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"FIBER TO NOWHERE! - GUBITOSI RINTUZZA BASSANINI SENZA TANTI COMPLIMENTI: ''TIM E OPEN FIBER? NON POSSIAMO CREARE UN OPERATORE DISINTEGRATO, ELIMINANDO ESPERIENZE, COMPETENZE E SINERGIE, INSEGUENDO SISTEMI E MODELLI PECULIARI CHE NON HANNO RISCONTRATO SUCCESSO IN NESSUNA PARTE DEL MONDO'' - IL PRESIDENTE DI OPEN FIBER, UN FINE GIURISTA CHE AMA TEORIZZARE MODELLI AZIENDALI, VUOLE ESCLUDERE L'INTEGRAZIONE VERTICALE. QUESTO, SECONDO L'AD TIM, NEL MONDO REALE NON ESISTE
Federico De Rosa per il “Corriere della Sera”
«Non è più tempo di ipotesi fantasiose sulla rete. Ora è tempo di risultati concreti».
LUIGI GUBITOSI FRANCO BASSANINI
L' amministratore delegato di Tim rilancia sulla società unica per la rete con Open Fiber, dopo alcune prese di posizione - a cominciare da quella del presidente di Open Fiber, Franco Bassanini - che hanno rimesso in discussione l' architettura dell' operazione allo studio da parte di Tim.
Gubitosi, intervenendo ieri al convegno 5G Italy, ha respinto l' idea di una società unica della rete che operi solo nel segmento wholesale (all' ingrosso). «I tentativi di modello wholesale only si sono rivelati tutti esperienze di scarsa efficacia per la reale diffusione del Ftth - ha detto il manager - e in larga parte di portata molto limitata rispetto ai modelli, largamente prevalenti in tutto il mondo, di operatore di rete verticalmente integrato». Per cui la soluzione «non può essere la creazione di un operatore disintegrato, eliminando esperienze, competenze e sinergie, inseguendo sistemi e modelli peculiari che non hanno riscontrato successo in nessuna parte del mondo».
Va da se che a guidare il progetto debba essere Tim, «l' unico attore in grado di garantire all' Italia un ruolo da protagonista» secondo Gubitosi, che ha definito il modello seguito da Open Fiber come «Fiber to Nowhere», sottolineando come la società oggi stia posando fibra non fino nelle case ma fermandosi poco prima, e pure con un certo ritardo. Critiche a cui ha Open Fiber ha risposto a stretto giro difendendo il proprio modello di business e spiegando che nella posa della fibra «Open Fiber si attiene alle indicazioni dettate dalle concessioni in merito all' architettura di rete e pertanto le critiche risultano inappropriate».
La società della fibra contesta anche il progetto di integrazione - per il quale Tim e gli azionisti di Open Fiber, Enel e Cdp, hanno firmato un accord0 di riservatezza -: «Si tratta di una operazione né auspicata dagli altri operatori sul mercato (che si sono espressi chiaramente), né coerente con i principi di concorrenza».
LUIGI GUBITOSI FRANCO BASSANINI
Gubitosi resta invece convinto che «una combinazione tra Tim e Open Fiber andrebbe perseguita e ha senso». Certamente rispetto al piano originario - l' acquisto del 100% di Open Fiber da parte di Tim e di uno o più fondi infrastrutturali - qualcosa andrà cambiato, con il rischio di rallentare, invece che accelerare, la creazione di un' infrastruttura strategica.
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