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DAZI AMARI PER NIKE - LE TARIFFE IMPOSTE DA TRUMP ALLA CINA COSTERANNO AL MARCHIO UN MILIARDO DI DOLLARI (IL 16% DELLE SCARPE NIKE È IMPORTATO DAL "DRAGONE") - PER VENDICARSI, L'AZIENDA SI RIFARA' SUI CONSUMATORI AMERICANI AUMENTANDO I PREZZI SOLO SUL MERCATO STATUNITENSE - TRA IL 2024 E IL 2025 NIKE HA REGISTRATO UN CALO DELLE VENDITE DEL 10% (PARI A 39,5 MILIARDI DI DOLLARI), MA CIO' NONOSTANTE HA CHIUSO CON UN FATTURATO DA 11 MILIARDI...

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Estratto dell'articolo di Valentina Iorio per www.corriere.it

 

DONALD TRUMP MOSTRA LA TABELLA CON I NUOVI DAZI

I dazi imposti dagli Stati Uniti alla Cina costeranno a Nike circa 1 miliardo di dollari nell’anno fiscale in corso. Attualmente, il 16% delle calzature importate dall’azienda proviene dalla Cina, ma la percentuale è destinata a diminuire entro la fine del 2026. Il gruppo con sede in Oregon intende trasferire parte di questi costi con un aumento dei prezzo «chirurgico» sul mercato statunitense in autunno.

 

Giovedì 26 giugno l’azienda ha annunciato i risultati dell’esercizio 2024-25, terminato a maggio, che ha visto scendere le vendite globali del 10% a 39,6 miliardi di euro. Nike ha chiuso il quarto trimestre con un fatturato di 11,1 miliardi di dollari, superando le aspettative degli analisti ma registrando il dato più basso dal terzo trimestre del 2022. [...]

 

Nonostante i risultati in calo e l’allarme sui maggiori costi a causa dei dazi, Nike ha registrato un balzo del 15,3% in Borsa, il maggiore guadagno sul mercato, dopo che il gruppo ha dichiarato di attendersi un calo delle vendite inferiore alle previsioni del mercato nel trimestre in corso. Negli ultimi 12 mesi il titolo ha perso un terzo del suo valore.

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