AUMENTANO I POSTI DI LAVORO IN USA, MA A PIAZZA AFFARI NON BASTA (-0,24%). BASTERÀ A OBAMA? - SPREAD 349 - CALA IL MERCATO AUTO (-12,4%), FIAT ESULTA PERCHÉ PERDE “SOLO” IL 10%. “NON C’È URGENZA” PER CACCIARE I 19 DI POMIGLIANO - MONTI INCONTRA STEINBRUCK, CHE “VOTA” BERSANI ALLE PRIMARIE - NAGEL PREFERISCE IL PIANO ‘FATTO IN CASA’ - VAN ROMPUY SE NE SBATTE DI PARLAMENTO UE E QUOTE ROSA E NOMINERÀ MERSCH ALLA BCE - JPMORGAN PORTA IN TRIBUNALE IL CAPO DEI TRADER…

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1 - BORSA: IL BUON DATO USA SUL LAVORO NON CONVINCE, MILANO -0,24%
Radiocor - Seduta all'insegna della volatilita' per le borse europee, in parte sostenute dal dato positivo sul mercato del lavoro americano. In crescita Parigi, Madrid e Francoforte, mentre Londra ha chiuso sulla parita', penalizzata dallo scivolone di Rbs (-2,5%) e Admiral (-6%) dopo i conti. Milano ha terminato in calo dello 0,24%, colpito dai realizzi dopo un guadagno del 2,9% nelle ultime tre sedute, il maggior rialzo in Europa. Il bilancio della settimana resta comunque positivo, con l'indice milanese in crescita dell'1,18%.

A Piazza Affari le vendite hanno colpito soprattutto le banche, ad eccezione di Mps (+3,3%) e Mediobanca (+2,3%), le migliori del Ftse Mib, mentre il mercato ragiona sulle voci di fusione tra Intesa Sanpaolo e Unicredit. Giu' anche Telecom (-2,25%), che ha risentito dello scivolone di Deutsche Telekom (-4% circa) dopo le indiscrezioni stampa su un possibile taglio del dividendo per il 2013. Realizzi su Fiat Industrial (-2%), premiata nei giorni scorsi dai conti sop ra le attese. Sul fronte valutario, l'euro tratta a 1,28428 dollari (ieri a 1,2941) e a 103,365 yen (103,69), mentre il dollaro-yen e' pari a 80,51. Il petrolio cede l'1,9% a 85,4 dollari al barile.

2 - SPREAD BTP CHIUDE A 349 PUNTI BASE
(ANSA) - Lo spread tra il Btp e l'analogo Bund tedesco termina la settimana a 349 punti base col tasso sul decennale al 4,94%. Il differenziale della Spagna si attesta a 421 punti base col rendimento dei Bonos al 5,66%.

3 - USA,+171.000 POSTI,MA DISOCCUPAZIONE SALE A 7,9%
(ANSA) - L'economia americana ha creato in ottobre 171.000 posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione sale comunque al 7,9% a seguito dell'aumento della partecipazione al mercato del lavoro. I posti di lavoro creati in ottobre sono al di là delle attese degli analisti, che scommettevano su 125.000 posti. E si sommano alla revisione al rialzo di settembre, quando l'economia ha creato 148.000 posti più dei 114.000 precedentemente stimati. Il settore privato ha creato in ottobre 184.000 posti di lavoro, la cifra più elevata da febbraio.

Da luglio l'economia americana ha creato in media 173.000 posti di lavoro al mese, in aumento rispetto alla media di 67.000 posti al mese fra aprile e luglio. L'economia ha creato occupazione per 25 mesi consecutivi. Il tasso di disoccupazione quando il presidente americano Barack Obama ha assunto l'incarico nel gennaio 2009 era il 7,8%. Il tasso di disoccupazione è stato superiore all'8% per 43 mesi, la serie più lunga da quando è iniziata la raccolta dei dati del 1948.

4 - FIAT: COMMENTI INESATTI, NO URGENZA MOBILITA' 19 ADDETTI POMIGLIANO
Radiocor - 'Le iniziative annunciate dalla Fip di Pomigliano d'Arco stanno originando commenti in molti casi non pertinenti e inesatti'. Cosi' una nota del Lingotto che 'per fare chiarezza sulla situazione ritiene utile precisare che la procedura di mobilita' ha un iter e dei tempi tecnici prestabiliti per consentire ai soggetti preposti e alle organizzazioni sindacali di esaminarne le motivazioni'. Pertanto 'nessuna iniziativa puo' essere avviata dall'azienda prima della conclusione della procedura, ovvero come minimo 45 giorni dall'avvio, e cioe' dal 31 ottobre scorso. Non vi e' pertanto alcuna urgenza'.

