DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1%…
Anna Rita Cillis e Gabriele Isman per "La Repubblica"
Web primarie" per i 5 stelle romani. Una votazione online per il candidato sindaco, come prevede lo statuto, aperta agli attivisti del movimento certificati entro settembre scorso e che con molta probabilità avverrà mercoledì 13 e giovedì 14. Comunque un nome selezionato tra i ventuno che, per ora, hanno dato la loro disponibilità a correre per la carica più alta del Campidoglio e compreso tra i 57 selezionati da ottobre a gennaio.
Un numero che però potrebbe scendere fino a 15-16. Il tutto grazie al lavoro dei gruppi municipali e da cui, una volta scelto il portavoce sindaco, verranno nominati anche i 48 candidati consiglieri all'assemblea capitolina e quelli alla presidenza dei municipi.
Sembra tramontare definitivamente l'idea di organizzare un "graticola day" già utilizzato «con successo per le regionali», come spiegano dal movimento capitolino ma «non indispensabile per la selezione alla comunali visto che i candidati sono già conosciuti da tutti gli attivisti».
Meglio puntare una "interrogazione" in diretta streaming «più efficace del graticola day» commenta un attivista e in programma con molta probabilità domani. Già scelte invece le modalità delle web-primarie per le quali è previsto un sistema di votazione misto da parte di due categorie di elettori: la prima costituita dai 57 in lista (che non potranno votare per se stessi), la seconda composta da iscritti al forum roma5stelle e rigorosamente certificati.
Ogni attivista appartenente a uno dei due gruppi esprimerà una preferenza (che diventeranno da un minimo di 3 a un massimo di 5 per la scelta dei candidati consiglieri). Alla fine il candidato sindaco sarà scelto in base alla media delle preferenze ottenute nelle due votazioni. A scendere, i successivi in graduatoria dovrebbero essere candidati come consiglieri comunali. Per i municipi invece saranno scelti dagli attivisti delle singole ex circoscrizioni.
E sul sito del movimento romano è aperto tra gli attivisti il dibattito sulla possibilità di vincere con nomi di comuni cittadini (che per ora restano riservati). Giorni fa è
apparso un topic dal titolo: «I miei dubbi sui candidati M5S a sindaco di Roma». Tra le varie risposte, emergono perplessità : «Scusate la schiettezza ma speravo di poter
scegliere tra candidati a sindaco di uno spessore, di un'età ed esperienza adeguati all'importanza della nostra città » ha scritto Andrea D'Alessandro che ha aperto la
discussione.
Quasi 800 le visite alle pagine del dibattito. Non manca la tentazione di trovare personaggi già conosciuti per avere maggiori chance di vittoria: «Nel M5S romano
non ci sono personaggi noti, significherebbe arruolare qualcuno noto per farlo concorrere alla poltrona di sindaco di Roma. Sarebbe come tornare alla logica dei partiti
politici che stiamo combattendo».
Intanto dalla settimana prossima nella Capitale arriveranno poi i 108 deputati e i 54 senatori eletti alle Politiche. Sulla non sede virtuale romana gli attivisti della capitale si preparano ad accogliere gli eletti anche con proposte di appartamenti in affitto. C'è chi offre una casa nel municipio XVIII vicino alla metropolitana di piazza Irnerio e un altro che propone 100 metri quadrati a Ciampino a 100 metri dalla stazione per 850 euro al mese più 110 di spese. Federica Daga, eletta alla Camera nel Lazio, cerca di mettere ordine nella discussione:
«Per essere maggiormente efficaci, vi chiedo, in caso abbiate appartamenti da proporre ai nuovi parlamentari, di indicare le caratteristiche degli stessi secondo il seguente schema: ubicazione degli appartamenti, metri quadri, stanze, piano, eccetera, servizi offerti nell'appartamento (arredamento completo, lavatrice, ecc.), richiesta d'affitto e spese di utenza (bollette), spese condominiali, tipo di contratto transitorio: per quanti mesi (minimo 2 massimo 18), fotografie degli interni».
E poi il post scriptum: «Avverto tutti coloro che vorranno offrire disponibilità di appartamenti che tireremo al massimo il prezzo, non abbiamo nessuna intenzione di sottostare e alimentare la bolla speculativa che invade Roma da troppo tempo». Alessandro Bracchini lancia una proposta: «Se gli eletti invece di abitare tutti al centro si disperdessero per la città , anche in zone magari leggermente periferiche, mi viene in mente Prenestino, Tiburtino... la cosa sarebbe di un segnale rivoluzionario».
Un'attivista spiega di aver esperienza nel settore degli affitti: «Se volete posso dare una mano su questa problematica. Ho fatto questo tipo di attività per alcuni anni e conosco bene la situazione e le valutazioni migliori nelle varie zone». E ieri sera nella sede della bocciofila di via Alessandro Severo, sulla Cristoforo Colombo, i probabili candidati portavoce presidenti dei municipi si sono riuniti per pianificare la strategia verso le urne.
Seduti in circolo una quindicina di attivisti si sono confrontati tra loro: cortesi con i giornalisti hanno voluto però discutere del loro futuro politico a porte chiuse.
(ha collaborato sara grattoggi)
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