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1.BORSA: CROLLANO LE BANCHE SUL FINALE, MILANO CHIUDE IN CALO DELL'1,5%
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - I listini europei hanno chiuso in modo nervoso penalizzati da un prezzo del petrolio tornato sotto pressione sull'onda del dato sulle scorte di petrolio negli Usa. Francoforte e Parigi hanno mantenuto un andamento positivo mentre Madrid e Londra hanno chiuso in calo. Particolarmente negativo l'andamento di Milano dove il Ftse Mib ha ceduto l'1,53% - maglia nera in Europa - zavorrato dal crollo finale delle banche. Le vendite si sono abbattute in modo particolare su Mps sospesa a pochi minuti dalla chiusura delle contrattazioni e che, a fine giornata, ha perso il 10,09%.
IL DITO MEDIO DI CATTELAN ALLENTRATA DEL PALAZZO DELLA BORSA A MILANO
Male anche Bpm (-6,45%), Unicredit (-5,54%), Banco Popolare (-5,51%), Intesa Sanpaolo (-4,88%) e Ubi (-5,52%). Per contro Telecom Italia ha guadagnato il 3,87% spinta da un report di Bofa Merrill Lynch. Acquisti anche su St (+5,21%) che investira' 270 milioni per rilanciare lo stabilimento di Catania. Il prezzo del petrolio mostr a un Wti in calo dello 0,15% a 32,93 dollari e un Brent in flessione dello 0,61% a 34,29 dollari al barile. Sul fronte dei cambi, euro scambiato a 1,1089 dollari (1,1143 dollari ieri). Euro/yen a 125,93 (127,35). Dollaro/yen a 113,57 (114,26).
2.ANSALDO STS: OK TAR LAZIO RICORSO HITACHI PER SOSPENSIVA DECISIONE CONSOB SU OPA (RCOP)
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso di Hitachi con la richiesta di sospensiva della delibera Consob sul rialzo del prezzo dell'Opa sul flottante di Ansaldo Sts da 9,50 euro a 9,899 euro e ha respinto il ricorso di Amber che chiedeva la sospensione del periodo di Opa.
Lo ha deciso il presidente della seconda sezione quater che ha emesso un decreto monocratico e ha fissato l'udienza cautelativa per il 15 marzo. Al momento, secondo quanto si apprende da fonti vicine al dossier, non si conoscono i particolari della decisione. Le stesse fonti spiegano che Hitachi nel corso dell'audizione ha chiesto un'estensione del periodo di Opa di due settimane.
3.FINMECCANICA: NUMERO UNO DI MBDA ITALIA PERFETTI NON SARA' CONFERMATO
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Il numero uno di Mbda Italia, Antonio Perfetti, non sara' confermato alla guida della parte italiana della societa' missilistica europea di cui Finmeccanica ha il 25%, mentre Bae Systems e Airbus detengono rispettivamente il 37,5%. Lo apprende Radiocor da fonti qualificate. Perfetti, manager di lungo corso del gruppo Finmeccanica dove tra i vari incarichi e' stato chief operating officer di Alenia Aeronautica, fu nominato nel 2009 managing director di Mbda Italia, nonche' executive group director Sales & Business Development di Mbda, cariche che ha ricoperto per due mandati.
Ora con la scadenza del secondo mandato, che formalmente terminera' con l'esame del bilancio, a marzo, e con l'approvazione dello stesso da parte dell'assemblea, ad aprile, Finmeccanica ha deciso di cambiare dando mandato a cacciatori di teste di individuare i candidati alla successione di Perfetti, il cui nome era circolato per la guida di Finmeccanica quando nel 2014 il Governo Renzi nomino' Mauro Moretti al vertice della holding. Spetta, infatti, al gruppo guidato dall'ex numero delle Ferrovie proporre un nome che sara' poi portato al vaglio e all'approvazione degli altri due soci, Bae Systems e Airbus.
