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Andrea Tarquini per “la Repubblica”
Ci provarono una prima volta nel 2006, ma l’Antitrust federale li stoppò. Adesso tentano di nuovo, e se davvero si metteranno d’accordo nascerebbe nel cuore dell’Europa un gigante mediatico, mix di potere della carta stampata, delle testate online e della tv di massa. E allora preoccupazioni e riserve rispuntano anche adesso. Parliamo della Axel Springer Verlag, il gigante editoriale liberalconservatore di Berlino, e di Pro7 Sat 1 Media, il seguitissimo gruppo di tv network privato tedesco, fondato dal defunto “Murdoch di Germania”, il magnate bavarese Leo Kirch.
Dalla loro fusione nascerà un colosso dal valore in Borsa di almeno 15 miliardi di euro e dal fatturato di circa sei miliardi. Un peso massimo insomma, nel panorama dei media del Vecchio continente. E un’azienda politicamente molto vicina ad Angela Merkel. Da ieri mattina, si è saputo che nuove trattative sono in corso.
«Siamo appena agli inizi» dicono i due gruppi mettendo le mani avanti, ma ammettono: «questa volta vediamo delle chances concrete». Nessuno rileverebbe l’altro, si affrettano a precisare: sarebbe una fusione vera e propria, a pari diritti e pari dignità.
L’azionista di riferimento dovrebbe essere Friede Springer, l’energica vedova del grande, aristocratico editore di Berlino Ovest il quale nel dopoguerra con Bild, il quotidiano popolare più letto d’Europa, inventò un quarto potere mediatico e politico apprezzato dai conservatori della Cdu di Adenauer, di Kohl e e temuto dalle sinistre e ancor più dagli intellettuali critici.
«Il loro sogno», dice Caspar Busse, esperto di media della Sueddeutsche, «è creare un campione europeo dei media, un’azienda di dimensioni e mezzi tali da poter tentare di competere con i giganti nordamericani».
Recentemente Matthias Doepfner, influente ceo del gruppo e uomo di fiducia di Friede Springer, aveva fatto sapere agli azionisti che Pro 7 Sat 1 Media non è più, in alcun modo, nei programmi del gruppo Springer. Poi però aveva anche parlato di «aprirsi a nuovi orizzonti».
Molti fanno notare che proprio sulla questione della ripartizione di controlli e poteri sembrano sorgere difficoltà. Soprattutto perché Friede Springer, appare decisa a non accettare una riduzione di peso della sua quota attualmente determinante. E’complesso trovare un accordo, anche perché il tv network fondato dal defunto Leo Kirch vale in Borsa circa 9,8 miliardi di euro e Springer solo 4,7 miliardi, pur essendo l’editore tedesco con la maggior quota di mercato, e un portfolio ben diversificato: da Bild al quotidiano di qualità Die Welt.
Un’alleanza rafforzerebbe ancora il peso di entrambi in internet, dove la loro espansione è stata fortissima negli ultimi anni. Springer ha cercato nelle offerte web a pagamento di bilanciare il calo dei ricavi nel cartaceo, potrebbe ottenere ancora nuove piattaforme tra cui il news network N24, la app per le corse Runtastic, un sito pubblicitario israeliano e un portale Uk di annunci di lavoro. Mentre Pro 7 Sat1 sta puntando sull’e-trade, con siti di viaggi e autonoleggi.
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