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DAGONOTA
L’ad di Unicredit Mustier starebbe cedendo all’idea di prendersi il catorcio Mps (senza rimetterci, ovvimente) prima che l’eventuale duplex Bper-Bpm, su input di Gualtieri, possa anticiparlo creando così un polo bancario capace anche di scalzare Unicredit dalla seconda posizione, alle spalle di Intesa.
Rosario Dimito per “il Messaggero”
Apertura tattica di Giuseppe Castagna a Carlo Cimbri per un' eventuale fusione Bper-Banco Bpm. «Ripeto, siamo interessati a esplorare operazioni di consolidamento con forte valenza industriale per i soci, accogliamo con piacere le parole di Cimbri», ha detto ieri Castagna rispondendo all' ad di Unipol che aveva messo l' imprimatur a un colloquio informale che ci sarebbe stato nei giorni scorsi fra Alessandro Vandelli e l' ad di Banco Bpm.
Primo socio della ex popolare emiliana (19,8%), l' ad di Unipol aveva definito «affascinante» il terzo polo sull' asse Milano-Modena, «a condizione di creare valore per tutti gli azionisti», che tradotto significa purché il gruppo bolognese diventi partner assicurativo della banca fusa.
Ma nel ribadire la disponibilità a valutare eventuali fusioni, non è detto che adesso in Piazza Meda si voglia accelerare con Bper. Prima dell' estate Castagna e Cimbri avrebbero avuto un paio di conversazioni senza seguito. E comunque il Covid crea incertezze che non danno visibilità sugli obiettivi a breve-medio termine, a causa delle variabili macroeconomiche su tutti i fronti.
PHILIPPE BRASSAC CREDIT AGRICOLE
Anche per questo motivo, ma non solo, Castagna avrebbe comunicato a Philippe Brassac, ceo del Credit Agricole, che per il momento vanno sospesi i contatti, mediante scambi di numeri, tra Lazard e Rothschild, dai quali emergeva che in un possibile merger italo-francese, il gruppo parigino avrebbe avuto il 45% circa di Agricole Banco e, secondo le regole transalpine, la capogruppo avrebbe consolidato la partecipazione.
L' ipotesi prevedeva la guida della nuova banca a Castagna, che però sarebbe rimasto in minoranza in una governance dominata da Parigi che avrebbe subito provocato l' intervento del Copasir con tutti i veti che ne sarebbero scaturiti.
Lo stesso Castagna ne ha tratto correttamente le conseguenze anche per tener conto dell' orientamento del suo consiglio, frenando ulteriori opzioni: vorrà aggiornare il piano industriale presentato a marzo scorso, non appena l' arrivo dei vaccini darà più stabilità al futuro.
TROPPE VARIABILI
Ieri la Borsa ha accolto positivamente l' invito rivolto da Cimbri a Bper-Banco, portando su i due titoli perché il mercato ha intravisto una mossa verso il consolidamento auspicato dalle Autorità di vigilanza, dai tassi bassi, dalla crescita degli Npl a seguito della crisi, da prospettive che impongono di mettersi insieme per tagliare i costi in funzione di ricavi meno ricchi e perché il sistema bancario deve affrontare spese ingenti per digitalizzarsi. In più in Italia c' è necessità di creare un competitor con una quota di mercato di circa il 20% che accorci le distanze con Intesa-Ubi.
Ma queste che sono le condizioni favorevoli per le fusioni, rappresentano anche ostacoli che non permettono nei prossimi mesi di pianificare un matrimonio.
Poi ci sono da aggiungere due altre considerazioni. La prima. Bper è alle prese con la digestione dei 620 punti vendita di Intesa Sanpaolo che l' Antitrust ha imposto di assorbire entro febbraio, ma quasi certamente ci sarà bisogno di una terza deroga perché, oltre quelli Ubi, i 17 sportelli a marchio Intesa potranno essere trasferiti in giugno, dopo il perfezionamento della fusione.
A proposito di filiali, dalle prime preliminare analisi viene fuori che la soluzione Bper-Banco rimetterebbe in discussione almeno 250-300 sportelli in Lombardia (Bergamo-Brescia) perché in sovrapposizione. La seconda considerazione riguarda la creazione di valore dell' operazione per Unipol.
Banco Bpm vanta alleanze con Cattolica - battezzata Vera - e Covea (Bipiemme Vita dove il partner francese ha l' 81%). La prima scadrà fra due anni, la seconda ad agosto 2021. L' ingresso di Cattolica sotto l' egida di Generali determina le condizioni di un change of control che secondo gli accordi costringe chi dovesse recedere a pagare circa 300 milioni di penale.
Così come l' ipotesi Banco-Bper darebbe luogo agli stessi oneri in Bipiemme Vita. Infine, ma non ultimo, ad aprile scadrà l' intero cda di Bper, compreso l' ad Vandelli, e con il rinnovo Unipol potrà presentare la lista per far pesare il suo ruolo forte.
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