APONTE AEREO – L’AEROPORTO DI GENOVA CERCA PARTNER INDUSTRIALI: SUL MERCATO IL 60% DELLE QUOTE DELL’AUTORITÀ PORTUALE DEL MAR LIGURE OCCIDENTALE PER 5-7 MILIONI DI EURO – IN PRIMA FILA C’È IL GIGANTE MARITTIMO MSC DELL’ARMATORE “PIGLIATUTTO”, GIANLUIGI APONTE (INTENTO AD ACQUISTARE 43 PORTI DA “CK HUTCHISON” DEL MAGNATE DI HONG KONG LI KA-SHING) – IL NODO È LA CAMERA DI COMMERCIO, CHE HA IL 40% DELLO SCALO E CHE, LA SCORSA ESTATE, HA SBARRATO LA STRADA PROPRIO A MSC – SONDATI ANCHE COSTA CROCIERE E I FONDI ARDIAN E ASTERION – A DIRIGERE L’OPERAZIONE DI PRIVATIZZAZIONE È IL VICEMINISTRO LEGHISTA, EDOARDO RIXI…

Estratto dell’articolo di Leonard Berberi per il “Corriere della Sera”

AEROPORTO DI GENOVA

L’aeroporto di Genova cerca partner industriali per un futuro più stabile. Nelle prossime settimane l’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale cercherà di cedere il 60% detenuto nella società di gestione dello scalo, per un valore stimato dagli analisti in 5-7 milioni di euro.

Ma sulla strada della privatizzazione incombe l’ostacolo principale: convincere il soggetto ritenuto più «idoneo», il gigante marittimo Mediterranean Shipping Company (Msc), a riprendere in mano il dossier dopo che l’estate passata è andato a sbattere contro la Camera di Commercio di Genova. È quanto spiegano al Corriere due fonti. Che aggiungono come l’Autorità portuale voglia sondare pure Costa Crociere e i fondi Ardian e Asterion.

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Le fonti spiegano che — con la «regia» del viceministro dei Trasporti, Edoardo Rixi — si punta alla cessione del 60% dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale. La Legge di Stabilità del 2015 prevede che le autorità portuali si liberino delle quote nelle aziende non strategiche.

Nelle ultime bozze del Piano nazionale degli aeroporti si legge che «la vocazione crocieristica dello scalo di Genova deve essere coordinata e relazionata alle dinamiche di sviluppo delle attività portuali» e per questo in pole ci sarebbe Msc, in seconda battuta Costa Crociere.

MATTEO SALVINI - EDOARDO RIXI - GIOVANNI TOTI

Ma il nodo è il ruolo dell’altro azionista, la Camera di Commercio, che continuerebbe a detenere il 40%. Un socio visto come «problematico» dopo aver sbarrato la strada l’estate passata proprio a Msc: il colosso era pronto a rilevare il 15% da Aeroporti di Roma, ma la Camera di commercio ha fatto valere il diritto di prelazione.

Uno «sgarbo» che Msc non ha gradito. In parallelo si lavora alla privatizzazione a tappe. In un primo momento sarebbe la Regione Liguria a rilevare il 60% — da capire con quali modalità —, per cederlo al socio industriale più avanti.

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