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L’AMERICA DI TRUMP È MOLTO POCO GREEN – DOPO IL FONDO BLACKROCK E I GIGANTI DI WALL STREET, ANCHE LA FEDERAL RESERVE SI RITIRA DAL NETWORK DELLE BANCHE CENTRALI E DEI SUPERVISORI PER LA FINANZA VERDE (NGFS), LA MAGGIORE COALIZIONE GLOBALI PER L'IMPLEMENTAZIONE DEGLI STANDARD GREEN ALL’INTERNO DELLE ISTITUZIONI CHE SI OCCUPANO DI POLITICA MONETARIA – CON IL RITORNO DI “THE DONALD” ALLA CASA BIANCA, L’EUROPA È SEMPRE PIÙ SOLA NELLA BATTAGLIA PER UNA “FINANZA SOSTENIBILE”…

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Estratto dell’articolo di Luca Fornovo e Fabrizio Goria per www.lastampa.it

 

JEROME POWELL - FED

Dopo il gestore americano BlackRock, dopo i giganti di Wall Street, il colpo di grazia all’alleanza globale sulle zero emissioni arriva dalla Federal Reserve, la banca centrale americana. Il Board della Fed ha annunciato di essersi ritirato dal Network delle banche centrali e dei supervisori per la finanza verde (Ngfs), ovvero una delle maggiori coalizioni globali per l'implementazione degli standard green all’interno delle istituzioni che si occupano di politica monetaria.

 

[…]  Dopo cinque anni, si chiude quindi una pagina per la Fed, proprio alla vigilia dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, previsto per lunedì prossimo, il 20 gennaio.

 

Ngfs - rete globale della finanza sostenibile

Prima gli operatori finanziari, poi le istituzioni monetarie. Gli Stati Uniti voltano così le spalle alla finanza sostenibile in modo ancora più netto, lasciando l’Europa sempre più sola nel promuovere il mercato Esg (ambientale, sociale e di governance).

 

BlackRock, il più grande asset manager al mondo con oltre 11.000 miliardi di dollari in gestione, ha annunciato il ritiro dalla Net Zero Asset Managers Initiative (Nzami), segnando un passo simbolico e politico. L’uscita si aggiunge a quelle di altri grandi player come Goldman Sachs, JPMorgan Chase, Morgan Stanley, Vanguard e Wells Fargo, che hanno progressivamente abbandonato gli impegni legati alla riduzione delle emissioni di carbonio.

 

DONALD TRUMP JEROME POWELL

La decisione di BlackRock riflette il crescente peso delle pressioni da parte dei legislatori repubblicani, decisi a ridimensionare le ambizioni climatiche di Wall Street. La priorità per il partito conservatore è rafforzare l’autonomia energetica strategica degli Stati Uniti, spesso a discapito delle politiche di sostenibilità ambientale.

 

In una lettera indirizzata ai clienti istituzionali, BlackRock ha citato la "confusione" attorno alle sue pratiche Esg e il rischio legale come motivi del ritiro. "Questi impegni ci hanno esposto a critiche reputazionali e procedimenti legali", ha dichiarato la società guidata da Larry Fink.

 

blackrock

Mentre negli Stati Uniti l’abbandono degli obiettivi green è evidente, in Europa la traiettoria rimane opposta. Secondo Morningstar, nel terzo trimestre del 2023 il continente europeo ha raccolto 10,3 miliardi di dollari in fondi Esg, confermandosi leader globale con l’84% degli asset sostenibili. Amundi, Robeco, Pictet, Axa e BNP Paribas AM, tra gli altri, continuano a sostenere la transizione ecologica, nonostante i contraccolpi internazionali.

 

Tuttavia, il disimpegno americano potrebbe creare una frattura profonda nei mercati finanziari globali. Le banche e i fondi europei potrebbero essere costretti a escludere dagli investimenti molte società statunitensi che non soddisfano gli standard ESG dell’Unione Europea, con il rischio di congelare un mercato che finora ha alimentato la crescita sostenibile del blocco comunitario.

 

[…]

 

GRETA THUNBERG TIFA BLACKROCK

Nonostante il ritiro dalle iniziative green, BlackRock sostiene che circa due terzi dei suoi clienti principali, in particolare in Europa, rimangono impegnati verso obiettivi di "net zero". La società ha adottato un approccio più pragmatico, sottolineando che continuerà a valutare i rischi climatici insieme ad altri fattori d’investimento per soddisfare le esigenze dei clienti.

 

"L’etichetta Esg è stata politicizzata", ha ammesso Larry Fink, che ha progressivamente preso le distanze da una posizione che aveva inizialmente sostenuto con forza. Questo cambio di rotta segna una svolta importante per il futuro degli investimenti sostenibili, con conseguenze potenzialmente dirompenti per la transizione ecologica globale. […]

ursula von der leyen e donald trump a davos nel 2020