BRUTTO FILM PER CECCHI GORI - I PM CHIEDONO SETTE ANNI DI CARCERE PER VITTORIONE A SEGUITO DEL CRAC DELLA SAFIN CINEMATOGRAFICA, FALLITA NEL 2008 - L’ACCUSA È DI BANCAROTTA E OMESSO CONTROLLO SULLA GESTIONE DELLA SOCIETÀ - A GIUDIZIO CON LUI ANCHE IL BRACCIO DESTRO, LUIGI BARONE, I LIQUIDATORI DELLA SOCIETÀ, E TRE COMPONENTI DEL COLLEGIO SINDACALE - LA SENTENZA È ATTESA PER VENERDÌ 1° FEBBRAIO…

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Da "Corriere.it"

Sette anni di reclusione per Vittorio Cecchi Gori per il dissesto della Safin Cinematografica, società del gruppo fallita nel febbraio 2008. È la richiesta di condanna presentata lunedì 28 dal pm Stefano Rocco Fava ai giudici della I Sezione del tribunale che sta processando il produttore cinematografico e altri sei imputati per un crac da 24 milioni di euro.

Cecchi Gori era stato arrestato due volte - la prima nel 2008, l'ultima nel luglio 2011 - per la bancarotta di due delle sue società. E aveva trascorso alcuni mesi tra carcere e arresti domiciliari, con l'intermezzo di un ricovero per motivi di salute e del successivo intervento in una clinica.

GLI ALTRI IMPUTATI - Il processo per il fallimento della Safin, che gestiva le sale cinematografiche, tra cui il cinema Adriano a Roma, era poi iniziato il 5 dicembre 2008. Lunedì 28 gennaio, il pubblico ministero Fava ha inoltre chiesto una condanna a 5 anni per il braccio destro di Cecchi Gori, Luigi Barone; 4 anni per Edoardo De Memme e Ettore Parlato, entrambi liquidatori della società e Giorgio Ghini, componente del collegio sindacale della Safin.

Sono stati chiesti 3 anni e mezzo di reclusione anche per altri due componenti del collegio sindacale della stessa società, Alessandro Matteoli e Vittorio Micocci. I reati contestati sono, a seconda delle diverse posizioni processuali, bancarotta e omesso controllo sulla gestione della società. La sentenza è attesa per venerdì 1° febbraio.

 

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