Secondo la nota, inoltre 'i 19 ricorrenti sono titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con Fiat Group Automobiles, che non si e' mai interrotto, e attualmente fruiscono come altri piu' di 1000 dipendenti del comprensorio di trattamento di cassa integrazione, oggetto di specifico accordo sindacale firmato il 6 luglio 2011. Il rientro al lavoro di questi lavoratori, con pas saggio alla societa' Fip, e' unicamente condizionato dalla domanda del mercato dell'auto italiano ed europeo, attualmente molto al di sotto delle previsioni'.

5 - AUTO ITALIA: -12,39% LE IMMATRICOLAZIONI A OTTOBRE
Radiocor - Le immatricolazioni di nuove auto in Italia sono scese in ottobre del 12,39% verso un anno prima a 116.875 unita'. Lo comunica il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti precisando che nei 10 mesi la flessione e' pari al 19,72% a 1.207.860 unita'. Nella nota il Ministero aggiunge che il mese scorso sono stati registrati 407.005 trasferimenti di proprieta' di auto usate con un aumento dell'8,22% verso un anno prima. Il volume globale delle vendite (nuovo+usato) ha dunque interessato in ottobre per il 22,31% auto nuove e per il 77,69% auto usate per un totale di 523.880 unita'.

6 - FIAT:A OTTOBRE MEGLIO DEL MERCATO CHE E' IL PEGGIORE DA 1977
(ANSA) - Ad ottobre, "in uno scenario ancora fortemente negativo", che registra "il peggior risultato ottenuto in ottobre dal 1977 quando le immatricolazioni furono 93 mila", il gruppo Fiat ottiene "un risultato leggermente migliore rispetto a quello del mercato". Lo evidenzia in una nota il Lingotto, aggiungendo che la quota del gruppo è "in crescita di 0,7 punti percentuali rispetto ad un anno fa". Panda e Punto si confermano le auto più vendute. Tra le top ten anche 500, Ypsilon e Giulietta. Ad ottobre le nuove immatricolazioni di Fiat Group Automobiles in Italia sono scese del 10,32% a 34.051 unità, contro le 37.969 di un anno fa. A settembre le vendite del gruppo torinese avevano subito una flessione del 24,23%.

7 - NAGEL & C. PREFERISCONO IL PIANO «FATTO IN CASA»
Da "Il Giornale" - Alberto Nagel lo ha annunciato nel corso dell'assemblea: nel cda del 28 novembre Mediobanca comincerà a discutere del nuovo piano industriale che dovrebbe vedere la luce entro la prima metà del 2013. Una particolarità della nuova strategia oggetto di discussione è che, al momento, non sono stati assunti «superconsulenti» per studiare il dossier. Gli ultimi due piani industriali di Mediobanca (2006-2008 e 2009-2011) erano stati preparati insieme a McKinsey.

Analogamente, bisogna ricordare che Piazzetta Cuccia annovera anche Oliver Wyman tra gli advisor più sovente interpellati. Questa volta, invece, sarà diverso. Anche perché le strategie sono abbastanza delineate: come ha detto Nagel, si cercheranno le strade più redditizie per una boutique finanziaria cercando di abbassare innanzitutto il costo del funding. E con un occhio rivolto a Generali e Rcs.

8 - GOVERNO: EURO E UE TEMI INCONTRO MONTI-STEINBRUCK
(ANSA) - "La situazione dell'euro", "il processo di integrazione europea" e le prospettive politiche ed economiche di Germania e Italia". Sono questi i temi trattati nell'incontro di questa mattina in Prefettura a Milano tra il premier Mario Monti e Peer Steinbruck, ex ministro tedesco delle Finanze e candidato del Spd alle elezioni del 2013. Lo rende noto un comunicato di Palazzo Chigi.

"Il presidente del Consiglio Mario Monti ha oggi ricevuto presso la Prefettura di Milano l'on. Peer Steinbrück, candidato del Partito Socialdemocratico (SPD) alla posizione di Cancelliere della Repubblica Federale Tedesca nelle elezioni del 2013 ed ex Ministro federale delle Finanze", si legge nella nota. "Nel lungo e cordiale incontro - prosegue il comunicato - Monti e Steinbrück, che si conoscono da quando nel 2000 erano rispettivamente commissario europeo alla Concorrenza e ministro delle Finanze della Renania Settentrionale-Vestfalia, hanno avuto un approfondito scambio di idee sulla situazione dell'Unione Europea e in particolare della zona euro, sulla necessità di accelerare il processo di integrazione europea e sulle prospettive politiche ed economiche della Germania e dell'Italia".