4.MEDIOLANUM: MASSIMO DORIS, NEL 2016 LA RACCOLTA NETTA CRESCERA' ANCORA
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum, e' ottimista per la raccolta del 2016, nonostante i mercati abbiano vissuto un inizio d'anno catastrofico. 'Mi aspetto una raccolta netta piu' alta rispetto a quella del 2015', che per il gruppo e' stata di 5,7 miliardi di euro e per Banca Mediolanum di 4,6 miliardi. 'Metto in conto un aumento delle masse amministrate e dei clienti', ha detto l'imprenditore a Radiocor dopo la diffusione dei conti 2015.
ennio e il figlio massimo doris
L'unico neo potrebbe essere l'andamento delle masse gestite, che ovviamente risentiranno dell'andamento delle Borse. 'Forse la raccolta di masse gestite sara' piu' bassa rispetto al 2015, soprattutto se i mercati continueranno a scendere. Ma questo dipendera' soprattutto dall'andamento delle Borse, vedremo nei prossimi mesi'. Nel 2015 la raccolta netta in fondi e' stata di 4,6 miliardi. 'Comunque poco male - ha aggiunto Doris - l'importa nte e' g uadagnare nuove masse e nuove clienti, cosi' metteremo le basi per il futuro, quando poi salira' nuovamente anche la massa gestita'.
5.OCSE: STIME ITALIA TAGLIATE PER CALO FIDUCIA IMPRESE E DELUDENTE FINE 2015
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - L'Ocse ha tagliato le stime di crescita dell'Italia per il 2016 per un effetto di 'trascinamento' dal 2015 e per il calo della fiducia delle imprese. Lo spiega a Radiocor, Mauro Pisu, l'economista che guida il desk Italia nella sede parigina all'Ocse. Prima di tutto - spiega Pisu - 'le stime preliminari della crescita del Pil del quarto trimestre 2015 sono inferiori a quello che noi e molti altri economisti avevano previsto'. Questo 'ha un effetto di trascinamento sul 2016', ovvero incide negativamente. In secondo luogo, 'la fiducia delle imprese si e' indebolita negli ultimi mesi, anche se la fiducia delle famiglie ha continuato a salire'.
Tuttavia la minore fiducia delle imprese 'potrebbe comportare un'ulteriore rinvio degli investimenti o riflettersi in una ripresa lenta degli investimenti nei prossimi trimestri, oltre a rallentare la crescita dell'occupazione' . Nell 'aggiornamento economico interinale, l'Ocse ha abbassato a +1% la stima del Pil italiano per il 2016, 0,4 punti percentuali in meno rispetto all'Outlook economico dello scorso novembre. Per il 2017 e' stata invece confermata la previsione di +1,4%.
Nel 2015 l'economia italiana e' cresciuta dello 0,6%, dopo avere segnato nel quarto trimestre un aumento del Pil dello 0,1%, inferiore alle attese. Nell'Outlook di novembre l'Ocse prevedeva una crescita dello 0,8% per il Pil della Penisola nel 2015. Nell'aggiornamento odierno, l'Ocse si e' mostrata pessimista sull'intero scenario globale, con una quasi totale revisione al ribasso delle stime per le maggiori economie del globo.
6.BANCHE: BCE, PIU' CHIAREZZA IN COMUNICAZIONE MA CI VORRA' TEMPO PER RISANAMENTO
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Durante la riunione del Consiglio direttivo della Bce del 21 gennaio si e' parlato anche di banche e', in particolare, 'dei recenti timori di mercato emersi sul settore bancario in alcuni Paesi dell'area' che potrebbero avere conseguenze sulla capacita' di fare impieghi in futuro.
Come si legge nel resoconto della riunione, diffuso dalla Bce, 'e' stato fatto notare durante la riunione che questi timori sono stati causati da una percezione errata sulle attivita' di vigilanza in corso in quel momento a livello di gestione da parte delle singole banche dei prestiti problematici e della capacita' delle banche di adeguarsi al nuovo contesto normativo'. Su questo punto, il Consiglio evidenzia come 'sia importante contrastare qualsiasi fraintendimento sul fatto che questo potrebbe sfociare in nuove richieste di capitale o di accantonamento.
Tutti, a livello europeo e nazionale, devono cooperare strett amente - si legge - e comunicare con chiarezza in linea con le proprie responsabilita' secondo il nuovo quadro regolamentare e di supervisione'. Nella riunione e' stato anche chiesto ai Governi dell'euro a intraprendere i passi necessari per completare l'Unione bancaria. Anche dopo la valutazione complessiva del settore bancario condotta nel 2014, che ha identificato i punti vulnerabili del comparto, gli aggiustamenti di bilancio delle banche 'sono ancora in corso e per i risanamento del settore ci vorra' ancora tempo'.
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