L’EUROPA INVERTE LA ROTTA E CRESCE MALGRADO LE BANCHE (PARIGI +0,9, MILANO +1,2%) - VOLANO GLI INCASSI PER LA LOTTA ALL’EVASIONE, +40,5% - QUANDO APPLE LIQUIDÒ IL TERZO SOCIO CON 800 $ (OGGI LA QUOTA VALE 35 MLD) - PRESTITI ALLA TERZA ETÀ, JP MORGAN SALUTA L’INGEGNERE - CASO RESTA PRESIDENTE DEL PATTO IN PIAZZETTA CUCCIA - DIVORZIO TRA TIFFANY E SWATCH - TIM BRASIL BATTE CASSA - MEDIASET CROLLA? L’AD CANNATELLI COMPRA…

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

1. BORSA: EUROPA RIMBALZA CON AUTO ED ENERGIA, PARIGI +0,89%
(ANSA)
- Seduta ad alta volatilità che porta i listini in Europa a invertire bruscamente rotta. Dopo un avvio in calo girano in rialzo, compresa Parigi che rimbalza dello 0,89%. Le Borse puntano sui titoli del settore energetico (+1,26%) e sulle auto (+1,30%). Sempre deboli le banche (-0,34%). Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse europee. - Londra +0,63% - Parigi +0,89% - Francoforte +0,73% - Madrid +1,76% - Milano +1,22% - Amsterdam +0,04% - Stoccolma +1,11% - Zurigo +0,52%

2. MORNING NOTE: L'AGENDA DI MERCOLEDI' 14 SETTEMBRE
Radiocor
- Milano: incontro di Trevi con la comunita' finanziaria per la presentazione dei risultati semestrali.

Iseo (Bs): prende il via 'European Colloquia', incontro organizzato da Pioneer Investments con la collaborazione dell'Istituto di Studi Economici e per l'Occupazione. Partecipano, tra gli altri, Roger Yates, Ceo Pioneer Investment; Arrigo Sadun, Executive Director Fmi.

Francoforte: seconda ed ultima giornata stampa al Salone dell'Auto di Francoforte, in programma dal 15 al 25 settembre.

Perugia: assemblea generale Confindustria Perugia con la partecipazione di Emma Marcegaglia

Massa Martana (Pg): cerimonia di inaugurazione del nuovo stabilimento di Archimede Solar Energy alla presenza di Emma Marcegaglia

Roma: l'Aula della Camera vota la fiducia posta dal Governo sulla Manovra bis

Roma: la Banca d'Italia diffonde il dato sul debito pubblico e sulle entrate tributarie a luglio

Roma: conferenza stampa Anas per la presentazione dei risultati dell'Esodo 2011 sulla rete stradale nazionale. Intervengono: Altero Matteoli, Pietro Ciucci, Fabrizio Palenzona, Giovanni Castellucci

Roma: il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, incontra il vice cancelliere e ministro dell'Economia tedesco, Philipp Roesler

3. MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor
- MERCATI: BTp a caro prezzo, tassi record, Borse meglio (dai giornali)

CRISI: Il premier difende la Manovra a Bruxelles; Tremonti apre alla Cina (dai giornali); Europarlamento: L'Italia riduca il debito pubblico (Il Corriere della Sera, pag.9); Shopping cinese per dare la caccia alle pmi italiane, la Cina punta sulle infrastrutture, non sui BoT (Il Sole 24 Ore, pag. 1, 12-13); Sulla crescita decreto a costo zero, aiuti alle pmi per l'export (Il Sole 24 Ore, pag.1 e 17); Bozza in 30 articoli con deducibilita' aumenti di capitale per grandi opere (Il Messaggero, pag.9); i Brics aiutano Eurolandia, possibile ingresso in aziende pubbliche e in Unicredit (Repubblica, pag. 12); Fmi: Roma mantenga gli impegni, intervista a Christine Lagarde (La Stampa, pag.8); Piano infrastrutture, cosa serve alla crescita, intervento di Fabrizio Palenzona (Il Messaggero, pag.1); debito, patrimonio pubblico in vendita (dai giornali); Italia-Svizzera, i conti segreti, il Fisco tratta con Berna (Il Corriere della Sera, pag.35)