9 - PRIMARIE: STEINBRUCK, MIA SPERANZA E' BERSANI CANDIDATO
(ANSA) - "Ho la speranza che Pierluigi Bersani possa essere il candidato del centrosinistra per guidare l'Italia". Lo ha detto Peer Steinbruck, il candidato Spd che sfiderà nel 2013 Angela Merkel per la Cancelleria tedesca, che ha incontrato a Milano il segretario del Pd con il quale ha tenuto anche una conferenza stampa congiunta. Il candidato del maggiore partito progressista tedesco non ha voluto entrare nelle vicende italiane, ma da osservatore europeo ha confidato che gli auspici sono che "l'Italia venga guidata da un politico integro, competente e assolutamente affidabile come quello attuale, ma saranno gli elettori italiani a decidere chi sarà".

Steinbruck ha accennato al premier Mario Monti, con il quale sempre stamattina ha avuto un colloquio a Milano. Poi ha lanciato un appello alle forze politiche italiane perché intervengano a spiegare con chiarezza il ruolo della Germania nella crisi europea. "Sò - ha detto - che c'é in molti paesi un risentimento crescente verso la Germania. Vi prego di essere comprensivi e di sapere che la Germania è pronta ad essere solidale: dovete spiegarlo agli elettori".

10 - BCE: VAN ROMPUY PREME PER MERSCH,SCONTRO CON SCHULZ
(ANSA) - Nuovo scontro istituzionale per la 'quota rosa' nell'esecutivo della Bce. Il presidente permanente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy, ha deciso di ignorare il 'no' della plenaria del Parlamento Europeo alla candidatura del lussemburghese Yves Mersch, bocciato per la mancanza di donne all'interno del board dell'Eurotower. Ma se era ampiamente previsto che Van Rompuy avrebbe tirato dritto, a sorprendere è stata la scelta di avviare - mercoledì scorso, alla vigilia del lungo ponte festivo durante il quale tutte le istituzioni europee sono chiuse - la cosiddetta 'procedura scritta'.

Ovvero di inviare una lettera ai 17 leader dell'Eurozona chiedendo entro lunedì l'assenso alla nomina. Che, in caso di unanimità, sarà effettiva. La strategia ha provocato la reazione del presidente del Parlamento europeo. Ed apre un ulteriore motivo di scontro tra l'unico organo elettivo dell'intera costruzione europea ed il Consiglio, in una fase di rapporti già tesi sul dossier del bilancio pluriennale 2014-2020 che i governi vogliono tagliare o congelare minacciando veti incrociati, mentre il Parlamento chiede più investimenti e l'annullamento degli 'sconti' ai contributi che tanti paesi, a cominciare dal Regno Unito, hanno ottenuto nel corso degli anni.

In una lettera inviata oggi a Van Rompuy (e, per conoscenza, ai leader di tutti i gruppi parlamentari), il socialdemocratico Schulz ha definito "inaccettabile" la scelta del presidente del Consiglio e si è detto "sorpreso" dal lancio di una procedura definita "sconosciuta" (ma per fonti del Consiglio essa è "normale" e prevista dall' art. 283 dei Trattati), per di più durante il lungo ponte festivo. Sul piano politico Schulz avrebbe voluto che la questione della nomina di Mersch venisse trattata direttamente dai leader nel prossimo vertice.

La settimana scorsa a Strasburgo una maggioranza di centro-sinistra aveva bocciato Mersch "senza entrare nel merito delle qualità del candidato": 325 i no, 300 i sì e 49 le astensioni. La protesta per la mancata candidatura di una donna era stata lanciata dalla Commissione economico-finanziaria del Parlamento, presieduta dalla lib-dem britannica Sharon Bowles (che tra l'altro è nella rosa dei candidati per la presidenza della Bank of England).

Ad indispettire, non le qualità rigoriste e filo-Bundesbank di Mersch (candidato dal presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker già l'8 maggio), quanto i mesi di silenzio sulle richieste formali del Parlamento perché almeno una donna entrasse nell'esecutivo di Mario Draghi. Ultima goccia, la vaghezza di Van Rompuy davanti alla plenaria. "Non ha promesso nulla, nemmeno una tabella di marcia per future nomine di donne" aveva puntualizzato la Bowles.

