
DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA…
1- BORSA MILANO GUADAGNA OLTRE 1%, CORRE MPS, GIÃ TELECOM E MEDIASET
Reuters - Piazza Affari accelera e archivia in rialzo una prima parte di seduta che ha visto gli investitori combattuti tra l'esigenza di tirare il fiato e la tentazione di sprintare nuovamente, sfruttando la spinta delle indiscrezioni, riportate dal settimana tedesco 'Der Spiegel', sui piani della Bce per introdurre limiti alle oscillazioni dei tassi d'interesse dei titoli di stato dei paesi della zona euro.
Attorno alle 11,25, l'indice FTSE Mib guadagna l'1% circa, confermandosi sui massimi dal 5 aprile scorso. L'AllShare avanza dell'1% circa e il MidCap dello 0,7% circa. Volumi per un controvalore di circa 530 milioni di euro. Il futures a settembre sale dell'1,2% circa.
* Complessivamente bene le banche, maggiori beneficiarie dei piani della Bce: il paniere degli istituti italiani sale di quasi tre punti percentuali. Toniche INTESA SANPAOLO e UNICREDIT. Positive BANCO POPOLARE, UBI, POPOLARE MILANO , POPOLARE EMILIA ROMAGNA e MEDIOBANCA.
* Discorso a parte per MONTEPASCHI, passate attraverso due aste, in volo sulla prospettiva che la Fondazione riduca la partecipazione e faccia spazio a nuovi azionisti di peso.
* Tonica MEDIOLANUM: nella 'Lettera al risparmiatore' sul Sole 24 Ore di domenica viene sottolineata l'evoluzione verso il modello di conglomerata bancaria, si parla delle buone prospettive delle commissioni a fine anno e vengono riportate le attese degli analisti su un incremento della cedola.
* Debole TELECOM ITALIA, appesantita dalla notizia di una condanna di primo grado in Brasile al pagamento di imposte non versate, sanzioni e interessi per 550 milioni di euro.
* Realizzate FINMECCANICA e MEDIASET, protagoniste di corse sfrenate la settimana scorsa.
* Al palo l'automitive. Commentando le immatricolazioni nei primi quindici giorni di agosto in Brasile, che hanno registrato una crescita del 22% (+32% per Fiat ), Mediobanca ricorda che gli incentivi termineranno alla fine del mese, aggiugendo, però, che il governo brasiliano, secondo le attese, varerà delle misure aggiuntive per evitare un tracollo a settembre. In rosso FIAT, FIAT INDUSTRIAL ed EXOR.
* Nel comparto, poco mossa PIRELLI , che non reagisce agli articoli di stampa del week-end scorso sugli scenari riguardanti lo scontro tra Marco Tronchetti Provera e la famiglia Malacalza sulle modalità per ridurre l'indebitamento di CAMFIN . Il titolo della holding, invece, continua a galoppare. Riportando le ipotesi di un quotidiano sulla volontà dei Malacalza di sfilare a Tronchetti Provera il controllo di Camfin, un broker italiano parla di "scenario poco probabile".
* Nella galassia di Tronchetti Provera si segnala il tentativo di rimbalzo di PRELIOS .
* Bene ENEL: nel week-end, un settimanale è tornato sull'aumento dei capitale della controllanta cilena Enersis, per il quale si prospetta un rinvio dell`assemblea dei soci (attesa per il 13 settembre) a causa della contestazione dei fondi pensione (azionisti di minoranza principali, con il 13,3% circa del capitale di Enersis). Un broker italiano ritiene che l'aumento di capitale di Enersis, se approvato, sia positivo, perché "migliorerebbe la posizione finanziaria netta consolidata di 3,15 miliardi di dlllari (la quota cash delle minoranze) e semplificherebbe la struttura delle partecipazioni in America Latina e (dopo l'eventuale riacquisto di parte delle minorities) anche il peso delle minorities sull'utile netto consolidato".
* Contrastata la galassia Unipol-FonSai. In volo PREMAFIN. Positive FONDIARIA-SAI e MILANO ASSICURAZIONI, giù UNIPOL.
* Il rush finale della sessione estiva di calciomercato mette le ali a ROMA, LAZIO e JUVENTUS .
* Tra le small e mid cap, non si arresta la corsa di DMAIL ed EEMS.
2- BORSE EUROPEE: AVVIO CONTRASTATO PER I LISTINI
(ASCA) - Avvio contrastato per le principali borse europee. A Parigi l'indice Cac (Francoforte: 924169 - notizie) -40 ha dato il via agli scambi con un progresso dello 0,1% a 3.489 punti, a Londra il Ftse 100 (Euronext: VFTSE.NX - notizie) ha aperto in calo dello -0,03% a 5.850 punti, a Madrid l'Ibex-35 ha avviato le contrattazioni in calo dello 0,1%, mentre a Francoforte il Dax (Xetra: ^GDAXI - notizie) ha registrato una partenza invariata a 7036 punti.
3- IN FINMECCANICA ORSI SCEGLIE TORRISI
Da "Il Sole 24 ore" - Giuseppe Orsi ha scolpito una nuova casella nell'organigramma di Finmeccanica. Stavolta non ha attinto all'AgustaWestland, l'azienda gioiello da cui proviene, benché dal glorioso passato riemerga qualche ombra. Mentre «per dare un segno di cambiamento» riduce il numero dei dirigenti, accompagnati all'uscita con pluriennali incentivi, il primo agosto Orsi ha assunto Alessandro Torrisi, responsabile della «nuova unità Italian government business», a diretto riporto di Massimo Pugnali, ex Agusta, capo dell'unità Market and business development. Il neodirigente è figlio di Giovanni Torrisi, ammiraglio scomparso vent'anni fa che è stato capo di Stato maggiore della Difesa, iscritto alla loggia massonica P2 e toccato dalle indagini sul Dc9 abbattuto a Ustica. La nomina di Torrisi jr. è gradita a un altro ammiraglio, Giampaolo Di Paola, ora ministro della Difesa, il quale in un'intervista al Corriere della sera il 18 luglio ha difeso Orsi dalle polemiche. (G.D.)
