DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI…
1. BORSA: TIMORI SU GOVERNO AFFOSSANO MILANO, CHIUDE IN CALO DELL'1,3%
Radiocor - I timori sulla caduta del governo Letta continuano a penalizzare Piazza Affari, che chiude la giornata con la peggiore prestazione tra le Borse del Vecchio Continente. Il Ftse Mib ha lasciato sul terreno l'1,27%. A peggiorare le cose sono arrivate le voci su un possibile taglio del giudizio sull'Italia da parte delle agenzie di rating. Tra i titoli a maggiore capitalizzazione, Tenaris ha risentito del tonfo della concorrente francese Vallourec, che ha lanciato l'allarme sui risultati delle attivita' brasiliane.
L'allargamento dello spread ha penalizzato le banche, mentre e' salita ancora in controtendenza Autogrill, in attesa dello sbarco in Borsa delle attivita' di duty free. Sul mercato dei cambi, l'euro si e' rafforzato contro il dollaro, a 1,3542 da 1,3480 ieri, mentre ha chiuso in lieve calo sullo yen, a 133,15 da a 133,41 yen. Dollaro/yen a 98,34 (98,96). Il prezzo del petrolio, infine, sale dello 0,55% e si attesta a 103,60 dollari al barile.
A Milano perdite superiori al punto percentuale anche per il Ftse All Share, che ha terminato la giornata con un -1,24%. Tra i tito li a maggiore capitalizzazione, Tenaris ha perso il 3,47% sulla scia del -8,2% di Vallourec a Parigi. Vallourec ha messo in guardia il mercato sull'impatto che la debolezza del real avra' sui conti del secondo semestre. Lo scivolone di oggi arriva al termine di una settimana difficile per Tenaris, che nelle precedenti sedute ha scontato i downgrade arrivati da Ubs e Bank of America Merrill Lynch.
L'allargamento dello spread ha penalizzato le banche: Bper ha ceduto il 3,01%, il Banco Popolare il 2,75%, Ubi Banca il 2,7%, Bpm l'1,67% e UniCredit l'1,61%. Ancora bene invece Autogrill (+1,76%): gli analisti si attendono che la scissione delle attivita' di duty free e la quotazione delle azioni Wdf dal primo ottobre possano premiare la valutazione assegnata dal mercato a entrambe le societa'. Hanno resistito alle vendite Mediaset (+0,32%) e Prysmian (+0,11%), mentre Telecom Italia ha perso il 2,6% scontando, secondo gli analisti, gli interventi della politica, che mettono in second o piano le ragioni industriali e finanziarie.
2. GOVERNO: SQUINZI, OGGI METTERE TUTTO A REPENTAGLIO E' FOLLE
Radiocor - 'Con tutti i sacrifici che hanno fatto gli italiani negli ultimi 3 anni, in termini di tasse e altro, oggi mettere a repentaglio tutto mi sembra folle'. Cosi' il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, appena arrivato a Cesena per l'assemblea annuale degli Industriali locali, ha commentato l'ipotesi di una crisi del Governo guidato dal premier Enrico Letta.
3. DRAGHI: L'ITALIA E' IL PAESE CHE PIU' HA TRATTO BENEFICIO DALL'EURO
Radiocor - 'Ricordiamoci, perche' tanto spesso lo si dimentica, che l'Italia e' il Paese che piu' di ogni altro ha tratto beneficio dall'euro' . Il presidente della Bce, Mario Draghi, nel suo intervento usa questa frase di Luigi Spaventa per ricordare oggi in Bocconi l'ex ministro del Bilancio ed ex presidente Consob. 'Anche col rammarico delle tante occasioni perdute - commenta Draghi in riferimento alle riforme auspicate nel citato passaggio di Spaventa - Luigi non ha mai perso l'occasione per criticare le sirene che ripetutamente chiedono un'uscita dall'euro'.
4. VISCO: EVASIONE FISCALE ANOMALIA CHE SPIEGA GRAVI DIFFICOLTA' ECONOMIA
Radiocor - 'L'evasione fiscale e' un'anomalia che ancora oggi continua e contribuisce a spiegare, con i ritardi nell'aggiustamento dell'i ndustria ai grandi cambiamenti globali, politici e tecnologici, degli ultimi decenni e quelli nell'efficienza dei servizi pubblici, le gravi difficolta' nelle quali oggi versa la nostra economia'. Lo ha sottolineato il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nel suo intervento all'evento in ricordo di Luigi Spaventa all'Universita' Bocconi.
