DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
1 - GRECIA: FONTI GOVERNO, ADESIONI A SWAP DEBITO OLTRE IL 75%
Radiocor - L'adesione delle banche allo swap dei titoli di stata ellenici 'ha superato il 75%' e alla fine dei conti dovrebbe essere 'molto, molto alta'. E ' quanto ha indicato una fonte governativa greca secondo quello che riportano le agenzie internazionali. La soglia del 75% era quella considerata minima dal governo greco per poter dare attuazione al concambio dei vecchi titoli con quelli nuovi anche se idealmente l'esecutivo di Atene spera che si possa arrivare al 90%.
2 - BORSA, LA GIORNATA: EUROPA SU CON GRECIA,OK MILANO MA TONFO ENEL
(LaPresse) - A pochi minuti dalla chiusura dei mercati europei il governo della Grecia ha spiegato che l'adesione al bond swap ha già raggiunto tra i sui creditori il 75%. La giornata è cominciata stamane sull'onda dell'ottimismo, con gli investitori che hanno fiutato da subito un probabile buon esito dell'operazione, i cui dati definitivi verranno diffusi domani da Atene. Milano chiude in rialzo, con l'indice Ftse Mib che sale dell'1,62% a 16.664,25 punti, come il Ftse All-Share che avanza dell'1,62% a 17.637,21 punti. Oggi lo spread tra Btp e Bund decennali è sceso sotto i 300 punti, come non accadeva dallo scorso primo settembre, per poi riposizionarsi appena sopra.
Chiudono toniche anche le principali Borse europee. Il Ftse 100 di Londra sale dell'1,18% a 5.859,73 punti, il Dax di Francoforte avanza del 2,45% a 6.834,54 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un incremento del 2,54% a 3.478,36 punti. A Madrid l'indice Ibex cresce dell'1,78% a 8.307,4 punti, mentre il listino generale di Atene balza del 3,18% a 768,9 punti. Nel mantenere oggi i tassi di interesse invariati all'1% per marzo, il presidente della Bce, Mario Draghi, ha affermato che, nonostante le iniezioni di liquidità per oltre 1.000 miliardi di euro, l'Eurotower è meno esposta a rischi di Fed e Bank of England.
A Milano vola il comparto bancario, con Banco Popolare (+1,62% a 1,632 euro), Banca Montepaschi (+2,94% a 0,4231 euro), Bper (+3,87% a 6,435 euro), Popolare di Milano (+3,26% a 0,5225 euro), Intesa Sanpaolo (+2,73% a 1,503 euro), Mediobanca (+1,87% a 4,902 euro), Ubi Banca (+3,4% a 3,586 euro) e Unicredit (+1,85% a 4,076 euro).
Decolla Impregilo (+8,78% a 2,88 euro) dopo la decisione di Salini di aumentare ulteriormente del 4% la sua quota per sfidare i Gavio ed eguagliare la loro partecipazione del 29,9%. Brillante anche la galassia Agnelli, con Fiat (+6,29% a 4,698 euro), Fiat Industrial (+4,48% a 8,165 euro) e la controllante Exor (+3,88% a 19,29 euro).
3 - SPREAD BTP-BUND CHIUDE IN CALO A 301 PUNTI BASE
(LaPresse) - Chiusura in calo per lo spread tra Btp e Bund a 10 anni, che si attesta a 301 punti base. Il differenziale è sceso oggi fino a livelli che non si vedevano dalla fine dello scorso agosto, toccando un minimo intraday di 293 punti. Ieri lo spread aveva chiuso a 317 punti. Il rendimento dei Btp decennali italiani sul mercato secondario è al 4,81%.
