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Camilla Conti per "il Fatto Quotidiano"
Per anni Gaetano Miccichè è stato il signor Wolf di Intesa Sanpaolo. Il risolutore di problemi, al timone della controllata Banca Imi cui l’ex ad Corrado Passera aveva affidato il compito di finanziare grandi aziende e, dunque, di gestire anche guai e ristrutturazioni. Nonché di seguire le grandi partite: da Prada ad Alitalia, passando per Telecom.
Il signor Wolf risolve problemi ma olia anche il motore degli utili: Banca Imi ha apportato oltre 3 miliardi di euro al gruppo tra il 2007, anno delle fusione tra Intesa e il Sanpaolo, e il 30 giugno 2014. Anche di recente Miccichè ha avuto un ruolo centrale nel catalizzare investimenti stranieri a livello di “sistema”. C’è, ad esempio, chi lo indica tra i registi dell’ingresso in Italia del fondo messicano Fintech, socio al 4,5% di Mps e in trattativa per l’acquisto di Telecom Argentina da Telecom Italia (nella holding Telco Miccichè siede nel cda in quota Intesa).
Il suo ruolo, tuttavia, è uscito ridimensionato dal blitz dell'ex ad Enrico Cucchiani su strutture e poteri: ha spuntato l'ingresso nel consiglio di gestione ma ha perso sia il business delle medie imprese sia le partecipazioni strategiche. Poi alla guida di Intesa è arrivato Carlo Messina che ha rivoluzionato l’organizzazione interna: a ottobre Marco Bolgiani ha lasciato la divisione banche estere, a maggio si è dimesso un altro manager storico di Intesa come Francesco Micheli e a settembre è uscito Gian Emilio Osculati, capo del polo assicurativo del gruppo.
Il ricambio generazionale potrebbe arrivare fino a Miccichè che oggi siede anche nel consiglio di gestione (scade nel 2016). Fra i suoi sponsor può contare sul dominus di Intesa, Giovanni Bazoli, e sulla Cariplo di Giuseppe Guzzetti. Ma anche l’82enne Bazoli è al suo ultimo mandato ed già partito il toto-successore (si parla di Fabrizio Palenzona, oggi vicepresidente di Unicredit). Pare, inoltre, che ai piani alti di Intesa qualcuno abbia fatto notare che Miccichè ha perso il suo “tocco magico” con le Ipo: quattro quotazioni seguite da Imi sono saltate in pochi mesi.
GIOVANNI BAZOLI E GIUSEPPE GUZZETTI
Ma se “Tano” lascerà la poltrona, dove finirà? C’è chi scommette su Cassa Depositi e Prestiti, al posto di un altro bazoliano di ferro ed ex Imi (fu lui a passare il testimone a Micciché) come Giovanni Gorno Tempini. Altri lo vedrebbero in Unicredit, riferendo però di resistenze da parte dell’attuale ad Federico Ghizzoni. Il signor Wolf è pronto a risolvere altri problemi, non più quelli di Intesa.
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