ASPETTA E SPREAD: DIFFERENZIALE BTP-BUND A 501,5 PUNTI - IL RENDIMENTO DEL TITOLO DECENNALE ITALIANO È AL 6,94% - GONGOLA LA GERMANIA: COLLOCA 4,057 MLD BUND DECENNALI ALL'1,93% (CON RICHIESTE SUPERIORI ALL’OFFERTA) - IL TONFO UNICREDIT (-14,45%) FA SPROFONDARE PIAZZA AFFARI A -2,04% - SCENDE FIAT, NONOSTANTE IL VOLO DI CHRYSLER SULLE VENDITE (+37%) - E LA SUPERLUSSO BENTLEY FA RECORD DI CONSEGNE - GLI ‘SMARTWATCH’ SPOPOLANO PRIMA ANCORA DI ESSERE PRODOTTI (E ENNIO DORIS CI INVESTE) - ROYAL BANK OF SCOTLAND: “MEDIASET INDEBOLITA DALLA GENEROSA POLITICA DI DIVIDENDI DEL MANAGEMENT”…

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SPREAD BTP-BUND CHIUDE POCO SOPRA I 500 PUNTI - RENDIMENTO DECENNALE AL 6,94%
(ANSA)
- Lo spread Btp-Bund chiude poco sopra la soglia dei 500 punti base a 501,5. Il rendimento del titolo decennale italiano si attesta al 6,94%.

BORSA MILANO PERDE IL 2% TRASCINATA DAL CROLLO DI UNICREDIT
(Reuters)
- Chiusura in deciso calo per Piazza Affari, segnata dal crollo di Unicredit che ha fissato questa mattina il prezzo dell'aumento di capitale con uno sconto molto elevato. Un segnale, secondo il mercato, che solo a valori di saldo l'istituto italiano pensa di poter vedere sottoscritta la ricapitalizzazione da 7,5 miliardi per mettere in sicurezza il suo patrimonio, in linea con le richieste dell'Eba.

L'indice FTSE Mib chiude sui minimi di giornata in calo del 2,04%, l'Allshare perde l'1,67%. Volumi ancora abbastanza contenuti, pari a circa 1,3 miliardi di euro.
In calo, ma più contenuto, anche le altre borse europee, con l'indice FTSEurofirst 300 a -0,62%.

* L'enorme sconto concesso da Unicredit per l'aumento di capitale che inizierà lunedì (il 69% rispetto alla chiusura di ieri, il 43% se calcolato ex diritto) ha fatto precipitare il titolo a -14,45%. Uno sconto così elevato dimostra che la banca ritiene che l'operazione "non sia così appetita dagli investitori", dice un trader. Negativi tutti i bancari, che in Europa perdono in media il 2%. MPS lascia sul terreno il 4,6%, INTESA SP il 3,8%.

* Tra i pochi rialzi FIAT INDUSTRIAL (+1,28%) che beneficia di una buona impostazione grafica e della conferma del rating "buy" da parte di Ubs. Scende invece FIAT nonostante il +37% di vendite registrate da Chrysler negli Usa a dicembre.

* Acquisti anche su SAIPEM, IMPREGILO, balza di oltre il 10% SARAS incoraggiata dalla promozione di Ubs e da una nota di Societe Generale in cui si sottolinea che la società potrebbe beneficiare delle chiusure di raffinerie della rivale svizzera in difficoltà Petroplus.

* Nuovo balzo di FONDIARIA-SAI (+7,76%) e PREMAFIN (+28% dopo una seduta trascorsa in asta di volatilità). "Si continua a scommettere su una soluzione a breve, che contempli Unipol o meno", dice un trader. La compagnia bolognese chiude in calo dell'1,4% dopo il buon rialzo di ieri.

GERMANIA: COLLOCA 4,057 MLD BUND DECENNALI ALL'1,93%
Radiocor
- La Germania ha collocato sul mercato Bund decennali con scadenza a gennaio 2022 per 4,057 miliardi di euro con un rendimento medio all'1,93%. Il bid-t o-cover ratio e' a 1.3, in asta c'erano Bund per 5 miliardi di euro. La Germania incassa dall'asta 5,142 miliardi. Per l'asta sono arrivate richieste per 5,142 miliardi, accettate 4,057 miliardi. L'asta e' stata quindi coperta, con richieste superiori all'offerta.

Le serie in offerta sono una riapertura di titoli messi all'asta il 23 novembre. Il tasso e' sceso all'1,93% dall'1,98%. La Bundesbank dichiara che il 65% delle offerte al prezzo piu' basso e' stata accettata soddisfacendo il 100% delle offerte non competitive al prezzo medio ponderato. L'ammontare trattenuto per operazioni di mercato successive e' stato di circa 943 milioni, portando l'ammontare totale a 5 miliardi, come annunciato in precedenza.

CHRYSLER: +26% LE VENDITE 2011 NEGLI USA, +37% A DICEMBRE
Radiocor -
Bene le vendite di Chrysler negli Usa, cresciute nel 2011 del 26% a 1,37 milioni di unita' verso l'anno prima e del 37% nel solo dicembre a 138.019. Lo comunica la casa americana, partner di Fiat, precisando che il risultato del 2011 ha registrato il piu' alto aumento percentuale di qualsiasi altro costruttore generalista. A dicembre Chrysler ha segnato il 21esimo mese consecutivo di aumento delle vendite e il settimo mese di fila con un rialzo di almeno il 20%. La performance di dicembre e' inoltre la migliore dal maggio 2008.