GRECIA: Banche italiane lontane da Atene (Il Sole 24 Ore, pag.7); bancarotta, contagio e rivolte sociali, quanto costerebbe il crac di Atene (Repubblica, pag.15) BANCHE: Bpm dice si' al duale e no ad Arpe (dai giornali); Unicredit conferma il tris per il board di Mediobanca (dai giornali); il Piano di Ghizzoni punta a semplificare la banca unica (Il Messaggero, pag.19)

AUTO: Marchionne apre a Suzuki e conferma i target 2011 (dai giornali)

ENERGIA: Edison, colloquio Romani-Proglio, governo spinge per il lodo Zuccoli (dai giornali)

4. ENTRATE TRIBUTARIE: TESORO, IN 7 MESI +1,3% SU ANNO (2,791 MILIARDI)...
Radiocor
- Nel periodo gennaio-luglio 2011, le entrate tributarie evidenziano una crescita tendenziale del gettito dell'1,3%, attestandosi a 221,64 3 miliardi (+2,791 miliardi). Lo rileva il Bollettino del Dipartimento delle Finanze.

5. VOLANO INCASSI LOTTA EVASIONE, +40,5% IN PRIMI 7 MESI...
(ANSA)
- Nel periodo gennaio-luglio 2011 il gettito derivante dai ruoli si è attestato a 4.046 milioni (+1.167 milioni di euro, pari a +40,5%): 2.555 milioni di euro (+683 milioni di euro, pari a +36,5%) dalle imposte dirette e 1.491 milioni di euro (+484 milioni di euro, pari a +48,1%) dalle imposte indirette. E' quanto si legge nel Bollettino del Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia.

6. LA DIVISIONE DEI PANI E DEI DEBITI....
Sara Bennewitz per "la Repubblica"
- Consiglio tra i soci di Igli per discutere cosa fare con il prestito da 220 milioni che a fine ottobre andrà restituito a Mediobanca. Rinnovare il prestito rischia di essere più costoso, dato che il 29,9% delle azioni di Impregilo date a garanzia vale meno della linea di credito in scadenza. Si potrebbe rimborsarne una parte e rifinanziare il resto, ma ciò non elimina il fatto che Igli non genera abbastanza utili con cui compensare fiscalmente gli oneri finanziari che paga.

Quindi, la soluzione migliore potrebbe essere quella di sciogliere Igli e dare a ciascun socio azioni e debiti in parti uguali. A quel punto Benetton, Gavio e Ligresti sarebbero vincolati da un patto parasociale, con gli stessi diritti di prelazione, ma che garantirebbe ai soci un po´ più di flessibilità, eliminerebbe i costi di struttura di Igli e porterebbe qualche vantaggio fiscale.

7. APPLE, IL TERZO SOCIO? LIQUIDATO CON 800 DOLLARI...
M .Sid. per il "Corriere della Sera"-
Passerà alla storia per l'aplomb inappuntabile: «Ero migliore come ingegnere che come uomo d'affari». A 77 anni Ronald Wayne, uno dei tre fondatori della Apple con Steve Jobs e Steve Wozniak, ha messo una pietra sopra quel 10% della società che oggi varrebbe circa 35 miliardi di dollari. Lui lo aveva ceduto per 800 dollari. Ventisette anni dopo l'ingegnere non ha perso l'ironia tanto che è stato lui stesso a raccontare del suo «incredibile fiuto per gli affari» al sito The Next Web in un'intervista relativa alla pubblicazione della sua autobiografia: «Adventures of an Apple Founder».

Wayne, di cui le cronache si sono (giustamente) dimenticate, aveva ceduto il suo pacchetto appena 12 giorni dopo la fondazione ufficiale della società di Cupertino. Certo fare conti a cavallo di decenni è un po' una forzatura, anche perché la Apple di ora è la Apple rinata con il ritorno di Jobs a metà degli anni Novanta, la 2.0 diremmo oggi, mentre la 1.0 era quasi finita sull'orlo del fallimento. Ma tant'è: se Wayne in questi 27 anni ci avesse creduto non mollando mai magari sarebbe stato diluito un po'. Ma ora sarebbe certamente miliardario. L'unica speranza è che l'avventura editoriale gli vada adesso meglio di quella aziendale. Almeno come premio per la capacità di assorbire i K.O.