4 - ENEL: S&P TAGLIA RATING DA A- A BBB+, OUTLOOK STABILE
(ANSA) - Standard & Poor's ha tagliato il rating a lungo termine di Enel da A- a BBB+, adeguandolo a quello della Repubblica italiana. L'agenzia ha confermato ad A-2 il rating a breve termine. A seguito della rimozione del creditwatch negativo, l'outlook è stato a sua volta classificato come stabile
5 - ENEL: CONTI, MERITIAMO RATING 'A' MA DIFFICILE MANTENERLO SUPERIORE A ITALIA
(Adnkronos) - ''Continuiamo a pensare che siamo coerenti con un rating 'A' ma quello della Repubblica italiana e' tripla 'B'. Noi possiamo essere un eccezione? Sappiamo che e' difficile per un'azienda avere un rating superiore a quello del proprio paese''. Ad affermarlo e' l'ad di Enel, Fulvio Conti, commentando l'eventuale taglio al rating da parte di Standard and Poor's. Se ci sara' un'eventuale riduzione del rating, aggiunge Conti in occasione della presentazione del piano industriale 2012-16 alla comunita' finanziaria, ''penso che vada fatta a fronte di una stabilita' delle prospettive''.
Il gruppo, sottolinea, ''porta avanti i suoi programmi e i suoi investimenti e teniamo in debito conto la possibilita' di garantire un adeguato ritorno su investimento ai nostri azionisti con la nostra politica di dividendi. Se ci dovesse essere un downgrading questo finirebbe per garantire stabilita perche' eliminerebbe le residue ansie'' legate a questa eventuale decisione.
6 - FONSAI:PELUSO,RIDUZIONE AUMENTO CAPITALE? PREMATURO PARLARNE
(ANSA) - E' ancora troppo presto per decidere su un'eventuale riduzione dell'aumento di capitale fino a 1,1 miliardi di euro che Fonsai ha in programma di fare. "E' prematuro parlarne" ha spiegato il direttore generale del gruppo assicurativo lasciando la sede di Banca Leonardo. "Il 15 ci sarà il consiglio e in quella sede risponderemo" alla richiesta di Premafin di valutare una riduzione dell'aumento di capitale ha detto il vicepresidente di Fonsai, Antonio Talarico, avvicinato nei pressi di una sede del gruppo Ligresti.
7 - FONSAI: PER PREMAFIN IPOTESI SLITTAMENTO CDA
(ANSA) - Potrebbe slittare il cda di Premafin in programma il 16 marzo per l'approvazione del bilancio a causa della necessità di svolgere l'impairment test sulla quota in Fonsai. E' quanto affermano fonti vicine al dossier spiegando che il cda si dovrebbe svolgere comunque entro la fine di marzo. Ieri Maurizio Dallocchio, professore della Bocconi incaricato da Premafin di svolgere il test, aveva detto che "c'é un grande lavoro da fare" auspicando che il cda valutasse "la necessità " di un rinvio della riunione di metà marzo.
8 - ENI: ISTRUTTORIA ANTITRUST PER POSSIBILE ABUSO POSIZIONE DOMINANTE
Radiocor - 'L'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 6 marzo 2012, ha deciso di avviare un'istruttoria per verificare se Eni, in violazione delle norme europee sulla concorrenza, abbia abusato della posizione dominante detenuta nei mercati del trasporto internazionale di gas in Italia (attraverso i gasdotti Tag e Transitgas, che consentono il trasporto del gas acquistato presso i mercati spot europei), con conseguenze principalmente sulla fornitura di gas ai clienti industriali'. Lo afferma una nota dell'Autorita'.
9 - BMW: UTILE RECORD 2011 A 4,9 MLD (+51,3%), AUMENTA IL DIVIDENDO...
Radiocor - A tutto gas i risultati del gruppo Bmw che l'anno scorso ha segnato un utile netto record a 4,9 miliardi di euro (+51,3%) su un fatturato d i 68,8 miliardi (da 68,1 miliardi nel 2010). Lo comunica la casa di Monaco, che ha spiegato la buona performance con un record di vendite. Forte di questo andamento, il gruppo proporra' all'assemblea degli azionisti un aumento delle azioni ordinarie e privilegiate di un euro ciascuna rispettivamente a 2,30 e 2,32 euro (da 1,30 e 1,32 nel 2010).
