bollette gas elettricita giorgetti tajani

GOVERNO IN BOLLETTA – TAJANI AVEVA ANNUNCIATO PER LUNEDÌ IN CONSIGLIO DEI MINISTRI UNA NORMA PER ABBASSARE I COSTI DELL’ENERGIA PER IMPRESE E FAMIGLIE. MA IL PROVVEDIMENTO SLITTA. AL TESORO CHIEDONO PIÙ TEMPO PER CAPIRE COME FARE – L’IPOTESI PIÙ CONCRETA È L’AZZERAMENTO DELLO SPREAD TRA IL PREZZO DI RIFERIMENTO ITALIANO DEL GAS E QUELLO DEL TTF DI AMSTERDAM, SUPERIORE DI OLTRE DUE EURO AL MEGAWATTORA – NELL’ULTIMO ANNO IL PREZZO MEDIO ALL’INGROSSO DELL’ELETTRICITÀ IN ITALIA È AUMENTATO DEL 44%...

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Estratto dell’articolo di Marco Franchi per “il Fatto Quotidiano”

 

BOLLETTE LUCE

Una bella mano, al povero ministro Giancarlo Giorgetti, gliel’ha già data la telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin: per quanto di concreto ci sia ancora poco, è bastato che prendesse corpo una labile via ai colloqui per la pace in Ucraina per abbassare il prezzo del gas di 9 euro al megawattora. Ieri sul mercato olandese, che è quello di riferimento per l’Europa, il metano passava di mano a 50 euro al MWh: tre giorni fa aveva sfondato quota 59 euro, un calo di circa il 15%.

 

Ora il governo dovrebbe fare il resto: una norma per abbassare i costi dell’energia per imprese e famiglie. Ma la misura non dovrebbe andare in Consiglio dei ministri lunedì, come aveva annunciato il vicepremier Antonio Tajani. Serve più tempo per capire come fare.

 

giancarlo giorgetti antonio tajani

[…]  Giorgetti, giovedì in Senato, aveva sostenuto che “nelle prossime settimane dovrà essere assunto un provvedimento con riferimento a queste dinamiche dei prezzi” e dato la colpa dell’ennesima fiammata dei prezzi del gas (e conseguentemente dell’elettricità) a “dinamiche che talvolta hanno anche caratteristiche speculative”.

 

In realtà la “speculazione”, in un mercato basato su prezzi spot e contratti futures, è la regola non l’eccezione. Peraltro il calo dei prezzi seguito all’estemporanea iniziativa di Trump testimonia che il problema, più che la speculazione, è la mancanza di gas russo dal mercato europeo e la prospettiva della sua sparizione entro un paio d’anni (nel 2024 ne ha coperto ancora quasi il 20%).

 

ttf borsa gas amsterdam

Detto questo, 50 euro al megawattora – che si traduce in 150 euro per la corrente – è un prezzo troppo alto per famiglie e imprese: il governo, finora colpevolmente silente, dovrà intervenire. Il problema, non sorprenderà nessuno, è decidere come: una stagione di nuovi sussidi per alleggerire le bollette come nel 2022 e 2023 è esclusa dai vincoli di bilancio europei (l’energia è un’arma, ma non gode di esenzione come le spese per la difesa...). Le ipotesi in campo sono diverse, tutte aiutano, nessuna sarà risolutiva.

 

La più immediata da percorrere è l’azzeramento dello spread tra il prezzo di riferimento italiano (Italian gas index) e quello del Ttf di Amsterdam, oggi superiore anche di oltre due euro al megawattora. […]

 

BOLLETTA IN FIAMME

Provvedimenti utili, ma non risolutivi. Ben diversa sarebbe l’idea, pure accarezzata al Tesoro, di sospendere la tassa sulle emissioni di CO2 (Ets) che pesa per circa un quarto del costo finale della bolletta elettrica e potrebbe alleviare gli utenti finali di una cifra compresa tra due e tre miliardi.

 

Problema: è la Commissione Ue che deve decidere. Il governo italiano glielo ha chiesto, ma non ha il potere di imporlo. Per questo Giorgetti aveva parlato di un provvedimento “nelle prossime settimane”, ma i partiti del suo governo hanno provato a mettergli fretta: se non per il Paese, a livello comunicativo far finta di fare qualcosa è sempre meglio che non far niente.

tajani giorgetti

BOLLETTE GAS