11 - JP MORGAN PORTA IN TRIBUNALE IL CAPO DEI TRADER
S.Agn. per il "Corriere della Sera" - Il caso della «Balena» di Londra va in tribunale. In fondo c'era da aspettarselo: Jp Morgan si è rivolta alla High Court della capitale britannica contro Javier Martin-Artajo, il supervisor del trader che ha causato la maxiperdita di 5,8 miliardi di dollari in posizioni sui derivati. Cioè del boss del francese Bruno Iksil, in arte definito come «Voldemort» (il mago oscuro della saga di Harry Potter) o, appunto, la «Balena», per la dimensione della posizione aperta sui mercati finanziari.

I due (Martin-Artajo e Iksil) hanno da tempo lasciato la banca, che aveva comunque annunciato la scorsa estate l'intenzione di recuperare i bonus intascati dai trader coinvolti nelle operazioni incriminate. Jp Morgan, secondo quanto sostenuto da fonti della banca, potrebbe anche non portare in tribunale tutti i trader, se costoro però decidessero di restituire i premi accumulati durante la loro attività.

A causa dello scandalo sollevato da «Voldemort» e dal suo spericolato team londinese si era già dimessa la responsabile degli investimenti di Jp Morgan, Ina Drew, mentre dopo l'avvio delle inchieste interne e di quelle annunciate dalle autorità di regolazione si è mossa anche una sub-commissione del Senato Usa. In ogni caso nel terzo trimestre dell'anno Jp Morgan ha registrato un utile netto da trading di 5,7 miliardi di dollari. Un ritorno al profitto che ha coperto le ormai residue e «modeste» perdite del team della «Balena».

12 - IL CONTO DEI LAVORI DA GREEN ECONOMY
A.Jac. per il "Corriere della Sera" - Il lavoro è il tallone d'Achille di questa congiuntura economica: sempre più scarso, soprattutto per i giovani. Ma la difesa dei posti di lavoro, sacrosanta soprattutto in tempi di crisi, dovrebbe essere vista anche da un'altra prospettiva, pensando alle nuove professioni, di oggi e di domani.

«Ecoincentriamoci 2012», il convegno organizzato da Eco-news, ha fatto il punto sui nuovi mestieri partendo dal presupposto che le imprese della «green economy» siano quelle che resistono meglio alla crisi e che assumono. Pensiamo ai 150 mila delle rinnovabili, ma anche ai 400 mila della selvicoltura, più di 200 mila nell'agricoltura biologica, 103 mila nei rifiuti e 76 mila nel riciclaggio, 80 mila nelle aree protette, 13 mila nella chimica verde, 27 mila nel settore delle bonifiche ambientali e 50 mila nell'ecoturismo, 105 mila nel trasporto pubblico locale e oltre 76 mila nelle ferrovie.

Un confronto quello sull'economia verde che la settimana prossima vedrà una sintesi durante gli Stati Generali della Green Economy a Rimini nell'ambito di Ecomondo-Key Energy, il 7 e 8 novembre, «un'occasione - ha detto il ministro dell'Ambiente Corrado Clini - per rafforzare e mettere a fuoco, attraverso un dialogo tra governo e imprese, una politica che sappia valorizzare la sostenibilità ambientale come un driver determinante di crescita».

13 - I 20 LICENZIATI DEL SANTANDER ITALIA
Dal "Corriere della Sera" - Sindacati bancari in subbuglio per quanto accaduto alla filiale italiana del Santander: venti dipendenti non hanno raggiunto gli obiettivi commerciali fissati e per questa ragione sono stati licenziati. È successo alla Santander Consumer Bank, secondo quanto denunciato dalle organizzazioni sindacali di categoria. Il colosso bancario iberico - che in Italia impiega circa 700 persone - avrebbe deciso unilateralmente di lasciare a casa i venti impiegati dei centri recupero crediti dislocati su tutto il territorio nazionale, nonostante la proposta delle organizzazioni dei lavoratori di utilizzare gli strumenti del contratto.

Duro il segretario generale della Fabi Lando Sileoni: «È inaccettabile il rifiuto di qualsiasi forma di dialogo con le organizzazioni sindacali, a dimostrazione del fatto che l'obiettivo era ed è un taglio agli organici che, purtroppo, temiamo non sia nè il primo nè l'unico all'orizzonte». Il sindacato ha così deciso di scendere sul piede di guerra. Non solo annunciando l'apertura di una vertenza con il Santander, ma anche un intervento a tappeto su «Banca d'Italia, Banco de España, le forze politiche italiane e spagnole, l'Abi ed Uni Global, l'organizzazione europea dei sindacati del credito». Nei giorni scorsi il Santander ha presentato i suoi conti: nei primi nove mesi un utile di 1,8 miliardi di euro (-66%).

 

 

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