DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO…
Vittoria Puledda per "la Repubblica"
Ai tempi supplementari - quasi ai calci di rigore - ma alla fine sembra arrivata l'offerta giusta per i premi ex Milano, che Unipolsai deve cedere per ottemperare agli impegni presi con l'Antitrust.
Ormai infatti quasi nessuno riteneva che avesse chance, dopo le diffuse indiscrezioni di stampa, l'offerta dei belgi di Ageas; ieri è arrivata la conferma ufficiale: i cda di Ugf e di Unipolsai «hanno deliberato di non ritenere accettabile l'offerta ricevuta». Ma, i due cda hanno anche preso atto che la società ha ricevuto un'altra offerta, il 14 gennaio, da parte di Allianz spa, che ha presentato «una propria e differente proposta per l'acquisizione di talune attività assicurative della ex Milano assicurazioni».
E già ad un primo sguardo (è arrivata una manciata di ore fa) le valutazioni effettuate dal management hanno portato l'amministratore delegato Carlo Cimbri a dichiarare che la nuova proposta «presenta adeguate caratteristiche di congruità per UnipolSai ed è idonea a consentire al gruppo Unipol di adempiere alle misure, particolarmente rigorose, impartite dall'Antitrust».
Per questo, continua ancora la nota ufficiale Unipol, la proposta «verrà pertanto sottoposta con parere favorevole all'attenzione dei competenti organi deliberanti ». A questo punto il prossimo passaggio è il cda del 21 gennaio; l'auspicio è che per quella data si possano assumere «le opportune deliberazioni» sull'offerta e poi procedere «alla negoziazione e finalizzazione di accordi vincolanti».
Dunque, il nuovo soggetto è Allianz Italia, che con la sua proposta ha fermato gli orologi di quella che poteva diventare una procedura di inottemperanza da parte dell'Antitrust, per non aver venduto i premi che Unipol si era impegnato a cedere al momento della fusione con il gruppo Fonsai.
La sede italiana di Allianz, che nel nostro paese ha segnato una raccolta premi di 9,2 miliardi nei primi nove mesi del 2013 e di 10,2 miliardi nell'intero 2012, è presieduta peraltro da Carlo Salvatori, che in passato è stato amministratore delegato proprio di Unipol e che è tuttora presidente di Lazard Italia (che ha svolto il ruolo di advisor nell'operazione Unipol-Fonsai).
Top secret finora i termini della proposta Allianz: si conosce la qualità dell'offerta «congrua e idonea a consentire ad Unipol» di ottemperare ai vincoli Antitrust. Ma, sembrerebbe, Allianz non prenderà gli 1,7 miliardi di cessione premi chiesti a suo tempo, sufficienti a far scendere il nuovo gruppo assicurativo sotto il limite del 30% di quota di mercato in ogni provincia italiana.
Tuttavia, essendo già scesa la quota di UnipolSai (per scelte commerciali del gruppo e di pulizia di portafoglio) è probabile che la proposta Allianz sia più vicina al miliardo e mezzo di premi (e forse persino un pochino meno). Certo, è stata giudicata subito migliore dell'offerta Ageas, arrivata a sua volta sul filo di lana - il 19 dicembre - pochissimi giorni prima della scadenza del termine ultimo per le cessioni chiesto dall'Antitrust.
E a proposito delle ex assicurazioni Ligresti, è emerso che a metà degli anni Novanta Salvatore Ligresti ha provato a spostare la sua cittadinanza dall'Italia a Santo Domingo e aveva in mente anche di spostare la sede della Sai negli Stati Uniti. La circostanza è emersa nell'ambito delle verifiche Consob sulla reale proprietà delle scatole lussemburghesi di Premafin.
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