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DRAGHI RICARICA IL “BAZOOKA”: IL QUANTITATIVE EASING ESTESO FINO A MARZO 2017 - IL CAPO DELLA BCE: “NEL PIANO DI ACQUISTI COMPREREMO ANCHE BOND ENTI LOCALI. L’IMPATTO DEL TERRORISMO? NON LO CONOSCIAMO” - MA LE BORSE, CHE SI ASPETTAVANO DI PIÙ, FRENANO

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Paola Pica per www.corriere.it

 

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Mario Draghi annuncia come previsto il potenziamento delle misure a sostegno dell’economia per contrastare i pericoli di frenata nell’Eurozona e il rallentamento dell’inflazione. Il presidente della Bce promette «liquidità illimitata e a tasso fisso per tutto il 2017» con un’estensione del Quantitative easing, l’acquisto di titoli di Stato, fino «almeno» a marzo del 2017 dal settembre 2016 come inizialmente previsto.

 

I mercati si aspettavano di più: Piazza Affari perdeva l’1%, la Borsa di Francoforte quasi il 3% insieme a quella di Parigi mentre era corso nel primo pomeriggio la conferenza stampa all’Eurotower. Lo spread tra il Btp e il Bund ha registrato una fiammata a 130 punti per poi tornare sotto quota 110. Anche il cambio euro-dollaro risente delle decisioni della Bce con il primo che scambia a 1,0846.

 

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Le nuove misure di politica monetaria, riassunte in cinque punti da Draghi sono state assunte « a larga maggioranza» per riportare l’inflazione «verso l’obiettivo del 2%». La Bce ha rivisto al ribasso le stime sui prezzi per il 2016 all’1% dal precedente 1,1%.

 

Le ultime previsioni indicano ancora «rischi al ribasso per le prospettive di inflazione e una dinamica inflazionistica più debole di quanto precedentemente previsto» afferma Draghi, ricordando che la Bce «è pronta a usare ogni strumento a disposizione» per sostenere la ripresa. «Le nostre nuove misure garantiranno condizioni finanziarie accomodanti e rafforzeranno ulteriormente l’impatto delle misure adottate dal giugno 2014, che hanno avuto significativi effetti positivi sulle condizioni di finanziamento, di credito e l’economia reale».

 

Eurotower Eurotower

Fin qui il Quantitative easing «ha funzionato eccome, è stato un successo» sostiene Draghi e per questo viene esteso per altri sei mesi. Le nuove previsioni per il Pil dell’eurozona sono positive per un +1,5% nel 2015 da +1,4% di settembre. Per il 2016 la crescita è confermata a +1,7%, mentre nel 2017 la crescita sarà dell’1,9% rispetto al +1,8% di settembre».

 

Quanto all’impatto che il terrorismo potrà aver sull’economia dell’Eurozona, dice il presidente della Bce, «la mia risposta franca e’ che non lo sappiamo». «Abbiamo sicuramente presente che gravano molti rischi di natura geopolitica e per questo dobbiamo mantenere molto alta la soglia di attenzione e continuare i nostri sforzi per cercare di raggiungere il nostro obiettivo di stabilita’ dei prezzi, ben coscienti del fatto che le condizioni esterne potrebbero peggiorare a causa di questi rischi geopolitici. Nelle misure decise oggi c’e’ fiducia nel futuro ma non sottovalutazione».

 

EUROTOWER BCEEUROTOWER BCE

Passa intanto da -0,2% al nuovo minimo storico di -0,3% il tasso sui depositi straordinari ovvero il costo - in luogo della remunerazione - che gli istituti di credito della zona euro devono accollarsi per ‘parcheggiare’ liquidità in banca centrale.«Non siamo intervenuti sul tasso di rifinanziamento principale perché quello sui depositi è diventato il tasso che guida» i mercati e quindi un intervento su quest’ultimo «avrebbe avuto conseguenze positive», spiega Draghi.