DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
Giovanni Pons per “la Repubblica”
«No, nessuno ci ha chiesto di rallentare, nessuno ha chiamato», risponde agli analisti l'ad di Tim Pietro Labriola, «il piano A resta per Tim il migliore. L'eventuale vendita a Cdp rimane l'opzione che dovrebbe massimizzare il valore».
L'alternativa doveva metterla in campo il governo già questa settimana, con il sottosegretario Alessio Butti che doveva incontrare prima la Cdp e poi i francesi di Vivendi per esporre l'ormai famoso piano Minerva.
Ma i colloqui si sono fermati sul nascere, a quanto si apprende da fonti governative, perché l'ad di Cdp Dario Scannapieco avrebbe riferito che la Cassa non può lanciare un'Opa su Tim. Di qui lo stallo e la conseguente irritazione da parte di Butti e del Mise, che ha anch' esso voce in capitolo nella partita.
Dunque come si esce dallo stallo? Difficile dirlo, alcuni banchieri stanno lavorando all'ipotesi che a lanciare un'Opa parziale non sia la Cassa ma un fondo infrastrutturale (stile Kkr) attraverso un veicolo a cui Cdp e Vivendi conferiscano il loro 34% di Tim e poi si proceda tutti insieme allo spacchettamento della società telefonica. Ma la strada appare ancora lunga.
ALESSIO BUTTI GIORGIA MELONIPIETRO LABRIOLA DARIO SCANNAPIECO GIOVANNI GORNO TEMPINI PIETRO LABRIOLAALESSIO BUTTI GIORGIA MELONI
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