Rilevando il rapporto dialettico di Spaventa con la Banca d'Italia durato 55 anni e soffermandosi sulla coincidenza di analisi tra Spaventa e la Banca d'Italia in merito agli scenari economici italiani, Visco ha anche osservato che tali analisi identificavano 'nel forte deficit di concorrenza e nella bassa dinamica della produttivita' nei servizi rispetto all'industria l'anomalia italiana nei confronti dei nostri partner, un'anomalia resa ancora piu' forte dalla maggiore evasione fiscale (tollerata dallo Stato), che contribuiva a far sopravvivere le imprese marginali inefficienti' . Le analisi di Spaventa, ha proseguito Visco 'er ano lucide e acute, le sue critiche erano affilate. Noi ne abbiamo fatto tesoro per migliorare le nostre indagini, per andare alla radice dei problemi'.
5. FMI: IN ITALIA 'MODESTA RIPRESA' DA FINE ANNO, PIL -1,8% 2013 E +0,7% 2014
Radiocor - L'economia italiana e' stata in recessione per quasi due anni, sulla scia di 'un drastico calo della domanda interna', che riflette aspre condizioni del credito, aggiustamenti fiscali e un calo della fiducia. 'Una modesta ripresa e' attesa a partire alla fine del 2013, sostenuta dalle esportazioni nette'.
E' quanto si legge nel rapporto Articolo IV del Fondo monetario internazionale, redatto al termine della missione in Italia. Secondo l'istituto di Washington, dopo il calo degli anni precedenti, 'la domanda interna dovrebbe riprendersi lentamente' alla luce dei venti contrari derivati dalle difficili condizioni del credito. Guardando ai numeri, il Pil italiano, dopo la contrazione del 2,4% del 2012, dovrebbe segnare un -1,8% quest'anno per tornare alla crescita (+0,7%) nel 2014. L'inflazione si dovrebbe attestare all'1,6% nel 2013 e all'1,3% nel 2014
6. FMI: DEFICIT ITALIA A 3,2% QUEST'ANNO, DEBITO 2013 A 132,3% E 133,1% IN 2014
Radiocor - Il deficit di bilancio nominale dell'Italia e' calato al 3% del Pil nel 2012, sulla scia di considerevoli aggiustamenti fiscali, consentendo al Paese di uscire dalla procedura per deficit eccessivo dell'Unione Europea, e 'secondo le previsioni restera' vicino a quei livelli nel 2013'.
E' quanto si legge nel rapporto Articolo IV del Fondo monetario internazionale, redatto al termine della missione in Italia. In termini strutturali, il bilancio complessivo dovrebbe essere vicino allo zero quest'anno. Il debito 'continua a crescere e, secondo le previsioni superera' il 130% del Pil nel 2013'. Guardando ai numeri, il deficit, dopo essersi attestato al 2,9% del Pil nel 2012, salira' al 3,2% quest'anno, per calare al 2,1% nel 2014. Il debito invece, dal 127% del Pil dell'anno scorso, salira' al 132,3% quest'anno e al 133,1% il prossimo.
7. IVA: BOZZA DL, AUMENTO AL 22% RINVIATO AL PRIMO GENNAIO 2014
Radiocor - L'aumento dell'Iva dal 21% al 22%, che sarebbe scattato il primo ottobre prossimo, e' stato rinviato a partire dal primo gennaio 2014. La proroga del termine e' prevista dalla bozza del decreto legge sull'Iva messa a punto dal Governo che sara' sul tavolo del Consiglio dei ministri di questa sera.
La norma stabilisce anche che entro il 31 dicembre 2013 il Governo ridefinira' con provvedimenti legislativi 'le misure delle aliquote ridotte dell'imposta sul valore aggiunto nonche' gli elenchi dei beni da assoggettare alle medesime in modo tale da assicurare, a decorrere dall'anno 2014, l'invarianza del gettito complessivo'.
8. RIVA ACCIAIO: ZANONATO, STABILIMENTI RIAPRIRANNO LUNEDI'
Radiocor - Gli stabilimenti della Riva Acciaio riapriranno gia' da lunedi' mattina. Lo dice il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, al ter mine della riunione tenutasi oggi presso il dicastero di via Veneto, con il custode giudiziario Mario Tagarelli, gli istituti bancari, la proprieta' e il management di Riva Acciaio. La riapertura degli stabilimenti, spiega una nota, sara' possibile 'anche grazie a provvedimenti assunti in giornata dal gip di Taranto, con cui si e' garantita agli istituti bancari la possibilita' di riaprire l'operativita' bancaria con il gruppo, assicurando che i nuovi incassi della societa' Riva Acciaio non saranno oggetto di ulteriori sequestri e potranno invece essere utilizzati per il fabbisogno di continuita' aziendale'.