10 - BCE: RISCHIO PREZZI, L'EUROTOWER PREFERISCE ASPETTARE
Mirca Mantero per Radiocor - La Bce ha lasciato tutto fermo dopo la riunione di oggi a Francoforte: tasso di rifinanziamento all'1% e nessuna novita' sulle misure non convenzionali, ma ha ridotto, per il terzo trimestre consecutivo, la stima di crescita dell'Eurozona per quest'anno, diventata negativa anche se di poco (-0,1% contro +0,3% previsto in dicembre) a conferma del forte impatto della crisi del debito sovrano e degli aggiustamenti di bilancio necessari per contrastarla. Contemporaneamente, le stime sull'inflazione sono state alzate per il 2012 (da 2% a 2,4%) e il 2013 (da 1,5% a 1,6%).
Con l'inflazione per tutto quest'anno ancora stabilmente al di sopra del 2% che e' il target della Bce per mantenere la stabilita' dei prezzi nel medio termine, si allontana la possibilita' di nuovi allentamenti monetari o di altre misure non convenzionali. Poco probabili anche nuove mega-aste come quelle tenute in dicembre e febbraio che, ha detto Draghi, hanno avuto un impatto 'potente' sui mercati, riportando liqui dita' e investitori sui segmenti del debito sovrano e dei covered bond bancari e, in parte, anche nell'interbancario. Draghi ha voluto sottolineare piu' volte che non e' compito della Bce risolvere i problemi a Governi e banche e che quindi 'la palla passa' ora a loro che devono attuare un totale consolidamento dei conti assieme alle riforme strutturali da un lato e puntare a rafforzare i bilanci dall'altro, per completare l'opera avviata dall'Eurotower.
Non si e' parlato, durante la riunione, di tassi di interesse, per i quali e' prevedibile, come da attese, una fase prolungata di attendismo. Draghi ha anche risposto alle voci di polemiche con la Bundesbank e alle critiche sui rischi eccessivi che la Bce avrebbe assunto con le misure non convenzionali. 'Siamo tutti sulla stessa barca - ha detto - e io ho tutte le intenzioni di fare le cose giuste e di farle assieme a tutto il Consiglio'.
11 - FENDER ENTRERÃ IN BORSA, STUDIA IPO DA 200 MILIONI DI DOLLARI
(LaPresse/AP) - La Fender Musical Instruments Corp., produttrice delle leggendarie chitarre Fender, punta a entrare in Borsa e a raccogliere con una Ipo 200 milioni di dollari. L'azienda fu fondata dal 1946 da Leo Fender e le sue chitarre sono state suonate negli ultimi decenni da alcune delle più celebri icone del rock, dai Beatles a Jimi Hendrix ed Eric Clapton. "Il marchio Fender in particolare - riferisce la compagnia in un documento - è strettamente associato alla nascita del rock 'n' roll e ha una forte eredità nella musica e nella cultura popolare".
L'azienda si definisce il maggiore produttore statunitense di chitarre e bassi elettrici e acustici, ma produce anche amplificatori e altri strumenti, come banjo, ukulele e mandolini, e vende strumenti sotto diversi marchi come Squier, Jackson, Guild, Ovation e Latin Percussion. Circa 100 milioni che saranno raccolti nella Ipo, spiega l'azienda dell'Arizona, serviranno a ripagare i debiti. La Fender punta a essere quotata sul Nasdaq, ma ancora non ha reso pubblici i dettagli dell'operazione, né quando intende presentare la Ipo.
12 - BANKITALIA: CODACONS, VERGOGNA DATI SU CALO PRESTITI
(ANSA) - "Secondo i dati di Bankitalia le banche italiane continuano imperterrite a viaggiare con il freno tirato, per non dire in retromarcia, concedendo meno prestiti sia alle imprese che alle famiglie, nonostante nel mese di dicembre 2011 abbiano incassato dalla Bce la bellezza di 116 miliardi all'1%". Per il Codacons è "una vergogna". L'associazione di consumatori ricorda che "per accertare come siano spariti i soldi prestati della Bce, sia quelli di dicembre che di febbraio (139 miliardi di euro)", ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma.
