DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E…
1.CRISI: SPREAD BTP CHIUDE A 105 PUNTI BASE
(ANSA) - Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco chiude a 105 punti base, col tasso sul decennale del Tesoro all'1,23%. Il differenziale della Spagna archivia la seduta a 99 punti, col rendimento dei Bonos all'1,17%.
2.BORSA: MILANO CHIUDE IN NETTO RIALZO (+1,7%), LA FED FA MENO PAURA
Radiocor - Giornata di rialzi per le Borse europee, confortate da dati macro incoraggianti e dalla prospettiva che si allontani un imminente rialzo dei tassi americani, dopo che la scorsa settimana e' stato annunciato che negli States a marzo sono stati creati solamente 126mila posti di lavoro, il livello piu' basso degli ultimi 15 mesi. Milano si e' portata ai massimi da inizio 2010. Sul finale ha guadagnato l'1,71%. A Piazza Affari sono volate le azioni dei titoli petroliferi, in festa per il rialzo registrato nei giorni scorsi dal valore del greggio che e' salito sopra i 50 dollari al barile (il wti e' scambiato a 52,97 dollari al barile, +1,6%).
Eni ha messo a segno un progresso del 3,8% e Saipem del 6,7%. Quest'ultima ha festeggiato anche la notizia della proposta di nomina ad amministratore delegato di Stefano Cao. Sono inoltre andate bene le Mediaset (+2%), su nuovi massimi dal 2011, e le Telecom Italia (+2%), mentre Fca (-1%) e' andata in controtendenza sulla richiesta danni per 150 milioni di dollari da parte della Corte americana della Georgia per un difetto a una Jeep che ha provocato un incidente mortale.
Fuori dal paniere principale Maire Tecnimont ha festeggiato con un rialzo del 6% il contratto da 350 milioni vinto in Azerbaijan. Sul fronte dei cambi l'euro si e' indebolito a quota 1,0861 dollari (ieri 1,093 dollari). Vale inoltre 130,69 yen (ieri 130,6), mentre il dollaro-yen si attesta a 120,34 (119,52).
3.FCA PENALIZZATO DALLA MULTA NEGLI USA
Davide Pantaleo | Trend Online – Tra le blue chips che quest’oggi non hanno beneficiato del rialzo di Piazza Affari troviamo Fca che ha chiuso gli scambi in controtendenza, occupando l’ultima posizione nel paniere del Ftse Mib. Il titolo si è fermato a 15,12 euro, con una flessione dell‘1,05% e oltre 16 milioni di azioni passate di mano a fine giornata, rispetto alla media giornaliera degli ultikmi tre mesi pari a quasi 17 milioni di pezzi.
Fca quest’oggi ha pagato pegno alle cattive notizie arrivate dagli Stati Uniti dove un tribunale della Georgia ha condannato il gruppo a pagare 150 milioni di dollari per la morte di un bambino causata da un difetto di una Jeep prodotta nel 1999.
FCA starebbe valutando se fare ricorso e intanto gli analisti di Equita SIM segnalano che questo costo è da considerare one-off anche se i recall stanno diventando sempre più ricorrenti per l’intero settore. Non cambia la view positiva sul titolo che per la SIM milanese resta da acquistare con un prezzo obiettivo a 15,5 euro.
4.GTECH: IGT SBARCA A WALL STREET; SALA, SINERGIE 280 MLN DLR
(ANSA) - Igt sbarca a Wall Street. La società nata dall'unione fra GTech, l'ex Lottomatica, e l'americana Igt esordisce al Nyse, arrivando a guadagnare oltre il 5%. "Con questa combinazione abbiamo tecnologia e contenuti. Le sinergie in tre anni sono di 280 milioni di dollari" afferma Marco Sala, amministratore delegato di Igt.
5.A FEDEX PACCHI TNT, MAXI ACQUISTO DA 4,4 MLD DI EURO
(ANSA) - Il gigante americano delle consegne FedEx acquista l'olandese Tnt Express per 4,4 miliardi di euro. Un'operazione tutta in contanti con cui il corriere statunitense punta a espandere la propria presenza in Europa e a sfidare i rivali Dhl e Ups in un settore dove il boom dell'e-commerce sta offrendo grandi potenzialità di sviluppo facendo dimenticare gli anni più bui della crisi finanziaria mondiale . La mossa di FedEx arriva due anni dopo l'affondo del corriere rivale Ups che a suo tempo aveva cercato di mettere le mani su Tnt. Ma a gennaio del 2013 Ups fu costretta a tirarsi indietro dopo che l'Antitrust decise di bocciare il progetto per violazione delle regole della concorrenza nel settore, dal momento che Ups aveva già una rilevante presenza in Europa.
Per l'Authority, infatti, la fusione tra Ups e Tnt avrebbe trasformato il mercato Ue della logistica in un duopolio tra Ups-Tnt e Dhl di Deutsche Post, tagliando fuori di fatto i gruppi concorrenti, a partire proprio dalla rivale americana FedEx. Oggi Tnt e FedEx si sono detti "fiduciosi" riguardo al verdetto dell'Antitrust sulla fusione e prevedono di finalizzare la transazione nella prima parte del 2016. Di fatto il merger non dovrebbe trovare ostacoli visto che il corriere Usa ha sul mercato europeo appena una quota del 2% mentre il gruppo olandese ha circa il 15%.
In base ai termini dell'accordo, gli azionisti di Tnt riceveranno 8 euro ad azione in contanti, con un premio del 33% rispetto all'ultima quotazione di Borsa del 2 aprile. In realtà FedEx ha chiuso un ottimo affare: da tempo Tnt navigava in acque difficili ed era diventato un bersaglio delle compagnie concorrenti: con la progressiva perdita di quote di mercato, il gruppo olandese ha cercato di sopravvivere tagliando i costi, cedendo alcune attività e facendo investimenti per ampliare la sua rete di destinazioni nel tentativo di conservare i clienti in un mercato europeo diventato molto debole per il settore. Nell'ultimo anno il titolo Tnt ha perso il 17% in Borsa e nel quarto trimestre del 2014 Tnt archiviato una perdita di 137 milioni di euro e per i prossimi due anni ha messo in conto costi di ristrutturazione per almeno 250 milioni.
" Questa operazione ci permette di ampliare rapidamente il nostro portafoglio di soluzioni di trasporto internazionale per sfruttare delle tendenze di mercato e continuando soprattutto la crescita complessiva dell'e-commerce" ha commentato Frederick Smith, presidente e amministratore delegato di FedEx, mentre il numero di uno di Tnt, Tex Gunning, ha riconosciuto che "questa offerta è giunta in un momento di importanti trasformazioni" e sebbene "non abbiamo sollecitato un'acquisizione, siamo convinti che la proposta di FedEx sia una buona notizia per tutti gli azionisti sia sul piano finanziario che non finanziario.
6.FMI: CRESCITA POTENZIALE NON TORNA A LIVELLI PRE-CRISI
(ANSA) - La crisi ha rallentato la crescita mondiale, con effetti anche su quella potenziale che non tornerà ai livelli pre crisi almeno nel medio termine. Lo afferma il Fmi, sottolineando che le più basse prospettive di pil potenziale sollevano nuove sfide politiche, come il raggiungimento della sostenibilità di bilancio."Aumentare la crescita potenziale deve essere una priorità".
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