FLASH! - IL DAZISTA TRUMP, PER SPACCARE L'UNIONE EUROPEA A COLPI DI TARIFFE SUI PRODOTTI ESPORTATI…
NORCIA GENTE CHE PREGA DAVANTI ALLA CATTEDRALE
Paolo Conti per il Corriere della Sera
La ferita al Patrimonio culturale è devastante: «La scossa di domenica 30 ottobre è stata otto volte più violenta di quella di agosto e di quella del 26 ottobre, anche il patrimonio già messo in sicurezza è stato distrutto, come il campanile di Castelluccio di Norcia. Ad oggi, per le scosse precedenti, c' erano state 3 mila segnalazioni di danni ai Beni culturali di vario tipo: io ora me ne aspetto almeno altre 2 mila».
Il calcolo di 5 mila segnalazioni danni tra crolli parziali o totali di chiese, campanili, palazzi storici, musei, mura di antichi borghi arriva da Antonia Pasqua Recchia, segretario generale del ministero per i Beni culturali, uno di quei dirigenti statali che si vedono poco in tv ma lavorano molto, senza perdere tempo.
Ma la tempestività della macchina dei Beni culturali non ha potuto impedire la perdita della Basilica di San Benedetto a Norcia, simbolo del monachesimo benedettino, presente nell' area norciana dal XII secolo, e della città dal XIV secolo, quando sorse la struttura principale e il campanile.
Rimane solo la facciata tardogotica col rosone. Giù il campanile, costruito nel 1388 e riedificato nella parte più alta dopo il terremoto del 1703. Giù il portico laterale. Solo venerdì 28 i tecnici dei Beni culturali, con i vigili del fuoco (come ha raccontato Fabio Carapezza Guttuso, coordinatore nazionale dell' Unità di crisi del ministero di Dario Franceschini) avevano compiuto un sopralluogo per valutare eventuali interventi.
La cattedrale di Norcia crollata (da Twitter)
La foto del crollo ha fatto il giro del mondo, campeggiando sui siti di Bbc , del New York Times e Washington Post . I carabinieri del Patrimonio artistico sono riusciti a recuperare tra le macerie una delle Pale della chiesa, che raffigura la Madonna.
Sempre a Norcia, semidistrutta la concattedrale di Santa Maria Argentea, costruita nel 1556. Distrutto il santuario della Madonna Addolorata, meta di una radicata devozione popolare, del XIII secolo. Distrutta la chiesa di Santa Rita, del XVII secolo. Crollata la chiesa di San Francesco, costruita intorno al 1385 dai francescani, ricostruita dopo il terremoto del 1859: all' interno c' erano la biblioteca civica e l' archivio storico comunale con 1.200 pezzi.
Ma da tutta l' area sismica arrivano notizie di danni. Il campanile di Sant' Angelo Magno ad Ascoli Piceno è gravemente lesionato e rischia il crollo. Ad Amatrice è crollata la torre civica e ciò che rimaneva della chiesa di Sant' Agostino.
Rispetto al disastro di agosto, col terremoto di ieri la macchina dei Beni culturali è chiamata a uno sforzo doppio, come spiega sempre Antonia Pasqua Recchia: «Si parte con la prima ricognizione dei nuovi danni, dove sarà possibile accedere. E cominceremo i sopralluoghi per rivedere il piano che era stato già fatto dopo il primo terremoto, per mettere a punto meglio la protezione delle parti crollate». Macerie che non vanno disperse in vista di una possibile riedificazione.
Molta paura anche a Roma, dove il terremoto ha impaurito la cittadinanza: il suolo di tipo alluvionale, come ha spiegato il sismologo Antonio Piersanti, amplifica le scosse. Chiuso per precauzione il meraviglioso complesso di sant' Ivo alla Sapienza, costruito tra il 1642 e il 1660 da Francesco Borromini, universalmente riconosciuto come un capolavoro assoluto del Barocco romano con la sua spirale alla sommità, unica al mondo.
Crepe e cadute di calcinacci nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, del 391 ma in gran parte ricostruita dopo il devastante incendio del 1823 (papa Pio VII era in agonia e non ebbero il coraggio di avvertirlo, morì senza sapere della semi-distruzione).
I vigili del fuoco hanno appurato, come ha dichiarato l' ingegner Paolo De Angelis alla guida del Corpo del Vaticano, che non ci sono problemi strutturali: una chiusura precauzionale, poi la riapertura. De Angelis ha parlato di un costante monitoraggio per la Basilica di San Pietro, ieri assolutamente indenne. Chiuso alle visite del pubblico il Quirinale, sempre per precauzione.
Identica misura per i Musei Capitolini, per permettere un' accurata ispezione (è apparsa una piccola crepa nell' intonaco del Palazzo senatorio). Chiusa per un' ora la Basilica di San Lorenzo, anche questa ricostruita dopo il bombardamento del luglio 1943. Ispezioni accurate alla Basilica di San Giovanni (la cattedrale di Roma). Chiuso anche (sempre per poco) il museo di Santa Maria Maggiore.
Ancora a Roma, verifiche alle strutture del Colosseo (nel terremoto del 1703 subì notevoli danni), alla Colonna di Traiano al Foro, costruita su una base di roccia e quindi abbastanza stabile, alla Colonna di Marco Aurelio in piazza Colonna, che invece poggia sull' argilla ed è più instabile.
Da oggi, lunedì, si riprende il complesso lavoro di catalogazione dei danni. Al ministero assicurano che tutto verrà ricostruito, com' era e dov' era. Ma occorreranno molti fondi. E un lavoro assiduo. Perché ne va delle nostre radici, della nostra identità, della nostra storia.
BASILICA DI SAN PAOLO A ROMA DANNI
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO…
DAGOREPORT – IL MIRACOLO DEL GOVERNO MELONI: HA UNITO LA MAGISTRATURA – LE TOGHE SI SONO COMPATTATE…
DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1%…
DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…
L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA…