DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER…
Luca Pagni per “la Repubblica”
Da un lato, il via libera all’aumento di capitale. Dall’altra, un pressing sempre più insistente perché il candidato scelto come nuovo amministratore delegato l’ex numero uno di Terna, Flavio Cattaneo - sciolga le sue riserve. Per il futuro di Ntv (Nuovo trasporto viaggiatori), la spa ferroviaria che è il principale concorrente delle Fs nel settore dell’Alta Velocità, sono giorni decisivi. La prossima settimana ci sarà una riunione dei soci del gruppo in cui si dovrebbe decidere l’entità del rifinanziamento della società: secondo fonti finanziare, potrebbe anche essere superiore ai 50 milioni di cui si è parlato fino a ora.
LUCA DI MONTEZEMOLO SULLA MOTRICE ITALO
I soci con le quote maggiori (dai fondatori Luca Montezemolo, Diego Della Valle e Gianni Punzo per arrivare a Intesa Sanpaolo, Generali e le ferrovie francesi) hanno tempo per decidere solo fino a marzo, quando scade la moratoria sul debito (pari a una esposizione con le banche di 675 milioni) concessa prima di Natale.
La definizione dell’aumento di capitale, a quanto pare, è uno dei passaggi necessari per chiudere il possibile accordo con Cattaneo. Dopo l’uscita da Terna, l’azienda che gestisce la rete elettrica ad alta tensione italiana, il manager lombardo ha aperto una sua società per la gestione di impianti rinnovabili ed è entrato a far parte come consigliere indipendente nei cda di Telecom Italia, Generali e della stessa Ntv. I rapporti tra Cattaneo e i soci del gruppo dei trasporti si sono intensificati ed è nata la proposta di assumere la gestione dell’azienda.
A quanto è stato possibile ricostruire, Cattaneo - che da un paio di mesi sta studiando i conti e l’organizzazione della società - avrebbe chiesto precise garanzie sul rilancio industriale del gruppo, ma anche rassicurazioni sui livelli occupazionali. I dipendenti di Ntv sono circa un migliaio e Cattaneo non sembra disponibile a ricoprire un ruolo di tagliatore di teste. «Non ho mai mandato a casa un lavoratore nella mai carriera, non vorrei iniziare proprio ora», avrebbe confidato ai suoi collaboratori. Nel caso in cui accetti, Cattaneo legherebbe la sua retribuzione ai risultati del gruppo, impegnandosi anche a rilevare una quota azionaria di Ntv.
IL MODELLINO DI ITALO IL TRENO DI NTV
Da parte sua, anche il manager (che ha in curriculum un passato ai vertici di Fiera Milano e della Rai) dovrà vedersela con una richiesta che è stata avanzata dai soci fondatori (a quanto pare dallo stesso Montezemolo). A Cattaneo verrà chiesto di fare un passo indietro dal cda di Generali per evitare possibili conflitti di interessi. E’ vero che Cattaneo è un consigliere indipendente e per legge non è obbligato a dare le dimissioni (lo sarebbe solo se Generali fosse il maggior azionista), ma i soci fondatori ne fanno una questione di opportunità e di maggior garanzia.
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