L’ABI HA GIÀ TROVATO IL SOSTITUTO DI MUSSARI - COME A VOLER SCACCIARE SUBITO IL TRAUMA DI MPS, L’ASSOCIAZIONE DEI BANCHIERI CORRE ALLA RICERCA DI UN’ALTRA GUIDA, E LA TROVA IN ANTONIO PATUELLI - NIENTE CONSULTAZIONI NÉ DIBATTITI, SI PROCEDE DIRETTAMENTE CON LA NOMINA - LA CASSA DI RISPARMIO DI RAVENNA DIRETTA DA PATUELLI È UNA DELLE POCHE AD ESSERE IN OTTIMA FORMA...

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Francesco Manacorda per "la Stampa"

Parola d'ordine: correre ai ripari il prima possibile. Decapitata dalle dimissioni del suo presidente Giuseppe Mussari, ferita dalle responsabilità dello stesso Mussari che stanno affiorando nella gestione del Monte dei Paschi, l'associazione dei banchieri italiani è pronta già lunedì a designare la sua nuova guida. I contatti delle ultime ore, intensissimi sull'asse Roma-Milano, confermano la scelta del gran favorito Antonio Patuelli.

Sarà lui, a meno di sorprese ormai improbabili, a diventare il prossimo presidente dell'Abi, visto il largo consenso che si sta concentrando sul suo nome. E soprattutto la sua designazione arriverà con estrema rapidità: lunedì è convocato un comitato di presidenza dell'Associazione l'organo più ristretto che comprende una decina di banchieri che prenderà atto dell'indicazione comune e stabilirà un percorso per la nomina ad alta velocità, nei giorni immediatamente a seguire ci saranno un comitato esecutivo e un consiglio dell'Abi per formalizzare la nomina.

Presa la decisione, ieri è stata l'ora delle dichiarazioni pubbliche. «Spero che in modo compatto e sollecito il sistema bancario trovi una guida che serve subito», dice il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa-Sanpaolo Giovanni Bazoli. E per Roberto Nicastro, direttore generale di Unicredit, «più si è rapidi nell'affrontare i processi e prendere le decisioni e meglio è».

Proprio Bazoli, del resto, è rimasto particolarmente scottato dalla vicenda Mussari: al momento del rinnovo per un secondo mandato, la scorsa estate, il numero uno di Intesa-Sanpaolo aveva chiarito in sede Abi di essere preoccupato da eventuali problemi reputazionali legati alle vicende di Mussari, salvo poi unirsi al consenso generale che era emerso sulla riconferma per non spaccare l'associazione.

Questa volta non ci sarà dunque la procedura usuale che prevede una serie di consultazioni a cura dei «saggi» dell'associazione, come era accaduto ancora a giugno, quando era stato riconfermato per un biennio Mussari. E non ci sarà nemmeno alcun dibattito sulla tradizionale alternanza tra esponenti delle «grandi» e «piccole» banche alla guida dell'associazione. Dopo Mussari, che peraltro al suo secondo insediamento non era nemmeno più al vertice di Mps, era stabilito che toccasse a un esponente delle banche minori. La sua uscita traumatica non mette in discussione questo principio.

Patuelli, dunque, anche perché fra i «piccoli» il banchiere che guida la Cassa di Risparmio di Ravenna è di fatto l'unico candidato. Il vicepresidente vicario dell'Abi Camillo Venesio, che in questi giorni ha la reggenza dell'Associazione, non è stato mai candidato perché anch'egli ha chiarito subito che le sue energie sono concentrate nella guida della Banca del Piemonte.

Il profilo di Patuelli, classe 1951 e presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna, è di quelli giusti per rassicurare i banchieri. La stessa Cassa, «privata e indipendente dal 1840», come recita il marchio, è un gioiellino che anche in questi tempi difficili ha aumentato raccolta e impieghi e, soprattutto, ha un tasso di sofferenze irrisorio - l'1,41% nel primo semestre 2012 - se paragonato al sistema bancario. Il presidente in pectore dell'Abi è comunque anche un perfetto esempio di quelle «porte girevoli» tra mondo delle banche, delle Fondazioni e della politica.

Oltre ad essere vicepresidente dell'Acri, l'associazione presieduta da Giuseppe Guzzetti che riunisce le Fondazioni bancarie e le casse di risparmio, Patuelli ha una discreta carriera parlamentare alle spalle, sebbene risalga a un ventennio fa. Liberale, arrivò ad essere vicepresidente del partito. Fu anche sottosegretario alla Difesa del governo Ciampi, salvo doversi poi dimettere per un avviso di garanzia per contributi elettorali. L'indagine fu poi immediatamente archiviata e lui non venne nemmeno mai convocato dai magistrati.

 

Antonio Patuelli P cassa risp Ravenna ANTONIO PATUELLIABI GIUSEPPE MUSSARI GIOVANNI BAZOLI FOTO ANSA GIOVANNI BAZOLI E GIUSEPPE GUZZETTI