8. JP MORGAN DICE ADDIO A DE BENEDETTI SUI PRESTITI PER LA TERZA ETÀ...
F. Mas. per il "Corriere della Sera"-
È durata poco l'alleanza fra il gruppo De Benedetti e il colosso americano Jp Morgan nella finanza per la terza età, un settore innovativo per l'Italia in cui una controllata di Cofide, Euvis, ha fatto da battistrada fin dal 2005 (sotto il vecchio nome di Società Finanza Attiva). Euvis, di cui la holding della famiglia di Carlo De Benedetti controlla il 54% e l'istituto Usa il 39% mentre il 6% è in mano all'amministratore delegato Paolo Buzzonetti, era stata creata per vendere finanziamenti per le persone anziane, in particolare prestiti ipotecari vitalizi agli over 65, cioè liquidità in cambio dell'ipoteca sulla casa con estinzione del prestito alla morte del debitore, anche con la vendita dell'immobile stesso.

Al 30 giugno 2011 i prestiti vitalizi in gestione ad Euvis ammontavano a 114 milioni, di cui 24,9 milioni erogati nel primo semestre dell'anno. I risultati però sono ancora negativi: nei primi sei mesi la perdita è stata di 0,3 milioni mentre il 2010, ultimo esercizio pieno, si è chiuso con un rosso di 2,1 milioni. Da qualche settimana Cofide è alla ricerca di un nuovo partner che prenda il posto di Jp Morgan «nella creazione e nel servicing di nuovi portafogli di prestiti vitalizi».

La banca Usa lascerà, «in seguito alla revisione delle strategie a livello europeo» a favore di una separazione netta tra investment banking e attività retail, alla fine della scadenza naturale della joint venture a marzo 2012. Nel frattempo Euvis, con Cofide, «si è attivata per cercare soluzioni alternative a JP Morgan per l'identificazione di un nuovo partner strategico», come indicato nella relazione semestrale di Cofide. Di fatto è il secondo socio industriale che De Benedetti si trova a dover sostituire. Nel 2009 Jp Morgan era entrata in Euvis proprio subentrando al vecchio partner Merrill Lynch.

9. METRO, LA FAMIGLIA SCARICA IL MANAGER...
M.d.F. per il "Corriere della Sera"
- Sono giorni difficili per il numero uno di Metro Eckhard Cordes, dato in uscita anticipata dal gruppo. Secondo indiscrezioni trapelate ieri, la famiglia Haniel di Duisburg, grande azionista del colosso della distribuzione (con il 34%), è scontenta del bilancio tracciato dal top manager 60enne. E punterebbe a farlo ritirare «volontariamente» entro settembre, con un anno di anticipo rispetto al termine del suo mandato. I no comment ufficiali sono di prammatica.

Tuttavia, dopo giorni di voci insistenti sulle prossime dimissioni di Cordes, ieri sono spuntati anche nomi di successori, fra i quali il consigliere finanziario Olaf Koch e Thomas Huebner, capo della divisione europea di Carrefour. Secondo il settimanale «Der Spiegel»,i grandi azionisti Haniel e la famiglia Schmidt-Ruthenbeck (insieme detengono il 50,1%) anni fa avevano acquisito la maggioranza assoluta in previsione di un successo del piano di ristrutturazione presentato da Cordes e di prospettive di un incremento del titolo. Promesse non realizzate. Il titolo ieri quotava 27,70 euro,contro i 45 di un anno fa.

10. CASÃ’ RESTA PRESIDENTE DEL PATTO IN PIAZZETTA..
A. Ol per "Il Sole 24 Ore"
- Aperto e chiuso il capitolo della presidenza del patto di Mediobanca. Un rapido giro di consultazioni tra i grandi soci e un punto all'ordine del giorno della riunione del patto di mercoledì prossimo è già risolto: Angelo Casò, il professionista subentrato nella carica a Cesare Geronzi, sarà confermato per il prossimo biennio. Revisore dei conti, ex presidente del collegio sindacale, Casò è ritenuto una figura di garanzia.

