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IL DRAGONE SE NE FOTTE DEI DAZI E CI “INVADE” CON LE SUE MERCI – DA INIZIO 2025 IL SURPLUS COMMERCIALE CINESE HA SUPERATO LA SOGLIA RECORD DI MILLE MILIARDI DI DOLLARI. E LE ROTTE MERCANTILI SI SONO SPOSTATE: CROLLANO DEL 28% LE SPEDIZIONI VERSO GLI USA, COME EFFETTO DELLE TARIFFE IMPOSTE DA TRUMP, MENTRE L’EXPORT VERSO L’UE È CRESCIUTO DEL 15% – IL TESORO ITALIANO LANCIA L’ALLARME: “IL PERICOLO CINESE STA DIVENTANDO UNA VALANGA”, LE MATERIE CRITICHE (COBALTO, LITIO, GRAFITE, TERRE RARE) SONO ORMAI “TUTTE IN MANO A PECHINO” – DURANTE LA SUA VISITA IN CINA, MACRON HA AVVERTITO XI JINPING CHE L'UE POTREBBE ALZARE I DAZI…

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1 - LE MERCI CINESI INVADONO IL MONDO AVANZO RECORD, OLTRE I MILLE MILIARDI

Estratto dell’articolo di Giuliana Ferraino per il “Corriere della Sera”

 

export di prodotti cinesi

Il dato sul nuovo surplus commerciale cinese, che a novembre ha superato la soglia record di un trilione di dollari, segnala che la fabbrica del mondo — Pechino produce il 31% del valore aggiunto manufatturiero globale — non solo non ha rallentato sotto i colpi dei dazi americani, ma ha continuato a espandersi.

 

Secondo la General Administration of Customs, l’amministrazione doganale cinese, nei primi undici mesi del 2025 l’avanzo commerciale ha toccato quota 1.076 miliardi di dollari, superando con un mese di anticipo il livello del 2024 e polverizzando ogni primato precedente. Solo a novembre, il saldo attivo è stato di 111,68 miliardi, frutto di un export che cresce del 5,9% — ben oltre le stime — e di un import fermo a +1,9%.

 

EMMANUEL MACRON - XI JINPING

[…]  I dati mostrano infatti un crollo delle spedizioni verso gli Stati Uniti, scese del 28,6% a novembre (l’ottavo calo mensile consecutivo). L’export verso l’Unione europea invece è rimbalzato del 14,8%, compensando di fatto il buco lasciato dal mercato americano, mentre i flussi verso i Paesi dell’area Asean sono cresciuti dell’8,2%.

 

Parte di questo boom verso il Sud-Est asiatico, però, potrebbe nascondere un massiccio fenomeno di «trans-shipment»: merci inviate in Vietnam o Thailandia per assemblaggi minimi e poi spedite negli Usa.

 

donald trump - dazi

[…]  Ieri, al G7 Finanze in Canada, il Mef ha diffuso un allarme severo: uno studio mostra che le materie critiche — cobalto, litio, grafite, terre rare — sono ormai «tutte in mano cinese». Se a questo si aggiunge l’overcapacity già denunciata, «il pericolo cinese sta diventando una valanga». Anche altri Paesi del G7 hanno espresso forte preoccupazione.

 

Durante la sua visita in Cina la settimana scorsa, il presidente francese Emmanuel Macron ha detto al presidente Xi Jinping che «gli squilibri stanno diventando insopportabili», avvertendo che l’Ue potrebbe alzare i dazi contro l’import cinese. Anche in Italia l’afflusso di prodotti cinesi si avverte pesantemente, come indicano gli ultimi dati dell’Istat.

 

xi jinping e ursula von der leyen

Nei primi dieci mesi dell’anno, il disavanzo con Pechino è salito a 40,6 miliardi di euro. A questo ritmo, il saldo potrebbe arrivare a 45 miliardi entro la fine dell’anno, stima il Mef, dopo aver superato i 34 miliardi nel 2024, quasi il doppio del 2019.

 

La strategia, però, non è sostenibile nemmeno per la Cina, che non può continuare a trainare la crescita con le esportazioni e gli investimenti pubblici senza generare gravi squilibri interni.

 

L’automotive illustra bene questa vulnerabilità. Secondo i dati diffusi dalla China Passenger Car Association, le vendite di auto in Cina sono calate dell’8,1% a novembre, segnando il secondo mese consecutivo di contrazione. Così l’export di veicoli, essenziale per smaltire la sovracapacità, ha segnato un nuovo record storico, con 601 mila vetture vendute all’estero in un solo mese (+52% su base annua). […]

 

2 - SURPLUS DA MILLE MILIARDI I DAZI NON FRENANO LA CINA

Estratto dell’articolo di Gianluca Modolo per “la Repubblica”

 

surplus commerciale cinese

[…] Il grande divario tra esportazioni e importazioni suscita preoccupazioni nel Vecchio continente: di ritorno dal suo viaggio in Cina, il presidente francese Emmanuel Macron ha avvertito che l'Unione potrebbe adottare "misure forti, come ad esempio i dazi" contro il Paese asiatico, se questo non riuscirà a risolvere il crescente squilibrio commerciale con il blocco dei 27, si legge in un'intervista a Les Echos pubblicata domenica.

 

Il deficit commerciale dell'Ue con la Cina ha superato i 300 miliardi di euro nel 2024. Il protezionismo statunitense ha aggravato il problema, afferma Macron nell'intervista, poiché la Cina sta reindirizzando "in modo massiccio" verso l'Europa i prodotti inizialmente destinati all'America.

 

XI JINPING - EMMANUEL MACRON -

"Si tratta di una questione di vita o di morte per l'industria europea. Sto cercando di spiegare ai cinesi – parole di Macron – che il loro surplus è insostenibile".

 

L'allarme suona anche al G7 Finanze del Canada, dov'è stato presentato uno studio sulla materie critiche «ormai tutte in mano cinese». «Se a questo si aggiunge l'over capacity cinese, diventa chiarissimo che il pericolo sta diventando una valanga», sostengono fonti del Mef .

 

[…]  Nonostante la guerra commerciale scatenata all'inizio dell'anno da Donald Trump, Pechino, per quanto riguarda l'export, ne è uscita praticamente indenne. Le esportazioni sono sempre state il motore della sua crescita, compensando una domanda interna fiacca e un mercato immobiliare che non vede la fine della crisi.

 

Ora però la situazione sta diventando sempre più squilibrata.

URSULA VON DER LEYEN E XI JINPING

Presiedendo ieri il Politburo del Partito comunista, Xi Jinping ha elencato le linee guida per l'economia cinese nel 2026: necessità di aumentare i consumi, costruire un mercato interno forte. Ribadendo comunque la necessità di creare «nuovi motori di crescita», ovvero industrie che alimentino le esportazioni, come quelle di veicoli elettrici e robot.

donald trump - daziexport di prodotti cinesi