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Stefano Sansonetti per La Notizia (www.lanotiziagiornale.it)
netanyahu a firenze accolto da nardella e marco carrai
Lui non c’era, ma è come se ci fosse stato. E questo perché nella Silicon Valley sono arrivati uomini a lui molto vicini. L’obiettivo era cercare interlocutori americani per aprire una frontiera di business che mischia informatica e intelligence, ovvero il settore Big Data. Al centro della scena c’è Marco Carrai, che la scorsa settimana ha inviato in California Federico Pagani, manager che occupa la poltrona di amministratore delegato della Cignal. Quest’ultima è un po’ una delle ultime creature nate nella galassia imprenditoriale del mini Richelieu di Matteo Renzi.
E ha l’ambizione di offrire algoritmi di “profilazione” dei dati per aiutare le aziende a espandere il loro business. In Cignal Carrai ha una presa indiretta ma non indifferente. Il 29,4% della società è in mano alla Carfin, veicolo a sua volta detenuto al 100% da Stefano Carrai, fratello di Marco. Al 15% c’è la Cambridge management consulting, che fa capo allo stesso Marco Carrai e ad alcuni suoi soci storici come l’ex numero uno di Telecom Franco Bernabé e l’imprenditore Jonathan Pacifici, romano da anni trasferitosi in Israele.
Ancora, come azionista al 15% della Cgnal troviamo la Sago informatica sanitaria, controllata dal gruppo Dedalus guidato dal renzianissimo Giorgio Moretti, ancora oggi presidente della Quadrifoglio, municipalizzata fiorentina dei rifiuti.
Ebbene, nei giorni scorsi Pagani ha presentato la Cgnal a tutta una serie di interlocutori Usa, sfruttando l’aiuto dal consolato italiano a San Francisco guidato da Mauro Battocchi. Del resto i consolati sono fatti anche per favorire i contatti di imprenditori. Con Pagani, tra l’altro, è arrivato in California anche un altro imprenditore molto attivo nel settore Big Data, ovvero Michele Di Gangi, amministratore della società Eligotech.
Secondo indiscrezioni riportate tempo fa da il Fatto Quotidiano, dietro la Eligotech ci sarebbero investimenti di Luigi Berlusconi, figlio minore dell’ex premier. E proprio tra la Cgnal e la Eligotech sarebbe in atto una convergenza in affari. Una sorta di “Nazareno” dell’intelligence.
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