Game over, o quasi, anche sulle disdette: certa l'uscita di Sal Oppenheim in versione Deutsche Bank (1,7% del capitale) e di Santusa holding (la vendita dell'1,84% della famiglia Botin sarà gestita da Mediobanca), quasi certo anche l'addio di Commerzbank (1,7%). Ora il focus si sposta sulla composizione della lista per il rinnovo del consiglio. La principale incognita è: si riuscirà a far posto a Diego Della Valle che è appena salito al 2%?

11. TIM BRASIL SI PREPARA A BATTER CASSA AI SOCI...
A. Ol per "Il Sole 24 Ore"
- Non era una smentita di rito. «Telecom Italia non ha intenzione di vendere quote di Tim Brasil, né direttamente né indirettamente. Tale ipotesi non è allo studio», aveva replicato il presidente esecutivo Franco Bernabè all'ipotesi rilanciata dalla stampa locale sulla possibile cessione della quota in eccesso rispetto al controllo. Ora infatti il board di Tim participaçoes, holding brasiliana di Telecom Italia, potrebbe optare per una ricapitalizzazione per sostenere lo sviluppo nella fibra ottica e nel 3G.

All'ordine del giorno del cda di oggi ci sarebbe appunto l'ipotesi di battere cassa. L'entità dell'aumento potrebbe essere di 1,3-1,6 miliardi di reais (555-683 milioni di euro) a fronte di 1,75 miliardi di esborso per l'infrastruttura di Aes Atimus. Se l'obiettivo è non pesare sul debito del gruppo, lo scopo sarà raggiunto solo per un terzo dell'importo, quello che verrà chiesto al mercato. Perchè per il 66,26% la ricapitalizzazione sarà comunque a carico dell'azionista di maggioranza, Telecom Italia.

12. LA FIDUCIA SFUMATA TRA TIFFANY E SWATCH...
G. Cr. per "Il Sole 24 Ore"
- Quando una relazione si interrompe, specie se in modo brusco, le ragioni, o i torti, non sono mai da un'unica parte. È così anche per la rottura tra Swatch e Tiffany, annunciata lunedì in modo brusco dal colosso svizzero con un comunicato al quale il gruppo americano ha subito replicato. Swatch e Tiffany sono tra i leader mondiali nei rispettivi settori, orologeria e gioielleria, e un contratto di licenza non poteva che essere una vera e propria partnership, non un semplice accordo.

Avrebbe dovuto esserci un autentico e continuo scambio di idee e opinioni sul design e la distribuzione, in particolare perché Tiffany, come ogni altro marchio storico, ha nella credibilità del brand e nella coerenza delle scelte creative e commerciali uno dei suoi asset principali. Avrebbero dovuto esserci, insomma, affinità elettive ipotizzate al momento della firma dell'accordo ma poi sfumate insieme alla fiducia reciproca. E ora la palla è passata agli avvocati.

13. MEDIASET CROLLA? CANNATELLI COMPRA...
S. Fi. per "Il Sole 24 Ore"
- La regola d'oro delle Borse è quella che si compra sempre sui minimi. Facile sulla carta, ma ci vuol sangue freddo e nessun cedimento all'emotività, per investire quando i mercati crollano. Pasquale Cannatelli ha però preso alla lettera il detto: l'amministratore delegato di Fininvest ha messo di tasca propria quasi 90mila euro per investire in Mediaset: lo schivo e riservato manager ieri ha comprato 40mila azioni del colosso televisivo nazionale a prezzi da saldo: 2,2 euro.

D'altronde chi meglio del numero uno della holding di casa Berlusconi può conoscere il reale valore della azienda di famiglia? Se compra, dunque, è perché sa che la società è sottovalutata. Da inizio anno Mediaset è crollata del 48%, uno dei titoli più martoriati del listino, e l'acquisto assume un evidente valore simbolico di un atto di fiducia, perché un manager deve essere il primo a credere nelle aziende che gestisce. E magari si rivelerà anche un buon affare, visto che a questi prezzi Mediaset è ai minimi storici.

 

BorsaBorsaEmma Marcegaglia Fabrizio Palenzona Agenzia entratemarchionneMEDIOBANCABENETTONMARCELLINO E BENIAMINO GAVIOSalvatore e Jonella Ligresti Steve JobsSteve WozniakJPMorgan ChaseCARLO DE BENEDETTIPasquale Cannatelli