegli spasmi dolorosissimi che negli ultimi mesi lo avevano tormentato.
FLEBO Il portavoce Bruni a queste informazioni ha aggiunto che il decorso post operatorio è buono e positivo. Francesco ha iniziato ad alimentarsi in modo leggero, si sposta dalla poltrona al letto, si alza e cammina con l' aiuto dei due infermieri che si è portato da Santa Marta. Sta recuperando le forze e da ieri gli hanno persino tolto le flebo.
papa francesco 1
Ancora una volta, però, a fornire i pochi particolari relativi alla evoluzione clinica non sono stati i primari del Gemelli che hanno condotto il lungo intervento domenica ma il Vaticano che ha avocato a sé il controllo di ogni informazione. Ad oggi non si sono fatti sentire né il professor Alferi, il chirurgo che ha guidato l' equipe, né il professor Bernabei, il geriatra che da poco è diventato il medico personale. Il motivo di questa gestione è da addebitare alla volontà del Papa che ha imposto la consegna del silenzio.
Francesco per sua natura non vuole spettacolarizzazioni sulla sua degenza, sperando forse di fare passare quasi sotto silenzio questo momento, ma senza rendersi conto che in tutto il mondo, dal più piccolo paese alla grande cattedrale è partita una sentita catena di preghiere in suo sostegno con attestati di grandissimo affetto spontaneo.
Francesco ne è rimasto colpito e dal suo profilo social ha fatto twittare: «Sono toccato dai tanti messaggi e dall' affetto ricevuto in questi giorni. Ringrazio tutti per la vicinanza».
papa francesco
La scarsità di dettagliate spiegazioni mediche a partire dal primo momento del ricovero ha inevitabilmente alimentato sospetti sulle sue reali condizioni, tanto che il New York Times, ha denunciato con forza il grande tema della trasparenza, arrivando ad una conclusione: «Data la segretezza con cui è stato gestito l' annuncio dell' intervento del Papa, il Vaticano ha solo alimentato i dubbi sulla sua sincerità e affidabilità». E ancora. «La storia dell' opacità, dell' oscurità e della messaggistica codificata in stile Pravda è ben fondata ed è diventata una sfida specialmente nell' era dei social dove ci si aspettano informazioni e aggiornamenti incessanti mentre il Papa non considera i dettagli fondamentali della sua salute come affari altrui».
JOSE MARIA BERGOGLIO MARIO DRAGHI
Sul sito para-vaticano il Sismografo, uno dei più seguiti e autorevoli in assoluto, invece, il direttore cileno Luis Badilla ha riflettuto sul fatto che tutta questa vicenda sta indebolendo Papa Francesco, non tanto perché «la sua malattia è severa e degenerativa e potrebbe essere anche cronica» ma perché quando tornerà in Vaticano «non sarà più lo stesso. Tutta la retorica su un Jorge Mario Bergoglio superman' danneggia la sua immagine e il suo carisma. Le persone che leggono, ascoltano o vedono le notizie non sono stupide o incapaci di riflettere e porsi delle domande anche perché sono milioni le famiglie che hanno vissuto esperienze simili con i propri anziani».
PAPA FRANCESCO - JORGE MARIO BERGOGLIO