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Luigi Grassia per "La Stampa.it"
Al congresso della Iata (la federazione mondiale delle compagnie aeree) che si svolge a Città del Capo una sessione apposita è stata dedicata dai top manager a spremersi le meningi per indicare nuovi servizi aggiuntivi in aereo da proporre ai clienti al prezzo di un piccolo extra.
Compito non facile. La discussione è sembrata a tratti un tantino surreale, come se gli amministratori delegati non fossero sicuri di parlare sul serio e avessero il dubbio che fosse tutto uno scherzo.
Per esempio è stato chiesto loro di votare (e lo hanno fatto mettendosi d'impegno, pur se fra qualche risata) una di queste opzioni: come servizio vincente del futuro, credete che sia meglio proporre ai clienti, pagando un extra: 1) una lista dei vini più ricercata di quella standard; 2) gioco d'azzardo a bordo, magari usando come fiches virtuali le miglia dei programmi frequen flyers; 3) consegna al check-in della chiave della toilet (questa non si capisce che cosa voglia dire, neanche come battuta).
Per quanto le idee siano confuse e gli amministratori delegati sembrino brancolare nel buio, per loro la faccenda dei servizi aggiuntivi a pagamento è maledettamente seria. Con gli aerei sta avvenendo quello che negli anni è capitato coi telefonini. All'inizio, usando i cellulari si poteva solo parlare, e un minuto costava una bella cifra. Poi il prezzo delle conversazioni è sceso a precipizio, ma nella maggior parte dei casi il cliente di oggi paga, mese per mese, quello che pagava quindici anni fa, perché invece di un semplice cellulare adesso ha in tasca un apparecchio con tante applicazioni multimediali, che comportano un costo extra.
Dove sta l'analogia con gli aerei? Il fatto è che tanti anni fa anche volare costava caro, poi sono arrivate le compagnie "low cost" e anche quelle normali sotto il pungolo della concorrenza hanno fatto sforzi draconiani per contenere i prezzi dei biglietti. Dal punto di vista dei viaggiatori questa è una cornucopia. Invece dal punto di vista delle compagnie aeree è un problema perché gli introiti unitari scendono.
Per tornare a spremere di più a ogni singolo cliente, le compagnie si stanno ingegnando a offrire nuovi servizi collaterali che nel nostro schema svolgerebbero una funzione analoga a quella delle applicazioni multimediali sui telefonini. Ma è più facile a dirsi che a farsi. Che cosa si può offrire in più in aereo che il cliente sia disposto a pagare? Un'opzione già operativa è la scelta del posto a sedere. Però al momento le opzioni sono tutte così, si tratta di bagatelle, minuzie.
Per adesso, questo e altri servizi aggiuntivi a pagamento rappresentano appena il 5% degli introiti delle compagnie aeree a livello globale. Ce n'è di strada da fare per imitare davvero le compagnie telefoniche. Comunque i top manager ci credono. Un altro sondaggio in platea ha rivelato che entro il 2020 quasi tutti loro si aspettano almeno di raddoppiare al 10% la quota di questa voce sul totale degli introiti e un manipolo di entusiasti spera addirittura nel 50%.
Ma qui la discussione torna al punto di partenza: come si fa, all'atto pratico? Perry Flint, che nella Iata si occupa della creazione e dello sviluppo di nuovi gadget per gli aerei, fa questo esempio, partendo da un servizio già disponibile come la citata scelta del posto a sedere: "Adesso per scegliere il posto si apre una schermata con la mappa stilizzata dell'aereo. Ma noi abbiamo già pronta un'applicazione" (e Flint mostra un demo) che permetterà al cliente di scegliere la poltrona facendo un tour virtuale dell'aereo".
Flint aggiunge però che per questa e per alcune altre applicazioni c'è un problema: "I sistemi informatici faticano a supportarci. I linguaggi macchina dei computer" (si riferisce ai livelli profondi, quelli dove mettono le mani gli informatici, non agli interfaccia che usano gli utenti finali) "sono vecchi, risalgono agli Anni 60, certo da allora si sono sviluppati ma lo hanno fatto con continuità partendo da basi vecchie. Bisognerebbe crearne completamente nuovi".
Perry Flint dice che è ancora in uso "una tecnologia pre-Internet". Però, ad esempio, per consegnarci al check-in la chiave della toilet dell'aereo non bisogna aspettare nuove tecnologie. A qualunque cosa possa servire questa benedetta chiave.
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