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Maria Teresa Cometto per il "Corriere Economia - Corriere della Sera"
Se il 2011 sarà ricordato come l'anno in cui Steve Jobs se n'è andato, il 2012 è atteso come un banco di prova decisivo per il suo successore e i suoi rivali: riuscirà il nuovo ceo di Apple, Tim Cook a soddisfare le aspettative dei fan della Mela continuando a sfornare prodotti «cool»?
Avrà successo l'Ipo di Facebook, che può essere la più grande nella storia dell'hi-tech e dare al fondatore Mark Zuckerberg le risorse per fare un proprio telefonino? Anche Amazon.com lancerà un proprio smartphone, dopo magari aver conquistato il primato nelle vendite dei tablet con il suo Kindle Fire? E che cosa farà Google con Motorola?
LOTTA CONTINUA
Una cosa è certa, le quattro star tecnologiche più popolari fra i consumatori saranno sempre più aggressive nello sfidarsi invadendo campi considerati fino a ieri riservati al business dei rivali. Così per esempio Google+ cercherà di insidiare il primato di Facebook fra i social network, mentre Facebook forse competerà con Google come motore di ricerca. E per le stelle appannate come Microsoft, Nokia e Rim (BlackBerry) sarà l'anno per capire se possono tornare a brillare o se devono rassegnarsi al declino.
Il primo appuntamento per l'industria globale degli smartphone - e in generale per tutti i prodotti dell'elettronica di consumo - è in programma questa settimana, dal 9 al 13 gennaio a Las Vegas per l'annuale Consumer electronics show (Ces). Ad aprire la kermesse sarà il ceo di Microsoft Steve Ballmer, che forse presenterà la versione americana di Lumia, la nuova serie di telefonini Nokia basati sul sistema operativo Windows, ovvero l'alternativa Nokia-Microsoft ai sistemi dominanti iOS (Apple) e Android (Google).
Per il marketing di questi smartphone negli Usa Microsoft spenderà 100 milioni di dollari insieme a Nokia e all'operatore di telefonia cellulare AT&T mobility, secondo il blog BetaNews: una grande scommessa sulla percorribilità della «terza via».
Il primo test in Europa, dove i Lumia erano disponibili dallo scorso novembre, non è stato entusiasmante: secondo uno studio di Exane Bnp Paribas solo il 2% dei consumatori europei a dicembre dichiarava di volerli acquistare; se faranno flop negli Usa, potrebbero costare la testa a Ballmer, già poco amato da molti azionisti per l'andamento insoddisfacente di Microsoft in Borsa (-7% nel 2011).
APPLE E AMAZON
Subito dopo il Ces, a fine gennaio, dovrebbe tenersi a New York un grande evento Apple. Il condizionale è d'obbligo perché come al solito l'azienda di Cupertino ama ammantare di mistero i suoi progetti. La notizia del meeting l'ha data per primo il blog tecnologico del WSJ AllThingsD e poi si sono rincorse le voci sul web circa l'annuncio che verrà dato: secondo i più informati, non sarà il lancio dell'iPad3 (previsto per marzo-aprile), né del nuovo iPhone (forse in estate) e neppure della tanto attesa iTV, ma si tratterebbe di una nuova iniziativa legata ai media.
A presentarla sarebbe Eddy Cue, l'inventore del negozio online iTunes, recentemente promosso senior vice president dei servizi Internet, compreso l'iCloud (la «nuvola» dove i clienti possono immagazzinare tutti i loro contenuti) e l'iAd (pubblicità online). L'ultima volta che Cue è stato a Manhattan era successo circa un anno fa per il lancio del primo quotidiano pensato per l'iPad, The Daily del gruppo Murdoch.
Ora la sorpresa potrebbe essere una nuova piattaforma per pubblicare libri, in diretta concorrenza con quella di Amazon.com. Una risposta insomma all'aggressività di Jeff Bezos, che con il suo Kindle Fire che costa meno della metà dell'iPad ha attaccato il dominio della Apple nel mercato dei tablet e le fa concorrenza anche con l'Appstore e il Cloud Drive.
L'aggressività di Bezos è costata ad Amazon.com un netto calo (- 27%) delle quotazioni di Borsa negli ultimi tre mesi del 2011: gli azionisti sono preoccupati per il prezzo di vendita del Fire (stimato come sottocosto) e per i grandi investimenti capitali dell'azienda di Seattle. Ma Bezos tira dritto, incurante delle critiche e pensando al lungo termine, magari ad essere nominato prima o poi il vero erede di Jobs: la sua prossima novità potrebbe essere un telefonino o addirittura la tv connessa a Internet - sogno incompiuto dello stesso Jobs -, progetti su cui lavorano in segreto 800 ingegneri nel lab126 di Amazon a Cupertino, a due passi dal campus di Apple, secondo un'inchiesta di Bloomberg-Businessweek.
FACEBOOK
Di un nuovo telefonino si parla anche per Facebook ed è già circolato il suo nome in codice, Buffy come il popolare ammazzavampiri dei telefilm americani. I capitali raccolti con l'Ipo - stimati in 10 miliardi di dollari - potrebbero servire proprio per finanziare i progetti di Zuckerberg nella telefonia mobile, un settore vitale anche per il social networking. Il 2012 potrebbe essere l'anno in cui gli amici di Facebook toccano quota 1 miliardo, ma non è ancora chiaro come Zuckerberg riuscirà a sfruttare l'enorme mole di dati che ha a disposizione sui loro gusti e le loro propensioni all'acquisto. L'Ipo dovrebbe far capire meglio le sue strategie, oltre che rivelare fatturato e profitti.
GOOGLE
Nel 2012 Larry Page compirà un anno nella carica di ceo di Google lasciatagli da Eric Schmidt e dovrà prendere importanti decisioni, innanzitutto che cosa fare con Motorola mobility, il produttore di telefonini comprato nel 2011 per 12,5 miliardi di dollari (l'operazione deve avere ancora l'Ok dalle autorità antitrust americane): creerà un nuovo smartphone con una versione speciale di Android?
In questo caso, come manterrà buoni rapporti con tutti gli altri produttori che hanno adottato Android? Essendo quest'ultimo un sistema aperto e gratuito, finora Google ha guadagnato solo sull'aumento della pubblicità «consumata» sugli smartphone, ma con un apparecchio Motorola di successo i margini di profitto potrebbero crescere.
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