CANTIERI INFINITI – IL GRUPPO CALTAGIRONE PRONTO A USCIRE DALL’AUTOSTRADA LIVORNO-CIVITAVECCHIA E A LASCIARE IL COMANDO AD AUTOSTRADE – NELLO SBLOCCA-CANTIERI IL GOVERNO AVEVA MESSO APPENA 270 MILIONI SU DUE MILIARDI

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Corrado Zunino per “la Repubblica

 

Premio Guido Carli Francesco Gaetano Caltagirone con la fidanzata Malvina Premio Guido Carli Francesco Gaetano Caltagirone con la fidanzata Malvina

La tormentata vicenda della futura autostrada Tirrenica conosce un nuovo passaggio societario, che potrebbe rallentarne l’esecuzione. In questi giorni è in corso un riassetto azionario che sarà ratificato nei prossimi consigli di amministrazione dei privati che controllano la Società autostrada tirrenica (Sat). La Vianco del Gruppo Caltagirone è pronta a uscire e Autostrade per l’Italia è in procinto di tornare a guidare da socio di maggioranza la concessionaria creata nel 1968 per trasformare l’Aurelia in un’autostrada nel tratto Civitavecchia- Livorno, lungo 242 chilometri.

 

Oggi Sat è costituita da tre soci forti, alla pari al 25 per cento: Autostrade per l’Italia, il concessionario autostradale più importante nel paese, la Vianco, ramo autostrade della Vianini di Francesco Gaetano Caltagirone, e la Holcoa che raggruppa le cooperative rosse emiliano-romagnole. Quote inferiori sono in mano a Montepaschi e alla Salt di Marcello Gavio. Ininfluenti le partecipazioni delle Province di Viterbo e Grosseto e delle rispettive camere di commercio.

antonio_bargoneantonio_bargone

 

Lo scorso 20 giugno il commissario straordinario del governo per la realizzazione dell’autostrada Tirrenica, Antonio Bargone, che della Sat è anche presidente, si è dimesso dalla funzione pubblica mantenendo quella privata. Bargone ha accusato il governo di non credere nell’opera: «La mancata approvazione del decreto sblocca cantieri », scrisse il commissario al ministro Lupi e al sottosegretario Delrio, «rischia di compromettere la realizzazione dell’intera opera e può comportare l’interruzione dei lavori in corso tra Civitavecchia e Tarquinia». Lo “sblocca cantieri”, dopo quella lettera, ha avuto in realtà due successivi passaggi positivi (decreto approvato lo scorso 30 agosto), ma dall’elenco delle opere da finanziare è uscita proprio la Tirrenica. A fronte di un investimento complessivo da 2 miliardi, il governo aveva messo a bilancio 270 milioni.

Riccardo NenciniRiccardo Nencini

 

«Siamo sempre pronti a fare la nostra parte e a erogare i finanziamenti pubblici, ma attendiamo che ci sia chiarezza da parte dei privati», dice ora il viceministro ai Trasporti Riccardo Nencini, sponsor dell’autostrada che corre lungo il suo collegio elettorale. Palazzo Chigi convocherà a ore un incontro con tutti i soci della Sat, compresi quelli uscenti.

 

La Vianco aveva acquistato il 25 per cento della Società Tirrenica nel 2011 (per 24,4 milioni) proprio da Autostrade per l’Italia, allora titolare di tutte le quote. Quell’ingresso forte aveva portato con sé gli altri tre soci.

 

I vertici di Autostrade confermano che il cantiere da Civitavecchia a Tarquinia, il sesto lotto da 14,6 chilometri aperto da tre anni, sarà portato a termine, ma sui progetti futuri rimandano ai prossimi cda. Il viceministro Nencini ricorda che i due terzi degli oneri dell’autostrada dovranno essere, comunque, affrontati dai privati.