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CRYPTO-PAPERONI! TUTTO SU GIANCARLO DEVASINI, IL FONDATORE DI TETHER CHE SECONDO BLOOMBERG, POTREBBE DIVENTARE IL QUINTO UOMO PIÙ RICCO AL MONDO - CON IL LANCIO DELLA NUOVA STABLECOIN "USAT", IN LINEA CON LE NUOVE REGOLE VOLUTE DA DONALD TRUMP, IL TORINESE CHE HA CREATO "TETHER" PUNTA A UNA VALUTAZIONE DA 500 MILIARDI DI DOLLARI - LA QUOTA PERSONALE DEL FONDATORE (AZIONISTA DI MINORANZA DELLA JUVE) VARREBBE CIRCA 224 MILIARDI, SUFFICIENTE A COLLOCARLO DAVANTI A WARREN BUFFETT E A GARANTIRGLI UN POSTO NELLA TOP FIVE DEI MILIARDARI MONDIALI - L'ASSE RAFFORZATO CON I CIRCOLI FINANZIARI E POLITICI AMERICANI VICINI A TRUMP

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Da quotidiano.net

 

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Dal bisturi alla blockchain: l’ex chirurgo plastico diventato leader della più discussa stablecoin al mondo potrebbe presto sfidare Musk, Bezos e Zuckerberg nella classifica dei miliardari.

 

Parliamo di Giancarlo Devasini, imprenditore torinese con sede a Lugano, laureato in Medicina e attivo nella finanza digitale dal 2014. Fondatore e presidente di Tether, Devasini potrebbe diventare, secondo Bloomberg, il quinto uomo più ricco a livello planetario, segnando una parabola che racconta la trasformazione della finanza globale.

 

 

Chi è Giancarlo Devasini

Sessant’anni, torinese, laureato in Medicina e Chirurgia, ha lasciato la sala operatoria per inseguire l’elettronica e la finanza digitale. Oggi è fondatore, presidente e maggiore azionista di Tether, società leader nel mercato delle stablecoin con oltre 170 miliardi di dollari di Usdt in circolazione. Una posizione che gli garantisce già un patrimonio miliardario, ma che potrebbe trasformarlo in uno degli uomini più ricchi del pianeta.

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Le stablecoin sono criptovalute “stabili”, ancorate a una valuta tradizionale, solitamente il dollaro. A differenza di Bitcoin o Ethereum, non oscillano di valore e vengono usate per pagamenti internazionali rapidi o come riserva temporanea dai trader. L’ancoraggio al dollaro dovrebbe essere garantito da riserve sicure, spesso titoli di Stato americani. Proprio sugli interessi generati da questi asset Tether costruisce gran parte dei suoi profitti.

 

La mossa da 500 miliardi e il patrimonio

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Secondo Bloomberg, Devasini potrebbe raccogliere tra i 15 e i 20 miliardi di dollari cedendo circa il 3% del capitale di Tether. L’operazione fisserebbe la valutazione della società a 500 miliardi di dollari, trasformandola in una delle realtà più preziose della finanza globale. In questo scenario, la quota personale del fondatore varrebbe circa 224 miliardi, sufficiente a collocarlo davanti a Warren Buffett e a garantirgli un posto nella top five dei miliardari mondiali, subito dietro Elon Musk, Larry Ellison, Mark Zuckerberg e Jeff Bezos.

 

 

Numeri e nodi di Tether

Nel 2024 Tether ha dichiarato utili superiori a 13 miliardi di dollari, molto più della rivale Circle, ferma a 156 milioni. La differenza non dipende solo dal volume di moneta in circolazione: a pesare sono i diversi standard di trasparenza. Circle pubblica revisioni mensili certificate da Deloitte, mentre Tether si limita ad attestazioni trimestrali di “ragionevole sicurezza” affidate a Bdo Italia, scelta che alimenta sospetti sulla reale consistenza delle riserve.

 

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Il lancio di Usat

Per rispondere alle nuove regole imposte dal Genius Act, Devasini e il Ceo Paolo Ardoino hanno annunciato il lancio di "Usat", una stablecoin “Made in Usa” con riserve certificate e governance statunitense. A guidare il progetto sarà Bo Hines, ex consigliere della Casa Bianca sulle criptovalute, rafforzando l’asse tra Tether e i circoli finanziari e politici americani.

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