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MUSTIER STOPPATO - AL CDA DI DOMANI GLI E' STATO SCONSIGLIATO DI PORTARE LA QUANTIFICAZIONE DELL’AUMENTO DI CAPITALE PER UNICREDIT - GLI ARABI CHIEDONO DI VENDERE PEKAO E PIONEER E CHISSA’, MAGARI PURE LA QUOTA DI MEDIOBANCA (CHE HA IN SENO GENERALI) - SOLO ALLA FINE GLI EMIRATINI SONO PRONTI A METTERE MANO AL PORTAFOGLIO

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mohammed bin zayed al nahyan e luca di montezemolomohammed bin zayed al nahyan e luca di montezemolo

 

Domani è in programma il consiglio di amministrazione di Unicredit. Jean Pierre Mustier aveva in animo di portare alla riunione l’ammontare complessivo dell’aumento di capitale in programma. Ma è stato invitato a non farlo. Definire il numero ed ufficializzarlo potrebbe innescare tensioni di mercato; soprattutto visto l’andamento (non particolarmente entusiasmante) dell’operazione analoga avviata da Montepaschi by JpMorgan.

JEAN PIERRE MUSTIER JEAN PIERRE MUSTIER

 

Ad essere particolarmente perplessi sulla strategia dell’amministratore delegato sarebbero gli arabi di Aabar, primi azionisti (con oltre il 5%) di Unicredit. Gli emiratini avrebbero fatto sapere a Mustier che, prima di indicare l’ammontare dell’aumento di capitale, Mustier dovrebbe espletare e definire tutte le dismissioni in programma. Ma soprattutto non limitarle a Pekao e Pioneer. E prendere in considerazione anche la cessione della quota di Unicredit in Mediobanca.

 

bollore nagel mediobanca interna nuovabollore nagel mediobanca interna nuova

E per due ragioni. La prima: Piazzetta Cuccia è ormai diventata una concorrente di Piazza Gae Aulenti nel retail; ed i doppioni non funzionano mai. La seconda: il gioiello di Mediobanca è la partecipazione in Generali, e - chissà - forse quella quota potrebbe interessare Vincent Bollorè...