FLASH! - SIAMO UOMINI O GENERALI? PER L'OTTUAGENARIO CALTAGIRONE LA CATTURA DEL LEONE DI TRIESTE E'…
Lucio Cillis per “la Repubblica”
Atlantia, in consorzio con Edf Invest, conquista gli aeroporti della Costa Azzurra. Per la prima volta un gruppo italiano issa il tricolore in uno scalo estero, il terzo francese per passeggeri dopo i due hub parigini di Roissy Charles de Gaulle e Orly.
Aéroports de la Côte d’Azur (Aca), che comprende le strutture di Nizza, Cannes-Mandelieu e Saint Tropez, è stato strappato dalle mani di concorrenti agguerriti (e francesi, giocando quindi fuori casa) ad un prezzo che sarà comunicato solo al termine del periododi riservatezza chiesto dal governo francese e fissato da qui a fine novembre. Le stime parlano in ogni caso di circa un miliardo e 200 milioni di euro, mentre la concessione scadrà il 31 dicembre del 2044.
Il consorzio Azzurra guidato da Atlantia al 75% e al 25% da Edf Invest si è aggiudicato il 60% del capitale detenuto dallo Stato transalpino nella società che controlla gli aeroporti della Costa Azzurra, battendo la concorrenza del colosso “Vinci”.
Le piste di Nizza servono un area molto vasta della Provenza e del Principato di Monaco: lo scorso anno hanno visto transitare oltre 12 milioni di passeggeri (con una crescita del 3,1% sul 2014 e del 5,1% a gennaio-giugno 2016). Nella classifica di Aci Europe - l’associazione degli aeroporti europei - si piazza al 40esimo posto e vanta una più che positiva performance finanziaria con ebitda 2015 pari a 104 milioni di euro (42,9% l’ebitda margin).
«La decisione del governo francese riconosce innanzitutto la validità del nostro progetto industriale – è il commento dell’amministratore delegato di Atlantia, Giovanni Castellucci - l’aeroporto di Nizza è un asset unico, a servizio di una delle più importanti destinazioni turistiche mondiali, con un forte potenziale di crescita delle destinazioni e del settore commerciale, grazie all’ampliamento previsto dell’offerta verso la fascia alta di clientela.
L’operazione - continua l’ad - si inserisce nel quadro delle nostre strategie di crescita negli aeroporti di destinazione globale. Il potenziale miglioramento delle performance grazie all’apporto del nostro know-how alla base del successo nel rilancio del Leonardo da Vinci di Roma rende questo investimento un’opportunità di crescita molto attrattiva».
Tra i motivi che hanno portato il gruppo della famiglia Benetton a mettere le mani sulle piste della Costa Azzurra c’è, quindi, il colpo di reni impresso a Fiumicino: il governo francese, oltre al prezzo, ha infatti valutato la capacità di rilancio e di investimenti futuri nello scalo della Côte. Con l’acquisizione Atlantia, che controlla Adr, porta il totale dei passeggeri negli scali gestiti a un passo dai big europei e mondiali: sommando i numeri del Leonardo da Vinci, quelli di Ciampino e di Nizza si arriva a 60 milioni di unità all’anno, ai livelli di Amsterdam o Francoforte.
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