DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…
1.BTP FRENANO DOPO RALLY, EFFETTO QE SPINGE SPREAD SOTTO 100 PUNTI
(Reuters) - Dopo una mattinata positiva, che ha replicato il rally di ieri, il mercato obbligazionario italiano tira il fiato a metà seduta, pur tenendo in vista nuovi massimi storici segnati dopo l'apertura, per effetto dell'ormai prossimo avvio del piano di quantitative easing della Banca centrale europea.
"I flussi in entrata che si sono visti ieri stanno proseguendo, anche se in misura meno intensa, e restano concentrati sulla parte più lunga della curva. Il trend resta positivo, poi qualche aggiustamento è fisiologico", dice un operatore da Milano.
La spinta di questa mattina è stata comunque sufficiente a schiacciare sotto quota 100 punti base lo spread di rendimento tra Btp e Bund a 10 anni, al nuovo minimo da maggio 2010, quando venne varato il primo pacchetto di assistenza finanziaria per la Grecia.
Nuovo minimo storico anche per il decennale, che è sceso fino a 1,3%, per poi risalire a 1,363% intorno alle 12,30, quando lo spread sull'analoga scadenza del Bund si attesta a 103 punti da 105 di ieri sera.
"Stmattina si è mosso qualcuno che dall'estero era rimasto corto, e che ha deciso di comprare appena prima dell'avvio degli acquisti", commenta un dealer di una banca italiana specialista. "Mi aspetto che nel corso di quest'anno i tassi scendano ancora: per il decennale andrà sotto l'1%", prevede l'operatore.
Proprio tale prospettiva è uno degli elementi che sta spingendo alcuni asset manager a tenersi i stretti i Btp e gli altri bond della zona euro.
Questa strategia, unita al fatto che gli acquisti Bce saranno ben superiori alle emissioni nette di tutti i singoli Paesi della zona euro genera un effetto scarsità che dà una ulteriore spinta al mercato.
"I prezzi sono destinati a salire ancora, alcuni asset manager sono disposti a vendere solo a certi livelli. Anche banche e assicurazioni stanno facendo i loro calcoli, potrebbero essere poco propensi a vendere, anche perché avrebbero il problema di dove reinvestire la liquidità. La Bce potrebbe dover pagare un sovrapprezzo per convincerle", prosegue il trader.
CLIMA DI ATTESA
Qualche dettaglio in più rispetto al piano di acquisti potrebbe arrivare giovedì prossimo, quando si riunirà il consiglio della Bce, che con buona probabilità darà ufficialmente il via al programma, predisposto da Francoforte per riportare l'inflazione verso il target inferiore ma vicino al 2%.
Intanto, il solo annuncio ha già generato i primi effetti positivi.
Istat in mattinata ha infatti certificato il ritorno inaspettato di pur deboli spinte inflazionistiche e addirittura di una marginale accelerazione su base annua dell'indice dei prezzi al consumo armonizzati ai parametri Ue.
Un elemento che, unito al ritorno della crescita economica quest'anno, potrebbe contribuire a stabilizzare il rapporto debito/Pil, che un triennio di crisi ha portato attorno al 130%.
2.DEBITO: UE, L'ITALIA RISPETTA REGOLA EUROPEA
renzi tsipras rutte juncker all eurogruppo
Radiocor - La Commissione Ue ritiene che la regola del debito va considerata 'rispettata' dall'Italia. Questo tenendo conto delle attuali condizioni economiche sfavorevoli, dell'inflazione particolarmente bassa che rende il rispetto della regola del debito 'particolarmente esigente', del fatto che l'Italia assicura che sara' effettuato un aggiustamento del bilancio in termini strutturale adeguato e che ci si aspetta l'attuazione di 'riforme strutturali che rafforzano la crescita', cosa che contribuira' alla riduzione del debito nel medio/lungo termine. Lo indica la Commissione nel rapporto sul debito italiano.
3.GRECIA: BUNDESTAG APPROVA A GRANDE MAGGIORANZA PROROGA AIUTI
Radiocor - Il Bundestag tedesco ha approvato a stragrande maggioranza la proroga del programma di aiuti per la grecia. Secondo quanto annunciato dal vice-presidente del Parlamento, Claudia Roth, i voti a favore sono stati 542, quelli contrari 32 con 13 astensioni. Si tratta della piu' ampia maggioranza mai riscontrata in una votazione al Bundestag su misure contro la crisi europea. La grande coalizione di Governo guidata da Angela Merkel dispone dell'80% circa dei voti al Bundestag: in totale l'unione di centro-destra ha 311 seggi su un totale di 631 mentre i socialdemocratici dispongono di 193 seggi. Anche dai partiti di opposizione era giunto ampio sostegno alla proroga di quattro mesi del programma di aiuti in corso a favore di Atene. Alcuni voti contrari sono emersi, invece, dalle fila della maggioranza, come gia' preannunciato durante il dibattito.
4.MERCATI: GLI OTTIMISTI SULLA BORSA BALZANO AL 63% (ASSIOM FOREX)
Radiocor - Gli ottimisti che vedono la Borsa italiana ancora orientata al rialzo nei prossimi sei mesi hanno toccato in febbraio i massimi da circa un anno: la quota di chi punta su un progresso compreso tra il 3 e il 10% e' balzata al 63% dal 61% del mese precedente, quasi doppia rispetto al minimo del 42% registrato appena in ottobre. E' la foto scattata dalla ricerca condotta mensilmente da Assiom Forex tra i propri associati, assieme a 'Il Sole 24 Ore Radiocor'.
I 'super-ottimisti' sono cresciuti al 13% dall'8% di gennaio. 'Il sondaggio esprime - commenta il presidente di Assiom Forex, Giuseppe Attana' - una certa euforia, con oltre il 75% dei partecipanti che prevede o un 'rialzo' o un 'forte rialzo'' della Borsa. Oggi, alla luce dei bassi rendimenti che caratterizzano ormai varie categorie di asset, secondo Attana' 'e' assai evidente che gli operatori reputano che la domanda sull'azionario sia destinata a crescere'. Inta nto la corsa al ribasso dell'euro rallentera' nei prossimi mesi.
Le stime degli esperti mostrano cautela: la quota di chi vede il cross stabile e' infatti balzata al 38% dal 22%, mentre e' scesa al 43% dal 61% la quota di chi lo vede in ulteriore calo. Quadro stabile anche per lo spread, con la maggioranza degli operatori (50% contro il 52% di gennaio) lo vede nella 100-125 pb.
Tuttavia, secondo Attana', 'quando il 'QE' sui titoli governativi diverra' operativo (a marzo) la tendenza sara' probabilmente verso un restringimento ulteriore dello spread, che potrebbe scendere sotto i 100 bp'. Quest'anno l'economia italiana non vedra' una vera ripresa perche', per il 40% degli operatori, prepara solo il terreno per il 2016. Un quadro comunque ottimistico perche', subito dietro, c'e' un robusto 31% che crede in una ripresa gia' nel corso del 2015.
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