I FURBETTI DEL PASTIFICIO! - IL PASTICCIACCIO SALERNITANO DI MUSSARI & CECCUZZI: MPS HA RIEMPITO DI SOLDI PER ANNI (DAL 2006 AL 2009) L’AZIENDA DEL CAVALIER AMATO PUR SAPENDO CHE ERA SULL’ORLO DEL FALLIMENTO - I PM: FINANZIAMENTI DECISI PER LE PRESSIONI DI CECCUZZI - GLI AUDIO DEGLI INTERROGATORI DELL’EX UDEUR PAOLO DEL MESE: “AMATO MI CHIESE DI ENTRARE IN CONTATTO CON MPS E IO ORGANIZZAI LA CENA IN COSTIERA”…

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GLI AUDIO DELL'ACCUSA
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/22/mps-mussari-indagato-a-salerno-ecco-audio-dellaccusa/509354/

Da "La Nazione Siena"

La procura di Salerno, che ha già fissato gli interrogatori per i quattro indagati, tra cui Giuseppe Mussari e Franco Ceccuzzi, per il finanziamento da 19 milioni all'ex pastificio Amato è convinta che il Monte Paschi non poteva non sapere che la società era in difficoltà economica già dal 2006. I magistrati campani sono sicuri di questa circostanza anche perché Mps era socio della società che gestiva il vecchio pastificio poi fallito nel 2011. La Procura ha già fissato gli interrogatori. Il primo sarà domani e riguarda Paolo del Mese ricoverato dall'altro ieri in ospedale per un intervento all'anca.

I magistrati andranno da lui. Il 28 febbraio è la volta di Giuseppe Mussari e Franco Ceccuzzi, mentre Marco Morelli verrà sentito il primo marzo.
Il pm e il nucleo di polizia tributaria della Finanza di Salerno che accusano Mussari, Ceccuzzi, Paolo Del Mese, ex presidente della commissione Finanze del governo Prodi, in quota Udeur, e l'ex direttore generale del Monte dei Paschi Marco Morelli passato poi alla guida della banca americana Merril Lynch, hanno ricostruito quanto accaduto in quel periodo.

Il 21 dicembre 2006 Monte Paschi Fiduciaria spa acquista 223.600 azioni (pagando 4 milioni e 650mila euro) del capitale sociale di Antonio Amato & C. Molini e Pastifici spa da Filomena Amato, con una partecipazione del 6,7 per cento. Mps resta socio fino al 2010 nonostante che dal 2005 al 2007 i bilanci della società registrassero una perdita di circa 29 milioni di euro e 30 dipendenti in cassintengrazione. Per la procura di Salerno il Monte dei Paschi non poteva ignorare quanto riportavano le scritture contabili.

Ma avrebbe comunque avvallato il finanziamento, sempre secondo l'ipotesi accusatoria, per le pressioni esercitate da Ceccuzzi sui vertici della banca. Eppure - sempre secondo i magistrati - il giorno dopo l'acquisizione delle quote societarie il cda della banca aveva dato l'ok per il finanziamento chiesto dalla famiglia Amato per costituire la nuova società immobiliare «Amato Re» che avrebbe dovuto realizzare appartamenti. E proprio questo fu al centro della cena a cui parteciparono Giuseppe Amato, Giuseppe Mussari, Franco Ceccuzzi, Paolo Del Mese e il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca.

Il reato ipotizzato dalla Procura è di «concorso in bancarotta fraudolenta» per aver depauperato il patrimonio dell'«Amato spa» in favore della società «Amato Re». Ma lo stesso pm salernitano ha in atti anche una relazione tecnica fatta da Luigi Amendola, curatore del fallimento Amato.
L'esperto ha ricostruito i passaggi dell'operazione Mps sul finanziamento oggi considerato sospetto.

Confronta e riferisce date, fatti e circostanze che portarono la banca a fare da promotore anche per un secondo finanziamento: quello di 27 milioni (era il 2009) che fu appoggiato da un gruppo di istituti di credito di cui Mps era capofila. In cambio la banca iscrisse pegno su una parte delle quote della fallita Amato arrivando ad estenderlo su tutte le quote dell'immobiliare. E ciò solo per un motivo: gli Amato non hanno mai restituito i finanziamenti. E così la Procura, il curatore fallimentare e gli inquirenti nel chiudere l'inchiesta si sono «stupiti» della «sorveglianza sul credito» tenuta dal Monte dei Paschi.

 

giuseppe mussari giuseppe mussari monte paschi interrogato franco ceccuzzi AMATO - PASTIFICIOMARCO MORELLI FOTO INFOPHOTO PAOLO DEL MESEVincenzo De Luca