DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI…
Francesco Semprini per “la Stampa”
Un numero sempre più piccolo di Paperoni controlla una quantità sempre maggiore della ricchezza complessiva del Pianeta. E' l'istantanea scattata da Oxfam International (osservatorio con base in Inghilterra), figlia di quella sperequazione che la crisi finanziaria ha reso più acuta.
L' analisi di Oxfam rivela come le 62 persone con i patrimoni più consistenti della Terra controllano la metà della ricchezza complessiva nel mondo. Si va ben al disotto quindi del famoso 1% di abitanti privilegiati nelle cui mani si concentrava lo stesso ammontare di ricchezze suddiviso fra il restante 99 per cento. Percentuale ripetuta allo sfinimento da quei movimenti di protesta che si battono contro le diseguaglianze ampliate dalla crisi di Wall Street e dei debiti sovrani, e che hanno allargato la forbice tra ricchi e poveri andando a indebolire la classe media, sino a cancellarla del tutto in alcuni casi.
La dinamica a cui si è assistito negli ultimi 5 anni mostra, secondo Oxfam, che il patrimonio della metà meno abbiente della popolazione mondiale - circa 3,6 miliardi di persone - è sceso del 41% (pari a mille miliardi di dollari). Allo stesso tempo, la ricchezza dei 62 super miliardari che capeggiano la classifica dei Paperoni del mondo stilata ogni anno da Forbes (sulla cui edizione del 2015 è stato condotto lo studio Oxfam) ha accumulato oltre 500 miliardi di dollari, fino a 1760 miliardi complessivi.
Di chi stiamo parlando? Dei vari Bill Gates, fondatore di Microsoft, con 79,2 miliardi di dollari, Carlos Slim, magnate messicano delle telecomunicazioni, 77,1 miliardi, Warren Buffet, l' oracolo di Omaha e guru degli investimenti, che tra beni e denaro vanta un patrimonio di 72,7 miliardi di dollari.
Fra i 62 ricchissimi ci sono anche due italiani, Maria Franca Fissolo (residenza a Monaco), vedova di Michele Ferrero, che grazie a Nutella può vantare ricchezze pari a 23,4 miliardi di dollari, al trentaduesimo posto nella classifica, e Leonardo Del Vecchio, patron di Luxottica, forte d' un patrimonio di 20,4 miliardi, grazie a cui conquista la quarantesima posizione. A far volare gli «inarrivabili» del Pianeta, ma non certo tutti, sono i paradisi fiscali e le abilità in materia di «gestione della ricchezza». Ammonta a circa 7600 miliardi di dollari il patrimonio complessivo conservato «off-shore», oltre la somma dei Pil di Germania e Regno Unito.
L'ampliamento del divario di ricchezza, quindi di quello sociale, vale pure per l' Italia, conferma la sezione dello studio dedicata al nostro Paese, con l' 1% dei cittadini che controlla quasi un quarto (il 23,4%) della ricchezza nazionale netta. Mentre fra 2000 e 2015 metà dell' incremento del benessere è finito in tasca ad appena un 10% di fortunati.
Negli Usa si va ben oltre con distanze ancora più accentuate visto che i 400 «top-billioner» contano nei loro forzieri 234 mila miliardi di dollari. E in base a una ricerca dall' Institute for Policy Studies, i 20 Paperoni a stelle e strisce - fra cui filantropi come Gates, Buffet, Mark Zuckerberg, Jeff Bezos, Larry Ellison, Michael Bloomberg o i fratelli Koch - si ripartiscono l' equivalente di ciò che è in possesso dal 50% dei loro connazionali, 152 milioni di anime, al netto delle donazione al riparo da fiscalità. Un' istantanea sinistra che arriva in coincidenza dei lavori del World Economic Forum di Davos, in Svizzera, raduno globale dei personaggi più potenti (e ovviamente più ricchi) del Pianeta.
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