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IL FONDO ELLIOTT NON È SODDISFATTO DI COME VANNO LE COSE IN TIM. FULVIO CONTI HA SPIEGATO AGLI AMERICANI CHE BISOGNA ASPETTARE LE NOMINE IN CDP, MA PAUL SINGER DEVE GARANTIRE UNA PLUSVALENZA AGLI INVESTITORI, E IN TEMPI BREVI - CONTI, DOPO CHE AVRÀ PARLATO CON I NUOVI MANAGER DELLA CASSA, CONVINCERÀ GENISH A SPINGERE PER UN PIANO INDUSTRIALE PIÙ AGGRESSIVO. MA I FRANCESI HANNO IN SERBO SORPRESE…
DAGONEWS
Il fondo Elliott non è soddisfatto di come stanno andando le cose in Tim. Tra zuffe e schermaglie, si perdono tempo e soldi, e Paul Singer deve garantire solo una cosa: una plusvalenza ai suoi investitori, e in tempi brevi. Stop. Tutto il resto è il solito fotoromanzo da capitalismo all'italiana.
Secondo gli americani, il piano industriale presentato da Genish non garantirebbe l'uscita in tempi brevi e con ricchi guadagni. Per questo Fulvio Conti cerca di convincere i gestori che col nuovo governo si potrà trattare solo dopo le nomine in Cassa depositi e prestiti. A quel punto, quando potrà definire una strategia per Tim e per le telecomunicazioni italiane insieme ai nuovi manager di Cdp, farà pressione su Genish per un piano industriale ancora più aggressivo.
Solo che in tutto questo Vivendi non starà a guardare e ha in serbo amare soprese. Come scritto su questo sito, i francesi hanno in mente di aumentare i consiglieri e arrivare quasi al pareggio con Elliott. E in assemblea le percentuali sono vicinissime.
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