FLASH! – ALLARME ROSSO PER LE GRANDI BANCHE AMERICANE, GIA’ LATITANTI ALL’INAUGURAZIONE DELLA…
taglio del nastro della nuvola raggi fuksas veltroni renzi rutelli
Caro Dago, in America 7 anni per costruire il "One World Trade Center", quarto grattacielo più alto del mondo. In Danimarca e Svezia 5 anni per costruire il Ponte di Øresund (15,9 km) che collega via mare i due paesi. In Egitto 1 anno per raddoppiare il Canale di Suez (72 km). A Roma 18 anni per la "Nuvola di Fuksas. Fuckyou!
Frankie
DAGOREPORT
Come mai Massimiliano Fuksas si è sdegnosamente rifiutato di salire sul palco dell’auditorium della Nuvola, per incassare applausi e salamelecchi in diretta Raiuno, lui che è così pieno di sé che potrebbe stare tre mesi senza mangiare? Semplice: tra Eur Spa e l’archistar c’è un contenzioso per il saldo della parcella di 538.613,88 euro, più Iva e interessi moratori.
Bocci conduttore diretta_Raiuno, Salvatore Lo Giudice General Counsel Eur Spa, Pazzali AD EurSpA
Importo mai pagato perché i legali di Eur Spa hanno sospeso il pagamento in quanto le Fiamme Gialle, su ordine della Corte dei Conti, hanno sequestrato tutte le fatture riguardanti il rapporto con lo studio di Fuksas al fine di chiarire la congruità delle somme elargite all’archistar.
A proposito dei 25 milioni bonificati a Fuksas, le voci della parcella sono le seguenti:
Progetto preliminare: 4.800.000,00
Adeguamento progetto definitivo: 1.380.000,00
Progetto esecutivo: 5.000.000,00
Progetto Opere Complementari: 3.900.000,00
Direzione artistica: 4.560.000,00
Progetto variante 8: 150.000,00
Progetto variante 10: 149.000,00
Totale parcella 19.950.000,00 oltre 4.200.000,00 di IVA e CNPAIA (Cassa Architetti).
Puntate precedenti. Correva il mese di aprile 2016 e Fuksas attacca i vertici di Eur Spa, minacciando di dare buca al vernissage. Non solo: vuole rivolgersi direttamente al suo amico Renzi, che ha premuto per la chiusura dei lavori prima della data fatidica del Referendum.
Diacetti, Presidente EUR spa, Pazzali AD EurSpa, Andrea Fabiano, Direttore Raiuno
A questo punto inizia la tarantella mediatica e giudiziaria: mail di fuoco dell’ufficio stampa di Fuksas direttamente all’ad di Eur Spa Enrico Pazzali zeppe di lagnanze di ogni tipo. Di più: l’archistar notifica un decreto ingiuntivo con pignoramento delle somme pretese a saldo della parcella. Ancora dichiarazioni alla stampa durissime, con attacchi personali a Pazzali, e contestualmente richieste insistenti dei legali di Fuksas di trovare un accordo transattivo per cessare le ostilità.
Eur Spa reagisce contestando il pagamento del saldo di 538.613,88 euro appellandosi all’indagine in corso della Corte dei Conti e chiedendo il risarcimento del danno di un milione di euro per difetti di progettazione rilevati dalla società Condotte e richiesti alla società di Pazzali (chiamato dal Mef a gennaio 2016 per tentare l'impresa - riuscita - di chiudere la pratica durata 18 anni).
La tarantella deflagra alla vigilia del debutto allorché Fuksas s’impunta sulla scaletta dell’inaugurazione televisiva. Primo diktat: se parla qualcuno di Condotte, società che ha realizzato l’opera, non mi presento. A seguire: voglio sapere in dettaglio la scaletta del programma. Terzo: apro bocca solo se mi chiama sul palco Matteo Renzi.
I dirigenti di Raiuno, di fronte a tali richieste, cercano di mediare tra l’esigenza televisiva di avere l’archistar sul palco e quella di rispettare il progetto editoriale di raccontare la tribolata storia durata 18 anni della costruzione della Nuvola. Finisce come avete visto sabato sera: Fuksas non ha mosso il culo dalla poltroncina disegnata, al pari delle lampade Guzzini, dalla consorte Doriana (e costata ciascuna la miseria di 980 euro).
Anzi, quando il conduttore Cesare Bocci, star della serie “Montalbano”, è sceso dal palco armato di microfono per raccoglie le sue “emozioni” a Nuvola aperta, Fuksas ha sarcasticamente divagato, per la serie “Mastikazzi”, sulle sua perfomance catto-matrimoniale a Firenze, nella cappella dei Pazzi, rendendo così omaggio non al primo cittadino di Roma presente in sala bensì all’ex sindaco di Firenze, Renzi Matteo.
Prossimo appuntamento? Tutti in tribunale. Come sempre in Italia decideranno i giudici.
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