A gennaio, infatti, il tasso di crescita sui dodici mesi dei prestiti al settore privato è sceso all'1,6% dal 2,3% di dicembre 2011. I prestiti alle società non finanziarie calano all'1,3% dal 2,6%, mentre il tasso di crescita dei prestiti alle famiglie flette al 3,1% dal 3,4. Tutto ciò nonostante il tasso di crescita sui 12 mesi delle sofferenze bancarie sia diminuito a gennaio al 18,9% rispetto al 19,5% del mese precedente. In pratica, spiega il Codacons, "le banche continuano a darti l'ombrello quando c'é il sole e a togliertelo quando piove: si fanno prestare i soldi ma poi li utilizzano per operazioni finanziarie speculative e non certo per fare economia reale".
13 - FISCO, CGIA: IMU PIÃ LEGGERA DI ICI PER FAMIGLIE CON FIGLI A CARICO
(LaPresse) - L'Imu sulla prima casa sarà più leggera dell'Ici, almeno per quasi tutte le famiglie con figli a carico. In termini assoluti, invece, l'Imu peserà mediamente di più sulle tasche dei proprietari di prima casa residenti a Roma (397 euro), a Bologna (345 euro) e a Bari (297 euro).
E' il risultato di un'analisi della Cgia di Mestre, che ha fatto un confronto tra quanto pagavamo di Ici qualche anno fa (tenendo conto delle aliquote e delle detrazioni applicate allora) e quanto pagheremo quest'anno con l'introduzione dell'Imu, ipotizzando che tutti i Sindaci dei Comuni capoluogo analizzati in questa simulazione applicheranno l'aliquota ordinaria del 4 per mille. Inoltre, nell'applicazione della nuova imposta, si è considerata la detrazione di 200 euro prevista dalla legge per ciascuna abitazione principale e gli ulteriori 50 euro che saranno riconosciuti per ogni figlio a carico (under 26), sino ad un massimo di 8.
14 - FS: PER CENTOSTAZIONI IN 2011 RICAVI A 77,6 MLN E UTILI A 9,9 MLN
(Adnkronos) - Utili e ricavi in crescita per Centostazioni nel 2011. Il cda della societa' costituita da Ferrovie dello Stato Italiane SpA (60%) e Archimede 1 SpA (40%) - Gruppo Save, ha approvato il progetto di bilancio dello scorso esercizio che evidenzia ricavi totali per 77,6 milioni di euro, in crescita dell'1,2% rispetto ai 76,7 milioni di euro del 2010, in linea con il trend positivo manifestatosi in tutte le aree di business in cui opera.
Anche il risultato operativo (ebit), pari a 15,8 milioni di euro, e' superiore al valore del 2010 (+1,2% rispetto ai 15,6 milioni di euro del 2010), pur in un contesto di generale recessione dell'economia. Il risultato economico dell'esercizio 2011 chiude con un utile netto di 9,9 milioni di euro, +2,1% rispetto ai 9,7 milioni di euro del 2010 (+0,2 milioni di euro).
Significativi, evidenzia la societa', i risultati registrati nei principali indici economici e patrimoniali: miglioramento del roe a 44,3%, rispetto al 37,4% del 2010; ros a 20,3%, in linea con il risultato del 2010; tenuta del roi a 27,9%, rispetto al 29,6% del 2010. Molto positivi gli indicatori di Customer Satisfaction relativi alla qualita' percepita dai clienti in termini di pulizia, decoro e comfort delle stazioni gestite, pari al 93,6%, che superano mediamente di due punti percentuali gli indici del 2010, pari al 91,4%.
