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GENERALI, SULL’ATTENTI: GLI AZIONISTI DI MEDIOBANCA DOVRANNO REGISTRARE LE LORO AZIONI ENTRO OGGI, PER POTER VOTARE SULL’OFFERTA PUBBLICA DI SCAMBIO SU BANCA GENERALI, ALL’ASSEMBLEA DEL 21 AGOSTO – NELLE ULTIME SETTIMANE MOLTI SOCI STORICI HANNO VENDUTO (GAVIO, MEDIOLANUM) E SI SONO AFFACCIATI I FONDI (BLACKROCK HA IL 5%): COME FINIRÀ? IL FRONTE CONTRARIO È ACCREDITATO AL 40%. È GUIDATO DA DELFIN (19,9%) E CALTAGIRONE (9,9%), AZIONISTI FORTI ANCHE DI MPS. POI CI SONO GLI ENTI PREVIDENZIALI (ENASARCO ED ENPAM) CHE HANNO CIRCA IL 5,5%, I BENETTON E UNICREDIT, CHE POTREBBERO ASTENERSI – ALLA PARTENZA, I FAVOREVOLI HANNO CIRCA IL 33% (SERVE IL 50,01% DEI VOTI, IL 38-39 CON UN’AFFLUENZA AL 75-76%)
Estratto dell’articolo di Daniela Polizzi per il “Corriere della Sera”
Termina oggi il primo tempo della marcia di Mediobanca verso l’assemblea del 21 agosto. La partita si chiuderà in dieci giorni. Pochi, ma che potrebbero bastare per assistere a nuove mosse. Gli azionisti di Piazzetta Cuccia hanno tempo fino a stasera per registrare le loro azioni, passaggio obbligato per poi potersi esprimere […] sull’Offerta pubblica di scambio da 6,3 miliardi su Banca Generali.
L’esito, qualunque esso sia, è destinato a ridisegnare il profilo della finanza italiana.
La partita di Mediobanca avrà infatti effetti su Generali, di cui l’istituto guidato da Alberto Nagel ha il 13,1% e sullo sfondo è in corso l’Ops del Monte dei Paschi sulla stessa Mediobanca.
L’arrivo dei fondi hedge
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE MILLERI
L’interrogativo è se le posizioni degli azionisti di Mediobanca siano cambiate rispetto a quelle, solo stimate, dei giorni precedenti l’assemblea del 16 giugno, poi rinviata. In quel momento i soci sfavorevoli all’Ops su Banca Generali erano accreditati di un 40%.
Nell’ultimo mese il valore del titolo di Mediobanca è salito del 13%, segno che le compravendite sono state intense e che la mappa del capitale può essersi modificata.
Alcuni azionisti riuniti nell’Accordo di consultazione, tradizionalmente a sostegno dell’ad Nagel — nomi come i gruppi Mediolanum e Gavio — hanno venduto tutto o in parte facendo scendere il peso del patto dall’11,7% al 7,8%. Ma alcuni di loro hanno quote anche fuori dal perimetro dell’Accordo.
GLI AZIONISTI DI MEDIOBANCA ALL 11 AGOSTO 2025
Sono subentrati Blackrock che si è rafforzata al 5,06% (4,6% in azioni, il resto in strumenti finanziari) dal precedente 3,5% e sono arrivati molti fondi hedge dopo i pareri favorevoli dei proxy Iss, Pirc e quello atteso di Glass Lewis.
Per mandare in porto l’operazione Banca Generali, Mediobanca potrebbe contare su circa il 22-23% di voti favorevoli rappresentato da questa classe di investitori.
Un azionista storicamente vicino a Mediobanca è il gruppo Unipol (poco più del 2%) che ha fatto sapere di decidere in un cda prima dell’assise.
philippe donnet agorai innovation hub
[...] La fotografia assolutamente preliminare, vede in partenza circa il 33% favorevole all’operazione. Ma diverse sono ancora le variabili.
Ci sono posizioni da definire come quelle della Plt della famiglia Tortora salita quasi all’1%, in parte nel patto. Per portare a casa l’offerta su Banca Generali basterà il 50,01% dei voti.
L’affluenza è attesa attorno al 75-76%, ci vorrà quindi l’ok del 38-39% dei presenti. Le sorprese possono emergere ed è probabile che in assemblea si vada alla conta.
francesco gaetano caltagirone l urlo di munch - fotomontaggio lettera43
Il fronte contrario
C’è un fronte contrario all’operazione su Banca Generali — già accreditato dal mercato attorno al 40% — guidato da Delfin (19,9%) e Caltagirone (9,9%), azionisti anche di Mps. Entrambi oggi registreranno le loro azioni.
Anche se qui le sfumature contano. Il gruppo romano voterà contro. La holding della famiglia Del Vecchio è probabile che imbocchi lo stesso percorso che avrebbe battuto nell’assemblea del 16 giugno.
Si potrebbe cioè astenere — e l’astensione vale come un voto contrario — perché gli accordi strategici tra Generali-Banca Generali e Mediobanca non avrebbero ancora sufficiente chiarezza da fugare i dubbi. Delfin osserva le partite in corso e guarda all’Ops del Monte dei Paschi che si chiuderà l’8 settembre.
Poi ci sono gli enti previdenziali (come Enasarco ed Enpam) che hanno circa il 5,5% e che potrebbero infoltire le fila degli sfavorevoli o scegliere di astenersi.
Edizione dei Benetton non ha ancora preso una decisione sul suo 2,2% ma potrebbe astenersi. E la stessa strada potrebbe essere scelta anche da Unicredit (1,9% in azioni e un altro 2% per conto di clienti). Sempre che la banca abbia ancora le azioni in portafoglio.
luigi lovaglio il gordon gekko dei riccarelli
all armi siam banchieri servizio di report su mps mediobanca 9
LA STAMPA - PUBBLICITA DELL OPS DI MPS SU MEDIOBANCA
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