LA MERCEDES SALTA IN SELLA ALLA MV AGUSTA - IL GRUPPO TEDESCO RILEVA UNA QUOTA (DAL 15 AL 25%) - DALLA GERMANIA ARRIVERANNO SUBITO 25-30 MILIONI - È LA RISPOSTA ALL’OPERAZIONE AUDI-DUCATI?

Daniela Polizzi e Daniele Sparisci per il "Corriere della Sera"

 

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AGUSTA
MV AGUSTA

Benzina tedesca e motori italiani. La Mercedes-Daimler salta in sella alla Mv Agusta, uno dei marchi che hanno scritto un pezzo di storia del motociclismo mondiale. Erano gli anni 60, quelli dei titoli collezionati come figurine da Giacomo Agostini. Il gruppo automobilistico di Stoccarda è pronto ad acquistare una quota dell’azienda varesina che punta a 9.500 moto vendute entro fine anno.

 

L’accordo arriva dopo mesi di trattative e dovrebbe essere reso noto tra un paio di settimane, forse già all’ Eicma, il salone della moto al via a Milano il 4 novembre. Bocche cucite a Schiranna, non parla Giovanni Castiglioni proprietario di Mv, figlio di quel vulcanico Claudio che nel 1992 si comprò l’azienda. Nessun commento neanche dalla Germania, ma al dossier mancano soltanto alcune rifiniture.

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La Mercedes entra come socio di minoranza — con una partecipazione compresa fra il 15 e il 25% — attraverso la controllata Amg, specializzata in vetture ad alte prestazioni. La stessa che ha ottenuto il 5% di Aston Martin attraverso lo scambio di tecnologie. Alla quota complessiva Mercedes arriverà in più tappe, a seconda del fabbisogno di capitali di Mv previsti nel piano industriale. L’obiettivo è portare a quota 200 milioni i ricavi entro il 2017 e salire a quota 20 mila moto. Il supporto verrà dalla Germania che coprirà parte del fabbisogno stimato in 25-30 milioni. Ma design e tecnica resteranno italiani.

 

AudiAudi

Il matrimonio lombardo-tedesco darà vita a un’ampia collaborazione, i primi risultati si vedranno già a primavera. Per Mv l’ingresso di un socio industriale forte è una boccata d’ossigeno e consente di affrontare il futuro con più serenità. Mercedes, oltre a sostenere le attività di comunicazione e di marketing, aiuterà il partner a sviluppare la rete di concessionarie all’estero, in mercati strategici come Usa, Germania, Giappone dove la richiesta di supercar e di maxi moto cresce di pari passo. L’obiettivo è costruire una rete di cento dealer.

 

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DUCATI
LOGO DUCATI

È la risposta Mercedes all’operazione Audi-Ducati? A quanto pare no, Stoccarda preferisce una linea più soft lasciando alla famiglia Castiglioni il controllo e le scelte strategiche sulle due ruote. Ma coglie al volo l’occasione per mettere le mani su un pezzo di eccellenza artigianale del made in Italy, che garantisce un consistente ritorno d’immagine e non solo. Per Castiglioni la partita è cruciale. Anche per essere pronto a gennaio 2015. Quando inizierà a vendere il suo ultimo gioiello, la Turismo veloce 800.