"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON……
Paolo Baroni per “La Stampa”
Un nuovo intoppo e quindi nuovo rinvio per la riforma del Fisco. A puntare i piedi, ancora una volta, Lega e Forza Italia che nel corso del vertice di maggioranza di ieri hanno chiesto di rendere vincolanti i pareri delle commissioni parlamentari sui decreti che daranno attuazione alla delega fiscale in modo da avere una ulteriore garanzia sul fatto che non ci sia un aumento delle tasse.
Richiesta respinta sia dal governo che dal relatore, il presidente della Commissione bilancio della Camera Luigi Marattin (Iv), nuove tensioni e seduta della Commissione di nuovo rinviata dalle 21 di ieri sera alle 13.30 di oggi.
Per Sestino Giacomoni, membro del Comitato di coordinamento di Forza Italia, la delega così come è stata definita «è troppo in bianco» e per questo a suo parere occorre «vigilare sui decreti delegati per non avere sorprese».
Per Marattin si tratta di «un non senso, perché l'istituto della legge delega non può prevedere pareri vincolanti».
A fronte della richiesta di Lega e Forza Italia di non votare l'esponente di Iv ha accettato rinviare tutto a oggi, «come ulteriore gesto di apertura e disponibilità. Ma sarà l'ultima volta - assicura - qualsiasi cosa succeda, poi si vota».
Lega e Forza Italia non solo insistono per inserire nella delega i pareri vincolanti ma propongono anche un emendamento che congela le aliquote delle cedolari esistenti sostenendo che in caso contrario non sono disposti a votare i testi riformulati dal ministero dell'Economia d'intesa con la maggioranza e a ritirare tutte le altre modifiche diverse da quelle concordate.
Secondo Marattin il primo, essendo sottoscritto anche da Fratelli d'Italia, verrà trattato come un emendamento di opposizione e come tale verrà discusso e votato. Mentre il secondo «ha a che fare con il sistema duale, che è contenuto fin dal documento delle commissioni Finanze. Se la Lega manterrà questo atteggiamento, evidentemente in commissione possiamo anche dare mandato al relatore sul testo originale, senza modifiche - ha aggiunto -. Però è quello che stiamo cercando di evitare».
Tra le novità concordate col Mef, proprio su proposta del centrodestra, è già stata prevista una clausola di salvaguardia in base alla quale dalla riforma del fisco «non deve derivare un incremento della pressione tributaria», ma evidentemente a Lega e Forza Italia non basta. Giacomoni, in particolare, teme che la riforma, ed in particolare quella del catasto, «a causa di qualche manina si trasformi in un aumento delle tasse».
Lo stesso vale per le cedolari: nella delega è confermata la «progressiva e tendenziale evoluzione del sistema verso un modello compiutamente duale attraverso l'applicazione, a regime, della medesima aliquota proporzionale di tassazione e, in via transitoria, di due aliquote di tassazione proporzionale, ai redditi derivanti dall'impiego del capitale, anche nel mercato immobiliari». «Le tasse su Bot e locazioni non devono aumentare» avverte il leghista Alberto Gusmeroli deciso a dar di nuovo battaglia.
DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI AL SENATODANIELE FRANCO MARIO DRAGHI ANDREA ORLANDO
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