15 - SOCIETE GENERALE: FIDITALIA, HAZAN NUOVO CONDIRETTORE GENERALE E DEPUTY CEO
(Adnkronos) - Alain Hazan e' il nuovo condirettore generale e deputy ceo di Fiditalia, societa' di credito al consumo del gruppo Socie'te' Ge'ne'rale. Lo comunica la societa'. Milanese, 52 anni, laureato in Finanza e Business Administration all'Universita' Bocconi, Hazan proviene da Fortis, dove e' stato ceo della divisione Private Banking. In precedenza e' stato amministratore delegato di Citifin, la societa' di consumer finance di Citibank, e country head per l'Italia di Citibank Consumer Bank.
16 - LA RIVINCITA ASIATICA PASSA ANCHE PER L'ALLEANZA TATA-CHERY
Romeo Orlandi per Radiocor - Le tensioni politiche dominano l'attenzione dei media e dell'opinione pubblica indiani. La tornata elettorale, in attesa delle elezioni legislative il prossimo anno, ha catalizzato l'interesse, congiuntamente alla detenzione dei due maro' italiani nel Kerala. Il mondo economico non ha tuttavia trascurato un annuncio importante e foriero di sviluppi di piu' vasta portata. Il gruppo Tata ha annunciato di avere identificato il partner cinese con il quale avviare la produzione nel Regno di Mezzo dei modelli della sua controllata inglese Jaguar Land Rover (JLR). Pur nel riserbo delle trattative, e' ormai sicuro che il costruttore da coinvolgere nella joint-venture sara' Chery Automobile. Fondata nel 1997, l'azienda dell'Anhui e' il settimo produttore automobilistico cinese. La joint-venture inizialmente produrra' le Land Rover e un modello studiato dai due partner per il mercato cinese.
Avra' inoltre un centro di ricerca ed una piccola fabbrica per la produzione di motori. E' immagina bile che successivamente si dia luogo alla realizzazione di Jaguar, sempre per il mercato cinese. Finora, i due prestigiosi marchi - le auto berline per la Jaguar ed i Suv per la Land Rover - continueranno ad essere esportati per continuare le loro vendite. La Cina, per la casa inglese del gruppo Tata, rappresenta il piu' grande mercato di destinazione secondo soltanto a quello interno. Le automobili del gruppo JLR rappresentano da sole il 10% delle esportazioni britanniche in Cina.
Sta dunque concretizzandosi tra i due giganti asiatici un classico esempio di business globalizzato, senza frontiere. E' basato sulle capacita' produttive, in questo caso in Gran Bretagna e Cina, su quest'ultimo mercato, sulla proprieta' e sulla finanza indiana. La novita' risiede nel ruolo protagonista che hanno i paesi asiatici ed in quello comprimario, sebbene redditizio, dell'ex potenza coloniale. La JLR e' stata infatti acquisita nel 2008 dal gruppo Tata che l'ha salvata dal fallimento al quale era destinata.
E' dunque ormai proprieta' del gruppo multinazionale piu' famoso dell'India (che ha anche acquistato nel paese la famosa acciaieria Corus) ed e' soggetta ai suoi intendimenti. Tata comunque non si e' disimpegnata dal Regno Unito, dove addirittura e' il maggiore datore di lavoro privato. Alle sue dipendenze vi sono 45.000 addetti, quasi tutti nell'industria, la meta' dei quali lavora negli storici stabilimenti della JLR. Il suo destino e' tuttavia ora nelle mani dell'Asia e della globalizzazione, perche' anche nel settore automotive produzione, consumo e prospettive di crescita si trovano ad Oriente.
* Presidente Comitato Scientifico Osservatorio Asia
PAPADEMOS E BARROSO CHARLES DALLARA FULVIO CONTI Piergiorgio Pelusoqrn93 salvatore giulia ligrestiPAOLO SCARONI mario draghi CHITARRE FENDERIGNAZIO VISCO resize MAURO MORETTI Soc Genratan tata
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