"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON……
Marinella Venegoni per ''la Stampa''
Non vi parlo delle tavolate di famiglie tedesche o norvegesi o svizzere, dove tutti sussurrano e i bambini sanno interagire a bassa voce, senza perdere il filo dei loro giochi: sono abituati così, non lo fanno nemmeno per non disturbare i vicini al ristorante. Vi parlo invece delle nostre, di tavolate, in certe calde e simpatiche trattorie a quadretti rossi, dove madri e figli fanno a gara a chi urla più forte, difendendo ognuno le proprie ragioni e costringendo talvolta i vicini a chiedere in fretta il dessert e dileguarsi a tirare un sospiro di sollievo all' aria aperta.
Ma non sono male nemmeno certi lunghi viaggi in aereo nei quali non si riesce a chiudere occhio sempre per via di quello stesso problema, l' interazione genitori-bambini a pieni polmoni, gli strilli, i capricci che arrivano con il nervosismo del viaggio. Liete spiagge dove si arriva sognando il relax ma poi ti becchi una pallonata in faccia, oppure i due fratellini vicini di ombrellone che litigano fra loro con toni che l' acuto di Pavarotti gli farebbe un baffo, mentre la mamma alza la tromba per mettere ordine, e ciao sonnellino agognato. Non per consolarci ma non siamo l' unico popolo urlante al mondo: anche gli yankee e i loro piccini alzano i decibel come fossero Bocelli.
I bambini, anche per chi non ne ha, sono uno spettacolo bellissimo. Ma sempre più spesso i grandi sono nervosi anzi nevrotici, alla ricerca di un riparo «dal logorio della vita moderna».
Adesso c' è chi ha cominciato a dare riparo a tale disagio. Si stanno sempre più diffondendo, anche in Italia le vacanze «child free». Alcuni ristoranti, alberghi, addirittura compagnie aeree, luoghi di svago, stabilimenti balneari, espressamente non accettano bambini nelle loro strutture. La tendenza è in aumento, in antipatico parallelo con i locali che hanno cominciato ad accettare invece i cani.
Secondo il portale AJ-com.Net sono almeno 52 per ora le attività che applicano questa politica nel nostro Paese, tante in percentuale alle 800 sparse in giro per il mondo. Lo stesso sito parla di 420 in tutta Europa, 218 nelle Americhe, 61 in Asia, 32 in Oceania e ben 69 in Africa. Ma una breve ricognizione in rete permette di scoprire che il costume è ormai diffuso ed accettato, come un servizio in più che si rende al cliente.
Vale la pena di notare, per quanto ci riguarda, che non solo in Italia si fanno sempre meno figli, ma càpita che non si sia disposti nemmeno a tollerare quelli degli altri. Magari, tra le tante pubblicità progresso non sarebbe male averne una che suggerisca ai genitori di imparare, quando si è in pubblico, a parlare loro per primi a bassa voce, e poi insegnarlo ai figli. Ma l' esempio sarebbe già tanto.
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