4- MANCHESTER, AUTOGOL IN BORSA CON VAN PERSIE
Da "Il Sole 24 ore" - Vincono sul campo, non convincono in Borsa. às spesso tormentato il percorso delle grandi squadre che si cimentano con la finanza. Ultimo caso, il Manchester United, che si è quotato la settimana scorsa: in meno di 10 sedute, il titolo ha perso quasi due dollari e ieri ha chiuso intorno a 13,4. Il problema? I campioni, che da soli non bastano a convincere gli investitori. Anzi, spesso fanno storcere il naso. L'esempio è arrivato proprio l'altroieri, quando il club inglese ha annunciato l'ingaggio per quattro anni del capocannoniere Robin Van Persie per 24 milioni di sterline: mentre i tifosi esultavano, a Wall Street il titolo ha perso il 2%, scontando il prezzo - considerato troppo alto - del giocatore olandese e pure l'età - 29 anni -, troppo elevata per giustificare la spesa s. Per carità , nel prospetto informativo del collocamento si ipotizzava una spesa di 50 milioni di sterline per la campagna acquisti di quest'anno, ma farne fuori la metà in un colpo solo è un'altra cosa. Ora a Van Persie toccherà giocare e segnare, per convincere non solo i tifosi ma anche gli analisti e le banche d'affari. (Ma.Fe.)
5- WALL STREET SORPASSA LA CITY
Da "Il Sole 24 ore" - La City perde ai punti contro Wall Street. Banche, compagnie finanziarie e assicurative della piazza londinese, assediate dalla crisi del debito sovrano europeo, vanno verso un ridimensionamento dei posti di lavoro, mentre la piazza di New York sembra andare controcorrente assistendo a una accelerazione nelle assunzioni. L'analisi è stata pubblicata ieri da Bloomberg e sottolinea come nella capitale britannica si stimimo tagli per 3mila posti di lavoro; per contro l'area di New York potrebbe assistere a un incremento di 9mila nuovi occupati (almeno secondo l'istituto di ricerca britannico Oxford Economic Ltd). A pesare in modo negativo sulla piazza londinese è la vicinanza alla crisi e probabilmente anche la pressione degli scandali finanziari. E anche se Wall Street soffre di un rallentamento globale di affari e commerci, le banche nord-americane beneficiano di un'ondata di prestiti al consumo. (R.Fi.)
6- APPLE VOLA A MASSIMI STORICI
S.Car. Per "Il Sole 24 ore" - In una giornata poco mossa per i mercati azionari americani, le azioni della Apple hanno ancora una volta spiccato il volo fino a superare di slancio e per la prima volta quota 647 dollari raggiungendo un nuovo massimo storico che ritocca il precedente record toccato in aprile. à un traguardo che appare destinato a finire presto nel dimenticatoio in vista di nuove eccezionali mete: basti pensare che ieri la società di ricerca Jefferies ha rivisto al rialzo il suo target price sul titolo dell'azienda californiana da 800 a 900 dollari, ovviamente assegnando la raccomandazione di buy (comprare).
La stessa Jefferies, in una nota agli investitori, ha rivelato che Apple ha già iniziato la produzione di un mini iPad, ossia di una versione di dimensioni più contenute del suo popolarissimo tablet. Una notizia che ha contribuito al balzo del titolo, che ieri ha chiuso appena sotto la soglia dei 647 dollari, con un progresso di quasi 10% rispetto alla seduta precedente. Anticipazioni su imminenti nuove versioni dei suoi prodotti di punta hanno agevolato nelle ultime settimane il recupero del titolo dalla momentanea contrazione seguita alla notizia che l'ultima trimestrale non ha centrato le aspettative della vigilia (cosa quasi mai successa).
Inoltre, secondo vari analisti, la notizia che Apple ha avviato colloqui con operatori cable Usa lascia intravedere una prossima incursione nel settore televisivo.
Con una capitalizzazione che ha superato i 600 miliardi di dollari, Apple si conferma come la società di maggiore valore al mondo. Se - o forse sarebbe meglio dire quando - il titolo arriverà a 663,68 dollari per azione, Apple diventerà anche la società di maggiore valore di tutti i tempi, record che Microsoft fissò nel 1999 con una capitalizzazione di 618,9 miliardi di dollari ai tempi della bolla Internet. Va peraltro notato che la brillante performance di Apple coincide con un momento difficile per molti titoli del settore Internet, su cui grava il flop della quotazione di Facebook, che dalla Ipo di maggio ha perso circa la metà del suo valore e anche ieri ha toccato nuovi minimi storici.
Altrettanto rimarchevole è il fatto che l'ottimismo degli investitori sul titolo avviene a breve distanza dall'imminente definizione della maxicausa sui brevetti in corso con la rivale sudcoreana Samsung Electronics. Il giudice federale Usa che si occupa del caso ha invitato le parti a cercare una composizione stragiudiziale attraverso colloqui diretti tra i rispettivi chief executive, ma ha anche segnalato che, in mancanza di accordi tra le parti, la giuria dovrà iniziare a deliberare il prossimo 21 agosto su una controversia potenzialmente multimiliardaria.
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