'Grazie al risultato fondamentale raggiunto oggi - ha detto il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato - gia' da lunedi' prossimo 1400 lavoratori potranno tornare sul posto di lavoro. In questi giorni abbiamo lavorato con grande impegno e con la collaborazione di tutti per ottenere questo obbiettivo. Continueremo a monitorare e a seguire la situazione per assic urarci che la continuita' produttiva sia preservata'.
Per quanto riguarda le somme sequestrate - pari a circa 60 milioni di euro - durante la riunione al Mise 'e' stato individuato un percorso, condiviso dal Gip nel proprio provvedimento, volto a reimmettere a breve nel ciclo dei pagamenti aziendali anche gli importi sequestrati. Tale percorso, che costituisce un tassello fondamentale per la stabilizzazione finanziaria e produttiva di Riva Acciaio - spiega la nota - introduce l'accantonamento progressivo, tramite un piano economico finanziario che sara' predisposto nei prossimi giorni, di un importo pari alle risorse che verranno liberate dal sequestro, sotto lo stretto controllo dell'amministratore giudiziario'.
9. ENI, IPOTESI VENDITA QUOTE? AD: "QUELLO CHE FANNO SOCI NON MI RIGUARDA"
(Reuters) - Paolo Scaroni, AD di Eni, non è interessato a quello che fanno gli azionisti del colosso petrolifero italiano.
Interpellato, a margine della presentazione della nuova campagna pubblicitaria di Eni, sull'ipotesi di cessione da parte del Tesoro di una quota in alcune aziende come Eni, Enel o Finmeccanica per ridurre il debito pubblico, il manager ha così risposto: "Non penso a niente, penso solo a Eni". Poi ha aggiunto: "Quello che avviene sopra di me, fra i miei azionisti, non mi riguarda".
Il manager ha sottolineato che "Eni investirà in Italia 8 miliardi nei prossimi 4 anni nella raffinazione, nella petrolchimica e un po' nell'esplorazione di idrocarburi. E quando sento che la Fiat non investirà in Italia penso che sia un problema per il Paese".
Dichiarazioni, quest'ultime, che non sono piaciute alla casa automobilistica di Torino. Un portavoce del Lingotto sottolinea in un comunicato che "le dichiarazioni dell'Ad, Paolo Scaroni, dimostrano che evidentemente non è per nulla informato su quanto la Fiat sta investendo e investirà nel prossimo futuro in Italia".
Il portavoce ricorda che "per lo stabilimento di Pomigliano, completamente rinnovato, sono stati investiti 800 milioni di euro. A Melfi è in corso l'allestimento delle linee, che produrranno due nuovi modelli dei marchi Fiat e Jeep, per un costo complessivo di circa un miliardo di euro. Una analoga cifra è stata stanziata per lo stabilimento di Grugliasco, nei pressi di Torino, dove vengono prodotti due nuovissimi modelli della Maserati".
E ancora: "Alla Sevel in Val di Sangro, dove produciamo il Ducato, investiremo 700 milioni di euro. E da ultimo, proprio nelle settimane scorse abbiamo annunciato un investimento di circa un miliardo a Mirafiori per i futuri modelli premium del Gruppo. E tutto questo solo per parlare degli stabilimenti dell'auto".
"Tutti questi investimenti sono la migliore testimonianza che la Fiat, malgrado una congiuntura economica molto negativa, crede nel futuro del nostro Paese", conclude il portavoce della Fiat.
Dopo la reazione della Fiat, si registra la controreplica di Scaroni. In una dichiarazione inviata per email, il manager dice: "Bene che la Fiat investa, come fa Eni, in Italia. E' un bel segnale per il Paese". (Giancarlo Navach)
10. ORO: PER EVANS (FED) IL TAPERING POTREBBE ESSERE RINVIATO AL 2014
Finanza.com - Finale di ottava con il segno più per il metallo giallo. In attesa di novità dalle trattative per l'innalzamento del tetto del debito negli Stati Uniti, le quotazioni dell'oro in chiusura di settimana provano a capitalizzare le dichiarazioni di Charles Evans, presidente della Federal Reserve di Chicago.
Evans nel corso di un incontro a Oslo ha rilevato la Fed potrebbe dare il la al "tapering" nel corso delle riunioni in calendario a ottobre e dicembre ma potrebbe anche decidere di attendere il 2014 "perché il contesto economico statunitense necessita ancora di un miglioramento". Dopo il rosso dello 0,9% messo a segno ieri, attualmente il future sul metallo giallo al Comex segna un incremento dell'1,2% a 1.340 dollari l'oncia. Oggi Bank of America Merrill Lynch ha ridotto la stima sul prezzo medio 2014 di oltre il 17% portandola a 1.294 dollari l'oncia.
