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CARI SALVINI E GIORGETTI, SUL CASO UNICREDIT-BPM, SIETE PREGATI DI FARVI I CAZZI VOSTRI! – CARLO MESSINA, CEO DI INTESA-SAN PAOLO, PRIMA BANCA ITALIANA’: “IL PALLINO DELL’OPERAZIONE È NELLE MANI DELLA BCE E DAL PUNTO DI VISTA DELLE DECISIONI NELLE MANI DEGLI AZIONISTI - IL GOVERNO INTERVENGA SOLO SE C'È UNA QUESTIONE DI SICUREZZA NAZIONALE” - E AGGIUNGE CHE INTESA NON È INTERESSATA A ENTRARE NELLA PARTITA BPM: “ABBIAMO UNA QUOTA DI MERCATO TALMENTE ELEVATA CHE NON POSSIAMO FARE NESSUNA OPERAZIONE IN ITALIA” - VIDEO

 

 

 

Estratto dell’articolo di Claudia Luise e Giovanni Turi per www.lastampa.it

 

carlo messina all evento L’Alfabeto del futuro - la stampa - gruppo gedi

Nessun intervento su Banco Bpm, l’operazione UniCredit-Commerzbank vista dal «significato strategico, può essere una leva che attiva la cooperazione in termini di fusioni e acquisizioni», ma anche Eurobond come strumento per costruire l’integrazione europea.

 

Ad aprire i dibattiti dell’ultima tappa de «L’Alfabeto del futuro», progetto organizzato con le testate del gruppo Gedi, è il padrone di casa del Grattacielo Intesa Sanpaolo, il ceo e consigliere delegato della banca Carlo Messina.

 

ANDREA ORCEL - FOTO LAPRESSE

Intervistato dal direttore de La Stampa, Andrea Malaguti, Messina analizza […] l'ultima operazione lanciata da UniCredit con l'Ops su Banco Bpm. «In Italia ormai è partito un percorso che porterà a integrazioni successive» sottolinea.

 

[…] la fattibilità di queste operazioni passa dalla «supervisione nelle mani della Bce e, dal punto di vista decisionale, nelle mani degli azionisti – continua Messina –. Poi se ci sono temi di sicurezza nazionale, interviene il governo».

 

SEDE DI BANCO BPM A PIAZZA MEDA - MILANO

È in gioco la sicurezza nazionale, come la fa passare il governo, con l’offerta a Banco Bpm? «Mi sembra difficile poterlo argomentare», risponde il banchiere. Intesa Sanpaolo è interessata a entrare nella partita? Messina dice di no. Nessun cavaliere bianco, dato che «abbiamo una quota di mercato talmente elevata che non possiamo fare nessuna operazione in Italia».

 

Nella sua analisi, l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo rivede nell’operazione Commerzbank quella che «facemmo noi con Ubi», andata in porto nel 2020. Per questo, «ha un suo significato. Può portare all’istituto, che ha già un’altra banca in Germania, un abbattimento dei costi. Non è un’operazione cross border, come molti la fanno passare. Ma a valutarla devono essere in primis gli azionisti».

 

CARLO MESSINA

Poi, il tema dell'Unione bancaria. «L'enfasi secondo cui il punto centrale dell'Europa sia Capital Market Union la giudico una fesseria, secondo me il punto vero è l'Eurobond», dice il banchiere che poi suggerisce di prestare «attenzione a sopravalutare che le operazioni di M&A bancarie possano portare a fare l'Europa, servono gli eurobond».

 

[…] Senza gli Eurobond «non riusciamo a sviluppare un soggetto unico che riesca a confrontarsi con gli Stati Uniti in processi di negoziazioni su temi come i dazi o la rivalutazione del dollaro». E proprio analizzando le difficoltà geopolitiche che ci attendono, Messina conclude delineando cosa si aspetta per il 2025. «Dopo un 2024 di crescita globale, il 2025 darà continuità con alcune differenze di Paese in Paese».

ANDREA ORCEL CARLO MESSINA andrea orcel