I CENTOMILA SMARTWATCH E LA QUOTA DI DORIS
M. Ger. per il "Corriere della Sera"
- Non hanno prodotto ancora nulla ma hanno già venduto centomila pezzi del loro «gioiello» tecnologico. E, visto il successo, i tre soci hanno deciso di dare una struttura societaria più solida alla loro srl trasformandola in spa, cambiandole nome (da «Blu Sky» a «I'm») e ricapitalizzandola con un milione di euro. Metà ce li mette la H-Equity di Ennio Doris, il resto in quote uguali Manuel Zanella, ingegnere, e Massimiliano Bertolini, architetto, ideatori di un oggetto tutto made in Italy.

Si chiama i'm watch ed è uno smartwatch, cioè uno smartphone da polso con un touchscreen da 1,55 pollici, connettività bluetooth e scheda di memoria da 4GB. È un fenomeno di mercato, stando alle cifre che forniscono i due fondatori: 10 milioni già incassati a fronte di 100 mila ordini (ma, come detto, la produzione non è ancora partita), 30 milioni di accessi al sito, oltre 20 mila iscritti al fan club su Facebook. Il lancio ufficiale avverrà il 10 gennaio al Ces di Las Vegas, l'evento di elettronica e tecnologia più importante al mondo. «Siamo sbalorditi - dice Zanella - dal numero di preordini online che abbiamo ricevuto».

Enfasi da marketing? Si vedrà a fine febbraio quando i primi futuristici smartwatch da polso (compatibili e sincronizzabili con l'iPhone) saranno a disposizione. Pare che i russi abbiano una predilezione per il più caro della collezione, quello in oro da 15.000 euro (si parte da 300 euro). Ma ci sono anche in alluminio, carbonio, magnesio, titanio. Per adesso sono ancora allo stadio di promessa e fenomeno di marketing. Zanella Bertolini dicono che sono stati chiusi accordi di distribuzione in 60 Paesi e programmate aperture di «i'm Store» a Milano, Miami e Dubai. Affari Doris in vista?

LA PREVISIONE DI RBS SU MEDIASET
R. Po. per il "
Corriere della Sera" - Alla fine, con Wall Street che rafforza i rialzi di Piazza Affari, anche Mediaset inverte la rotta: perdeva lo 0,8%, guadagna in chiusura altrettanto. Non è però per questo che, per la holding televisiva del gruppo Fininvest, ieri è stata tutt'altro che una buona giornata borsistica. A gelare il suo inizio d'anno al listino è un rapporto di Royal Bank of Scotland. Taglia il target price, e in parte andava messo in preventivo: «Le misure di austerità in arrivo peseranno sulla raccolta pubblicitaria della Tv italiana e per questo abbiamo abbassato le nostre stime».

Quello che in casa Berlusconi gradiranno meno, il punto che già altre volte dal Biscione hanno respinto, è il resto dell'analisi. La parte in cui si dice che «il conto patrimoniale di Mediaset ha sofferto» non solo di «una strategia espansiva di merger & acquisition e per gli investimenti nella pay-tv»: al primo posto, nell'elenco delle cause di indebolimento, Rbs mette «la generosa politica di dividendi del management». Accusa che prevedibilmente il gruppo rispedirà (come in passato) al mittente. Ma con lo stesso mittente già tanto convinto da spingersi fino a qui: «Un aumento di capitale, ai nostri occhi, non può essere escluso».

BENTLEY, NEL 2011 VOLANO LE VENDITE
Giu. Fer. per il "
Corriere della Sera" - C'è crisi, ma per la Bentley è record di vendite, che segna un balzo del 37% nel 2011, con 7.003 automobili consegnate. Soltanto nel mese di dicembre le automobili venduta dalla casa automobilistica, sinonimo di lusso e icona inglese, sono state 1.069, con un aumento del 69%, rispetto allo stesso mese del 2010. Per Bentley, dal 1998 controllata dalla tedesca Volkswagen, si tratta del miglior risultato mensile dal record del 2007, precedente alla recessione e secondo miglior risultato mensile in assoluto. A dispetto del prezzo non proprio abbordabile. Il listino parte infatti da 133.000 sterline, 159.000 euro. A trainare le vendite sono ancora gli Stati Uniti, il primo mercato per la Bentley, con 2.021 vetture vendute nel 2011 (+32%).

La Cina, mercato sul quale la Bentley, è sbarcata da meno di dieci anni, diventa il secondo mercato con 1.839 auto vendute. Anche i risultati degli altri mercati sono stati molto positivi. Le vendite in Europa continentale sono salite a 1.187 vetture, in crescita del 53%, grazie soprattutto alla performance della Germania, dove le vendite hanno registrato un volo dell'88%, ma è chiaro che i Paesi emergenti saranno sempre di più lo sbocco di queste auto ancora prodotte nello stabilimento inglese di Cheshire.

 

MARIO MONTIREGINA ANGELA MERKEL FEDERICO GHIZZONI Palenzona SERGIO MARCHIONNE ennio dorisConfalonieri Mario Giordano Piersilvio Berlusconi Giuliano Adreani bentley continental