11. GAS: PRESENTATO A STAKEHOLDER ITALIANI IL PROGETTO SOUTH STREAM
(ASCA) - Sicurezza di approvvigionamenti, diversificazione, una forte partnership tra imprese energetiche di tutto il continente europeo: di questo e di altro si e' parlato oggi al convegno''South Stream: The Evolution of a Pipeline'', dove rappresentanti dei vertici di South Stream e di Gazprom, partner governativi ed esperti del settore hanno analizzato l'impatto sociale, ambientale ed economico del progetto South Stream per l'Italia e lo stato attuale della pianificazione e dello sviluppo della sezione offshore nel Mar Nero, dove l'Eni e' uno dei principali investitori.
''Nel 2012 la Federazione Russa ha fornito ai Paesi dell'Unione europea 160 milioni di tonnellate di petrolio e 1 miliardo e 200 mila metri cubi di gas naturale - ha detto il vice ministro dell'Energia della Federazione Russa, Anatoly Yanovsky - questo dimostra che Russia ed Unione Europea sono importanti partner in campo energetico''. Il vice ministro ha aggiunto che la negoziazione tra Unione Europea e Russia garantira' una soluzione ai problemi sorti nel Terzo pacchetto energia.
''D'altronde - ha ricordato il vice ministro - la Russia, e in particolare Gazprom, e' il primo partner energetico per l'Italia. Il prossimo anno festeggeremo 40 anni di forniture energetiche e di relazioni commerciali tra Eni e Gazprom''. ''South Stream rappresenta una soluzione a lungo termine per assicurare le forniture di energia ai cittadini europei consentendo la connessione diretta tra i consumatori con le piu' consistenti riserve mondiali di gas, che sono tuttora in Russia'' conclude il vice Ministro ''L'Italia otterra' particolari benefici perche' il progetto, oltre a garantire una sicurezza energetica per il Paese, attirera' investimenti creando posti di lavoro''.
La Russia, il piu' importante partner commerciale energetico europeo, ha tradizionalmente rappresentato una risorsa stabile di approvvigionamento di gas per numerosi clienti europei. Le proiezioni indicano che l'approvvigionamento di gas russo in Europa aumentera' da 312 a 537 miliardi di metri cubi nei prossimi quindici anni. ''Il Gas naturale oggi occupa la maggior parte del consumo energetico dei Paesi europei- ha spiegato Alexander Syromyatin di Gazprom - la domanda nel prossimo futuro superera' l'offerta, anche a causa dell'abbassamento della capacita' di estrazione. Il progetto South Stream colmera' il deficit di gas dei prossimi anni''.
Il gasdotto avra' una lunghezza di 2.385 chilometri e tocchera' 9 Paesi, tra i quali Bulgaria, Serbia, Ungheria, Italia coinvolgendo i governi e le societa' energetiche piu' importanti d'Europa. L'investimento totale del progetto si stima arrivera' a circa 17 miliardi di euro, con una capacita' finale di 63 miliardi di metri cubi di gas. ''Il gasdotto South Stream - ha riferito Oleg Aksyutin, membro del Management Commitee di Gazprom e AD di South Stream Transport BV - raggiungera' la piena capacita' entro la fine del 2017, meta' della quale e' destinata all'Italia. Il gasdotto sara' finanziato per il 30% dagli azionisti (oltre a Eni, la russa Gazprom, la francese Edf e la tedesca Wintershall ) e per il 70% dal mercato''.
''L'obiettivo finale del legislatore europeo - secondo l'onorevole Gianni Pittella, vice presidente del Parlamento Europe - deve esser quello di preservare l'accesso alle fonti per famiglie e imprese, garantendo efficienza nel servizio e bassi costi per i consumatori. Traguardi che e' possibile raggiungere solamente rafforzando le infrastrutture del nostro mercato interno e diversificando le fonti. Per questo - ha concluso Pittella - il progetto South Stream rappresenta un'importante soluzione alla crescente domanda europea di gas naturale.'' L'appuntamento di Milano ''South Stream: The Evolution of a Pipeline'' e' la terza di una serie di conferenze organizzate da Natural Gas Europe dopo le tappe a Sofia e a Belgrado, e che proseguira' nei prossimi mesi a Lubiana, Budapest e Bruxelles.
MERKEL BERLUSCONI NAPOLITANO Squinzi LETTA E BERLUNAPOLITANO VISCO DRAGHI CHRISTINE LAGARDE FOTO Evasione FiscaleFlavio Zanonato PAOLO SCARONI L ORO NELLA FEDERAL RESERVE BANK DI NEW YORK GASDOTTI NABUCCO NORTH E SOUTH STREAM PAOLO SCARONI CON VLADIMIR PUTIN
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