EROE DEI DUE AMUNDI – ANDREA ORCEL INCONTRERÀ PRIMA DI NATALE I VERTICI DEL CREDIT AGRICOLE: LA BANCA FRANCESE È UN INTERLOCUTORE CRUCIALE PER L’OPS SU BANCO BPM. NON SOLO PERCHÉ POSSIEDE IL 9% DELL'EX POPOLARE DI MILANO, MA ANCHE PERCHÉ CONTROLLA AMUNDI, IL PIÙ GRANDE ASSET MANAGER IN EUROPA – DA QUANDO UNICREDIT (CON MUSTIER) SVENDETTE PIONEER, NEL 2016, AMUNDI GESTISCE IL RISPARMIO GESTITO DI UNICREDIT. ORA ORCEL VUOLE USARE IL CONTRATTO (CHE SCADE NEL 2027) COME LEVA PER TRATTARE CON I FRANCESI SULL’EX POPOLARE MILANO…

Estratto dell’articolo di Luca Gualtieri per “MF”

 

ANDREA ORCEL - FOTO LAPRESSE

Il successo dell’ops lanciata da Unicredit su Banco Bpm passerà anche attraverso le decisioni di Crédit Agricole, primo socio di Piazza Meda con in mano il 9,2% del capitale.

 

Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, il ceo Andrea Orcel dovrebbe incontrare il numero uno della banque verte Philippe Brassac venerdì 20, anche se non ci sono ancora conferme, e comunque entro la pausa natalizia. Un primo vertice tra i due banchieri era atteso già nei giorni scorsi ma è stato poi posticipato.

 

PHILIPPE BRASSAC CREDIT AGRICOLE

L’attenzione del vertice di Agricole per la partita è alta. La banque verte è socio del Banco dalla primavera del 2022 quando acquistò la partecipazione per circa 350 milioni di euro. Oggi la quota vale oltre un miliardo grazie al rally messo a segno dal titolo negli ultimi due anni.

 

Ma per Parigi quello in piazza Meda non è solo un investimento finanziario. In gioco ci sono importanti alleanze commerciali nel credito al consumo (attraverso la controllata Agos Ducato di cui Banco Bpm detiene il 39%) e nelle polizze danni (attraverso Banco Bpm Assicurazioni).

 

giuseppe castagna 1

Al centro delle interlocuzioni con Unicredit potrebbe finire proprio il futuro di queste fabbriche ad alto contenuto di commissioni che per il business italiano dell’Agricole saranno un tassello importante in uno scenario di tassi più bassi. Tra gli scenari possibili gli analisti ipotizzano una conferma delle alleanze in essere oppure una cessione delle fabbriche a Parigi.

 

Ma sotto la lente ci dovrebbe essere anche un’altra partita sostanziale. Nel 2027 scadrà l’accordo di distribuzione tra Amundi e Unicredit. L’alleanza è il frutto della cessione di Pioneer all’asset manager francese, realizzata nel 2016 per 3,5 miliardi.

 

amundi - asset management

Orcel ha da tempo messo nel mirino il contratto e si sono rincorse indiscrezioni su uno scioglimento anticipato. La perdita dell’alleanza con Piazza Gae Aulenti sarebbe un vulnus per il business italiano di Amundi. Ecco perché nella trattativa Orcel potrebbe fare leva sul possibile rinnovo degli accordi in modalità e tempistiche ancora tutte da definire.

 

Se insomma l’attenzione sarà concentrata soprattutto sul futuro di partnership e fabbriche coinvolte nel deal, non è escluso che la discussione si sposti anche al network commerciale. Qualche analista ipotizza per esempio che l’Agricole possa subentrare a Unicredit sulle filiali in esubero […]

 

L OFFERTA PUBBLICA DI SCAMBIO DI UNICREDIT SU BANCOBPM

Sullo sfondo c’è poi il tema del prezzo messo sul tavolo da Unicredit. L'ops prevede un corrispettivo in carta con un premio dello 0,5% rispetto al prezzo di Banco Bpm del 22 novembre. Per il consiglio di amministrazione […] il corrispettivo è troppo basso e non valorizza a sufficienza la redditività di un istituto che insiste su alcune delle province più ricche del Paese.

 

TORRE UNICREDIT A MILANO

Qualcuno suggerisce che il vertice di Agricole potrebbe condividere queste considerazioni, anche se il tema non dovrebbe essere oggetto di confronto a breve. L’apertura dei contatti con Unicredit rende comunque meno concreta la possibilità che la banque verte si lanci alla scalata del Banco. […]

GIUSEPPE CASTAGNA MASSIMO TONONI giuseppe castagna banco bpmamundi - asset managementPHILIPPE BRASSAC