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1. I TASSI DELL'AREA EURO VANNO GIÙ E PIAZZA AFFARI VA SU DELL'1,52% - SPREAD IN CALO A 153
Carlotta Scozzari per Dagospia
Piazza Affari chiude in positivo, con il Ftse Mib in progresso dell’152%, ma non sui massimi, una giornata condotta all'insegna della Banca centrale europea (Bce) di Mario Draghi. Come da attese, i tassi di interesse di riferimento dell'area dell'euro sono stati tagliati dallo 0,25% allo 0,15%, ma meno delle attese (gli economisti li vedevano allo 0,10 per cento), mentre quelli sui depositi sono finiti per la prima volta in territorio negativo, allo 0,10 per cento.
In più, nella conferenza stampa, Draghi, sebbene non abbia dato il via al piano di acquisto di titoli che qualcuno si sarebbe aspettato, ha annunciato una serie di misure per iniettare liquidità nell'economia di Eurolandia. Senza contare che il numero uno della Bce ha specificato che le misure a contrasto della deflazione non sono ancora finite.
Nel frattempo, è stato, ad esempio, annunciato un nuovo Ltro, ossia un'operazione di rifinanziamento di lungo termine rivolta alle banche, per un ammontare iniziale di 400 miliardi di euro. Questa volta, però, a differenza di quanto accaduto con le ultime aste, gli istituti dovranno indirizzare i fondi ricevuti dalla Bce verso le imprese non finanziarie private, così da aumentare il credito alle aziende.
Oltre a Piazza Affari, anche il differenziale di rendimenti tra Italia e Germania ha beneficiato delle iniziative annunciate da Draghi: lo spread ha chiuso a 153 dopo avere toccato in giornata anche quota 164. A Piazza Affari, le azioni Mediobanca hanno terminato la seduta alla guida del Ftse Mib con un balzo del 4%, seguite a ruota da Azimut (+3,78%), società del risparmio amministrato che in giornata ha annunciato di avere registrato nel mese di maggio una raccolta positiva per 340 milioni di euro.
In forte rialzo anche Unicredit (+2,86%) e Mediaset (+2,73%), con quest'ultima che deve decidere se accettare o meno la generosa offerta da 350 milioni di Telefonica per uscire dalla tv a pagamento spagnola Digital Plus.
Su anche Telecom Italia (+1,17%), dopo che in mattinata si è saputo che l'antitrust brasiliana ha rigettato il ricorso di Telefonica (prima socia dell'azienda italiana) confermando così l’obbligo del gruppo spagnolo guidato da Cesar Alierta di ridurre la sua presenza sul mercato brasiliano (dove al momento è presente sia con Tim Brasil sia con Vivo).
Debole Ferragamo (-2%) e soprattutto Yoox, crollata del 6,13% sulla scia dell'allarme sui profitti lanciato dalla concorrente inglese Asos, a sua volta precipitata alla Borsa di Londra.
2. GIANLUCA COMIN LASCIA L'ENEL DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DELLA COMUNICAZIONE E DEGLI AFFARI ISTITUZIONALI
Gianluca Comin, da dodici anni Direttore della Comunicazione e delle Relazioni Esterne di Enel, lascia il Gruppo elettrico d’intesa con l’amministratore delegato Francesco Starace. Giornalista professionista, Comin è approdato in Enel nel 2002 con Paolo Scaroni, confermato poi da Fulvio Conti, dopo aver lavorato come portavoce nel primo governo di Romano Prodi e in Montedison a fianco di Enrico Bondi e in Telecom Italia con Marco Tronchetti Provera.
In questi 12 anni ha accompagnato Enel in diverse operazioni finanziarie, nella più rilevante acquisizione italiana all'estero, la spagnola Endesa, nella sfidante apertura del mercato elettrico alla concorrenza, nell'avvento delle energie rinnovabili, nella nascita di Enelcuore e della Fondazione Centro Studi fino alla gestione globale della reputazione e degli stakeholders.
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